Territorio
RAEE, cresce la raccolta in Puglia ma non nella Bat
Diffusi i dati del Rapporto sulla gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche
Barletta - mercoledì 24 aprile 2019
Comunicato Stampa
Secondo i dati presentati dal Centro di Coordinamento RAEE nell'undicesima edizione del "Rapporto Annuale sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia", nel 2018 la raccolta assoluta di RAEE in Puglia ha raggiunto le 11.926 tonnellate, in crescita dell'8,6% rispetto al 2017. Si tratta del quarto miglior incremento a livello nazionale e del secondo nell'area meridionale. A conferma che la regione sta facendo importanti passi avanti nella gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici. Migliora anche la raccolta media pro capite che sale a 2,95 kg per abitante, ciò nonostante rimane il secondo dato più basso d'Italia.
Affinché il divario con le restanti regioni italiane possa ridursi quanto prima, è essenziale che gli enti locali investano nel potenziamento delle infrastrutture dedicate al conferimento dei RAEE che lo scorso anno erano presenti con una media di quattro centri di raccolta ogni 100.000 abitanti. Complessivamente la rete di infrastrutture si compone di 179 centri di raccolta, di cui 122 aperti alla distribuzione, oltre a 32 altri centri gestiti da distributori, installatori e sistemi collettivi. Numeri assolutamente insufficienti alle effettive esigenze del territorio, oltre che tra le medie più basse di tutta Italia.
La classifica dei raggruppamenti in base ai quali vengono ripartite le diverse tipologie di RAEE vede il prevalere di freddo e clima (R1), e di Tv e monitor (R3), rispettivamente con un peso sul totale del 35% e del 33%. Seguono i piccoli elettrodomestici (R4) con un'incidenza del 16%, molto contenuta con appena il 12% l'incidenza dei grandi bianchi (R2), dato sicuramente distante dalla realtà di produzione reale dei rifiuti. Ultime le sorgenti luminose (R5) con lo 0,7%.
Sul fronte della raccolta per singole province, Lecce raccoglie oltre un terzo dei quantitativi di rifiuti elettrici ed elettronici raccolti a livello regionale con 4.703 tonnellate (+19,7%). Secondo posto per Bari con 3.212 tonnellate (+7%), seguita da Brindisi la cui raccolta scende però sotto le 1.500 tonnellate a causa di un decremento di quasi il 20%. È al contrario in crescita del 20% la raccolta di RAEE della provincia di Foggia attestandosi a 985 tonnellate. Molto positiva (+31%) anche la raccolta in provincia di Taranto pari a 888 tonnellate. Fanalino di coda è Barletta-Andria-Trani, con una raccolta ancora in calo (-7%) e corrispondente a 661 tonnellate.
Lecce è anche la provincia con la raccolta pro capite più alta e pari a 5,89 kg/ab, seguita da Brindisi con 3,74 kg/ab. Per quanto in crescita a doppia cifra, sono deludenti le raccolte pro capite di Foggia e Taranto: rispettivamente 1,58 kg/ab e 1,53 kg/ab. In termini di centri di raccolta ogni 100.00 abitanti, Foggia è la provincia con il maggior numero di strutture pari a sette centri, in linea con la media nazionale. Tutte le restanti province sono al di sotto di questa media, il dato peggiore spetta a Barletta-Andria-Trani con soli due centri.
Commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento dei RAEE: "I risultati della raccolta di RAEE a livello nazionale nel 2018 sono soddisfacenti e registrano un incremento del 5% rispetto all'anno precedente, grazie all'impegno di tutti i gestori della raccolta, siano essi Comuni, aziende della gestione rifiuti oppure distributori e installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche. In Puglia nella raccolta pro capite si registra un incremento maggiore del dato nazionale e questo è sicuramente un buon segnale che perviene dalla regione. Le province pugliesi presentano però una variabilità elevata da una "nazionale" Lecce, che supera la media Italia e dimostra quali buoni risultati si possano ottenere anche sul territorio regionale, a province con risultati scarsi come quelli di Barletta-Andria-Trani, Foggia e Taranto che superano di poco il chilo e mezzo di RAEE pro capite. A questo si aggiunge che la raccolta del raggruppamento 2 (grandi bianchi) che supera di poco le 1.500 tonnellate è assai distante dai RAEE di questo raggruppamento che si sono generati nel 2018 e hanno una potenzialità di circa 10.000 tonnellate. Questo dato deve sensibilizzare chi pone in essere le attività di controllo affinché ci sia certezza delle destinazioni che prendono questi RAEE, con la speranza che siano correttamente trattati e si proceda al recupero di tutti i materiali contenuti. Vista la scarsa infrastrutturazione presente in regione, va potenziata sia la diffusione di informazioni, investendo in progetti di comunicazione volti a sensibilizzare cittadini e consumatori pugliesi sulla raccolta differenziata di RAEE, sia la rete dei luoghi dove conferire tali rifiuti".
