Istituzionale
Riunione a Trani sulla sezione distaccata di Barletta del Tribunale
Emersi elementi di difficoltà nelle procedure di accorpamento. Cascella: "Considerare quello di Barletta lo stesso Tribunale sul comune territorio”
Barletta - martedì 30 luglio 2013
12.18
Si è tenuta ieri mattina la riunione della Commissione di manutenzione degli uffici giudiziari presso la presidenza del Tribunale di Trani, convocata con un ordine del giorno che al primo punto indicava "l'accorpamento dell'ex sezione distaccata di Barletta". "L'unica preoccupazione, che credo debba essere comune - ha affermato il sindaco di Barletta Pasquale Cascella nel suo intervento - era e resta di assicurare la funzionalità e l'efficienza della giustizia sul nostro intero territorio".
Sono però emersi tanti e diversi elementi di difficoltà nelle procedure di accorpamento da suscitare seri dubbi sulla garanzia del pieno assolvimento delle funzioni giudiziarie sino ad oggi assolte pienamente dalla sede distaccata a Barletta del Tribunale di Trani. Il sindaco Cascella ha richiamato l'esigenza che tutte le istituzioni responsabili si pronuncino sulla delibera approvata l'11 aprile scorso dal Commissario prefettizio di Barletta a seguito di una circolare ministeriale del 15 marzo scorso, ribadendo la volontà dell'Amministrazione di Barletta di compiere tutti gli atti necessari per il proseguimento dell'attività giurisdizionale della sezione staccata del Tribunale sia per rispondere a "pressanti esigenze di funzionalità ed efficienza del territorio", sia per gestire quella struttura nel rispetto di criteri di razionalizzazione e dei principi di riduzione della spesa a cui si ispira la legge di riforma dei Tribunali. Si sta però venendo a creare una situazione paradossale, per cui anziché risparmiare si rischia di spendere di più e invece di accelerare i tempi della giustizia si mette a repentaglio un già lungo e complesso contenzioso penale e civile.
"Non c'è da parte nostra - ha sostenuto il sindaco - alcun arroccamento campanilistico o, peggio, intento ostruzionistico. Mettiamo in campo la determinazione di concorrere alla salvaguardia di un significativo presidio della legalità in un capoluogo di provincia che, insieme ad Andria e alla stessa Trani, è partecipe del comune bisogno di sicurezza e di giustizia dell'intero territorio. Per questo, è difficile comprendere come, di fronte alla difficoltà di assicurare prontamente la continuità delle attività in nuovi edifici del Tribunale di Trani, si lascino prevalere interpretazioni formalistiche della legge accantonando le garanzie che Barletta offre per il funzionamento della giustizia in strutture già agibili e idonee. La soluzione è semplice: considerare quello di Barletta non un altro Tribunale, nemmeno - se si vuole - una sezione distaccata, ma lo stesso Tribunale sul comune territorio".
Sono però emersi tanti e diversi elementi di difficoltà nelle procedure di accorpamento da suscitare seri dubbi sulla garanzia del pieno assolvimento delle funzioni giudiziarie sino ad oggi assolte pienamente dalla sede distaccata a Barletta del Tribunale di Trani. Il sindaco Cascella ha richiamato l'esigenza che tutte le istituzioni responsabili si pronuncino sulla delibera approvata l'11 aprile scorso dal Commissario prefettizio di Barletta a seguito di una circolare ministeriale del 15 marzo scorso, ribadendo la volontà dell'Amministrazione di Barletta di compiere tutti gli atti necessari per il proseguimento dell'attività giurisdizionale della sezione staccata del Tribunale sia per rispondere a "pressanti esigenze di funzionalità ed efficienza del territorio", sia per gestire quella struttura nel rispetto di criteri di razionalizzazione e dei principi di riduzione della spesa a cui si ispira la legge di riforma dei Tribunali. Si sta però venendo a creare una situazione paradossale, per cui anziché risparmiare si rischia di spendere di più e invece di accelerare i tempi della giustizia si mette a repentaglio un già lungo e complesso contenzioso penale e civile.
"Non c'è da parte nostra - ha sostenuto il sindaco - alcun arroccamento campanilistico o, peggio, intento ostruzionistico. Mettiamo in campo la determinazione di concorrere alla salvaguardia di un significativo presidio della legalità in un capoluogo di provincia che, insieme ad Andria e alla stessa Trani, è partecipe del comune bisogno di sicurezza e di giustizia dell'intero territorio. Per questo, è difficile comprendere come, di fronte alla difficoltà di assicurare prontamente la continuità delle attività in nuovi edifici del Tribunale di Trani, si lascino prevalere interpretazioni formalistiche della legge accantonando le garanzie che Barletta offre per il funzionamento della giustizia in strutture già agibili e idonee. La soluzione è semplice: considerare quello di Barletta non un altro Tribunale, nemmeno - se si vuole - una sezione distaccata, ma lo stesso Tribunale sul comune territorio".