Associazioni
Rizzi e Zagaria: «Cianci, il nostro è un approccio di denuncia per salvare una città alla deriva»
Rispondono i portavoce del Forum Salute e Ambiente: «Non ci facciamo intimidire»
Barletta - giovedì 2 giugno 2016
Comunicato Stampa
«Dalle dichiarazioni comparse su alcuni organi di stampa che chiamano in causa il Forum salute e ambiente di Barletta da parte dell' avvocato Cianci, possiamo evincere che il medesimo si inalbera, minacciando querela nei nostri confronti, per essere stato accostato ad una parte politica per noi responsabile della mancata approvazione delle delibere di iniziativa popolare firmate da migliaia di cittadini, per avere una visione "istituzionalista" dei gravi problemi ambientali che vive la città di Barletta e per aver voluto di fatto dirigere il Comitato Aria pulita Bat verso una politica di concertazione con le Istituzioni, la cui sudditanza politica nei confronti di multinazionali inquinanti è ben nota». Tutta di un fiato la risposta precisa e circostanziata di Michele Rizzi, Alessandro Zagaria del Forum Salute e Ambiente, rispondendo alla piccata nota dell'avvocato Michele Cianci.
«Il nostro è di certo un altro approccio che è quello di denuncia delle responsabilità politiche in oggetto - puntualizzano Rizzi e Zagaria - e di proposta chiara per salvare una città alla deriva dal punto di vista ambientale e sanitario (per non parlare di quello lavorativo). Le delibere, che l'amministrazione comunale e i consiglieri di maggioranza non hanno voluto approvare tradendo le aspettative di migliaia di cittadini barlettani che le hanno firmate, sono stato il chiaro esempio di quello che affermiamo ormai da mesi e che non abbiamo paura a denunciare».
«Chiarito questo, ci pare evidente che l'avvocato Cianci non accetta le nostre critiche politiche che non diffamano la sua persona ma tendono solo a chiarire il modus operandi suo e di chi lo segue da vicino (non a caso la nostra critica era rivolta anche alla sua partecipazione, a nome del Comitato Aria Pulita Bat, al tavolo concertativo per discutere di un protocollo che per noi sminuisce e delegittima l'impegno di tutti i cittadini che hanno sottoscritto la proposta di delibera sul monitoraggio ambientale). Di certo, però sia chiaro che non ci facciamo intimidire da nessuno, perché nessuno potrà mai tapparci la bocca o tentare di sbatterci in cella per una visione della società diversa dalla sua. Chiaramente poi toccherà a noi, sia in chiave legale che in chiave politica, dalle aule di tribunale alle piazze, spiegare il nostro punto di vista ed argomentarlo, senza alcun timore, sapendo che gli interessi di chi vive in un'ambiente cittadino colpito da anni dal disastro ambientale è superiore ad ogni interesse politico di parte».
«Il nostro è di certo un altro approccio che è quello di denuncia delle responsabilità politiche in oggetto - puntualizzano Rizzi e Zagaria - e di proposta chiara per salvare una città alla deriva dal punto di vista ambientale e sanitario (per non parlare di quello lavorativo). Le delibere, che l'amministrazione comunale e i consiglieri di maggioranza non hanno voluto approvare tradendo le aspettative di migliaia di cittadini barlettani che le hanno firmate, sono stato il chiaro esempio di quello che affermiamo ormai da mesi e che non abbiamo paura a denunciare».
«Chiarito questo, ci pare evidente che l'avvocato Cianci non accetta le nostre critiche politiche che non diffamano la sua persona ma tendono solo a chiarire il modus operandi suo e di chi lo segue da vicino (non a caso la nostra critica era rivolta anche alla sua partecipazione, a nome del Comitato Aria Pulita Bat, al tavolo concertativo per discutere di un protocollo che per noi sminuisce e delegittima l'impegno di tutti i cittadini che hanno sottoscritto la proposta di delibera sul monitoraggio ambientale). Di certo, però sia chiaro che non ci facciamo intimidire da nessuno, perché nessuno potrà mai tapparci la bocca o tentare di sbatterci in cella per una visione della società diversa dalla sua. Chiaramente poi toccherà a noi, sia in chiave legale che in chiave politica, dalle aule di tribunale alle piazze, spiegare il nostro punto di vista ed argomentarlo, senza alcun timore, sapendo che gli interessi di chi vive in un'ambiente cittadino colpito da anni dal disastro ambientale è superiore ad ogni interesse politico di parte».