Affinché il divario con le restanti regioni italiane possa ridursi quanto prima, è essenziale che gli enti locali investano nel potenziamento delle infrastrutture dedicate al conferimento dei RAEE che lo scorso anno erano presenti con una media di quattro centri di raccolta ogni 100.000 abitanti. Complessivamente la rete di infrastrutture si compone di 179 centri di raccolta, di cui 122 aperti alla distribuzione, oltre a 32 altri centri gestiti da distributori, installatori e sistemi collettivi. Numeri assolutamente insufficienti alle effettive esigenze del territorio, oltre che tra le medie più basse di tutta Italia.
La classifica dei raggruppamenti in base ai quali vengono ripartite le diverse tipologie di RAEE vede il prevalere di freddo e clima (R1), e di Tv e monitor (R3), rispettivamente con un peso sul totale del 35% e del 33%. Seguono i piccoli elettrodomestici (R4) con un'incidenza del 16%, molto contenuta con appena il 12% l'incidenza dei grandi bianchi (R2), dato sicuramente distante dalla realtà di produzione reale dei rifiuti. Ultime le sorgenti luminose (R5) con lo 0,7%.
Sul fronte della raccolta per singole province, Lecce raccoglie oltre un terzo dei quantitativi di rifiuti elettrici ed elettronici raccolti a livello regionale con 4.703 tonnellate (+19,7%). Secondo posto per Bari con 3.212 tonnellate (+7%), seguita da Brindisi la cui raccolta scende però sotto le 1.500 tonnellate a causa di un decremento di quasi il 20%. È al contrario in crescita del 20% la raccolta di RAEE della provincia di Foggia attestandosi a 985 tonnellate. Molto positiva (+31%) anche la raccolta in provincia di Taranto pari a 888 tonnellate. Fanalino di coda è Barletta-Andria-Trani, con una raccolta ancora in calo (-7%) e corrispondente a 661 tonnellate.
Lecce è anche la provincia con la raccolta pro capite più alta e pari a 5,89 kg/ab, seguita da Brindisi con 3,74 kg/ab. Per quanto in crescita a doppia cifra, sono deludenti le raccolte pro capite di Foggia e Taranto: rispettivamente 1,58 kg/ab e 1,53 kg/ab. In termini di centri di raccolta ogni 100.00 abitanti, Foggia è la provincia con il maggior numero di strutture pari a sette centri, in linea con la media nazionale. Tutte le restanti province sono al di sotto di questa media, il dato peggiore spetta a Barletta-Andria-Trani con soli due centri.
Commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento dei RAEE: "I risultati della raccolta di RAEE a livello nazionale nel 2018 sono soddisfacenti e registrano un incremento del 5% rispetto all'anno precedente, grazie all'impegno di tutti i gestori della raccolta, siano essi Comuni, aziende della gestione rifiuti oppure distributori e installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche. In Puglia nella raccolta pro capite si registra un incremento maggiore del dato nazionale e questo è sicuramente un buon segnale che perviene dalla regione. Le province pugliesi presentano però una variabilità elevata da una "nazionale" Lecce, che supera la media Italia e dimostra quali buoni risultati si possano ottenere anche sul territorio regionale, a province con risultati scarsi come quelli di Barletta-Andria-Trani, Foggia e Taranto che superano di poco il chilo e mezzo di RAEE pro capite. A questo si aggiunge che la raccolta del raggruppamento 2 (grandi bianchi) che supera di poco le 1.500 tonnellate è assai distante dai RAEE di questo raggruppamento che si sono generati nel 2018 e hanno una potenzialità di circa 10.000 tonnellate. Questo dato deve sensibilizzare chi pone in essere le attività di controllo affinché ci sia certezza delle destinazioni che prendono questi RAEE, con la speranza che siano correttamente trattati e si proceda al recupero di tutti i materiali contenuti. Vista la scarsa infrastrutturazione presente in regione, va potenziata sia la diffusione di informazioni, investendo in progetti di comunicazione volti a sensibilizzare cittadini e consumatori pugliesi sulla raccolta differenziata di RAEE, sia la rete dei luoghi dove conferire tali rifiuti".