Storie da giovani - Rossella Piccolo
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Rossella: «Ho scelto di restare e di aiutare le mia città con il progetto #iNudge»

«Oggi credo che qui qualcuno debba restare»

La fuga dei cervelli, la perdita del capitale umano, di risorse, è quello che anche Rossella Piccolo immaginava per il suo futuro. Una donna di talento che ha realizzato con una pianificazione strategica e una grande dose di creatività un progetto ancora poco diffuso in Italia.

Chi ha un po' di studio nel campo del marketing sa cos'è la Teoria dei Nudge, si tratta di una spinta positiva o meglio gentile nel compiere azione mirate. Nudge infatti significa "pungolo", ne è stato tratto poi un libro che illustra dettagliatamente i principi cardini, dal nome "Nudge – La spinta gentile" scritto da Richard Thaler (Premio Nobel per l'economia 2017) e Cass Sunstein. Secondo gli esperti è possibile orientale – e non manipolare – le decisioni della gente favorendo buone abitudini.

Destò grande sorpresa l'iniziativa nel parchetto San Giorgio di Verano Brianza in cui si chiedeva: Meglio Messi o Cristiano Ronaldo come compagno di squadra? I fumatori potevano gettare la loro sigaretta nel posacenere Messi o in quello Ronaldo, andando a incentivare un'azione attraverso una spinta gentile che avrebbe avuto poi un impatto positivo nei confronti dell'ambiente, del parchetto e anche migliorando il senso di civiltà.

È quello che ha fatto Rossella, studentessa magistrale in Marketing e Management presso l'Università degli Studi di Foggia. Rossella ha sempre avuto una sensibilità molto acuta per la sostenibilità ambientale, sin da adolescente. Quando ha iniziato a studiare marketing, un angolo nascosto di questa sensibilità ha iniziato a farsi sentire sempre di più. «Perchè non unire il marketing all'ambiente?». L'idea è arrivata quando, entrata in libreria, su un piccolo scaffale trovò il libro "Nudge - La spinta gentile". Quel libro è stata la soluzione.

«A piccoli passi ho iniziato ad immaginare come, dove, in che occasione avessi potuto mettere in pratica le nozioni di quel libro. Poi, il corso di laurea magistrale mi richiede una tesi sperimentale, quale occasione migliore. Ero pronta a spingere il mio esperimento verso Foggia. Poi ho pensato che se proprio dovevo investire risorse e idee, volevo farlo per una città a cui sono legata, a cui avrei voluto dedicare questo progetto.

La spinta ad avviare il progetto a Barletta è arrivata anche grazie all'appoggio di Rossella e Roberta di Retake che hanno subito visto nel mio progetto una grande possibilità per la nostra città, per il quale ho cercato di rendere partecipe anche il comune, che con molta disponibilità ha accettato la mia idea. Questa era una fase di rodaggio e ora con i dati alla mano sono pronta a fare sempre meglio e portare il progetto #iNUDGEBarletta anche in altri quartieri della nostra città».

Ma partiamo con precisione, partiamo dai pensieri che una ragazza comune ha quando non vede la possibilità di realizzare i suoi sogni al Sud: «Ho sempre pensato che la mia più grande aspettativa fosse "migrare" per raccogliere i frutti dei miei studi e magari, tornare qui per ritrovare i miei amici e parenti a Natale e durante le vacanze estive. Raccontare di quanto tutto funzionasse così bene lì "su", facendo paragoni denigranti e lamentele inutili e magari accompagnando il tutto da un accento nordico forzato».

Sul progetto dice: «Al posto dei soliti divieti, volevo ci fosse questa spinta gentile verso i cittadini così ho pensato a iNUDGEbarletta per supportare e accompagnare i nostri concittadini verso atteggiamenti sostenibili nei confronti degli spazi comuni. L'obiettivo infatti è ridurre il littering – abbandono dei rifiuti – nel centro storico della città di Barletta, attraverso l'utilizzo sottile e divertente del Nudging. Ho strutturato il progetto iniziando da un'analisi etnografica, così da poter ascoltare le opinioni dei cittadini sull'argomento "rifiuti nel centro storico"».
6 fotoNudge Barletta
Nudge BarlettaNudge BarlettaNudge BarlettaNudge BarlettaNudge e Retake BarlettaNudge e Retake Barletta
Per monitorare il contesto, Rosella ha chiesto l'aiuto dell'associazione Retake Barletta per realizzare una raccolta il 2 settembre 2021: «Per tutto il percorso di analisi effettuato in solo 1 ora, durante le prime ore della sera (ore 20:00) e dopo l'operato giornaliero della Bar.sa, sono state raccolte nr°5 buste piene e una contenente solo mozziconi di sigarette. Dal giorno successivo grazie anche al supporto e alla partecipazione di SGmetal, sono stati realizzati i nuovi strumenti di raccolta, utilizzando solo materiali di riciclo. Questi, individuati come 'piccoli accorgimenti di contesto', hanno un ruolo fondamentale nel processo decisionale dei cittadini, veicolandoli verso la scelta il comportamento migliore.

Nello specifico sono stati installati nel centro storico nr°2 cestini da basket che, con l'utilizzo del gioco 'Provaci anche tu e fai centro!' incentivano la corretta raccolta differenziata di plastica e carta; nr°2 cestini per il vetro illuminati ed evidenziati con impronte verdi sul pavimento, realizzate con vernice atossica e ad acqua; nr°5 portacicche posizionati in vari punti strategici del percorso (preferibilmente davanti ai luoghi di sosta, quali spazi antistanti bar e pizzerie) che chiedono ai cittadini di esprimere la loro preferenza su diversi argomenti votando con la loro sigaretta, incentivando così gli stessi a preferire l'utilizzo del portacicche anziché gettarle sul pavimento».

La realizzazione di questo progetto tanto innovativo è stata una grande gratificazione per una giovane dottoressa che ha portato un cambiamento in città, una piccola vittoria che le ha permesso di ripensare anche al suo futuro:
«Oggi credo che qualcuno qui debba restare. Qualcuno potrebbe offrire risposte e rimedi a quelle lamentele e potrebbe viaggiare raccontando della sua città con fierezza e sicurezza. Cittadino significa "proprio della città e della vita che vi si svolge" in ogni suo aspetto.
E la vita che vi si svolge dipende da noi e da nessun altro».
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