Territorio
Questione balneari, Antonio Capacchione: «Ombrelloni chiusi in tutta Italia»
Il Presidente del SIB annuncia proteste nel caso perduri l’attuale vuoto legislativo
Barletta - lunedì 22 luglio 2024
9.22
Tra poco il Parlamento chiuderà i battenti per la pausa estiva, e sino ad oggi -nonostante le sollecitazioni e le iniziative di protesta intraprese da più parti- non è stato varato alcun provvedimento legislativo che potesse servire a chiarire la questione delle concessioni agli operatori della balneazione.
Antonio Capacchione, Presidente SIB (Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio), nonché Presidente ASBA di Margherita di Savoia, ha annunciato iniziative di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e di protesta per richiamare l'attenzione sulla perdurante inerzia del Governo e del Parlamento circa la questione delle concessioni ai balneari.
Tale situazione di vuoto legislativo sta provocando un caos amministrativo che danneggia di fatto tutti gli imprenditori ed operatori balneari del nostro Paese (circa 30mila aziende e 100mila addetti che lavorano sulle spiagge per fornire servizi a milioni di turisti sia italiani che stranieri).
"Abbiamo invocato, inutilmente, da mesi, questo provvedimento, insieme ad altre Associazioni di categoria, dei Comuni e delle Regioni di ogni orientamento politico. Inascoltate, persino, le molteplici richieste di incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri o un eventuale delegato al fine di ottenere un chiarimento sull'indirizzo politico del Governo su questa importante vicenda. Nel frattempo Comuni ed Autorità di sistema portuale stanno procedendo ad emanare bandi per la riassegnazione delle concessioni demaniali, pur in assenza di una indispensabile regolamentazione nazionale", ha dichiarato Capacchione.
Il Presidente SIB, facendosi portavoce delle volontà dell'Assemblea Nazionale del Sindacato, preso atto di questa pericolosa situazione che mette a rischio migliaia di posti di lavoro e la stessa immagina turistica del Belpaese, annuncia che a mobilitazione della categoria continuerà con una pluralità di iniziative sindacali che si svolgeranno nelle prossime settimane.
"Se si dovesse arrivare alla pausa estiva dei lavori parlamentari senza che sia stato emanato alcun provvedimento che colmi l'attuale vuoto legislativo fonte di caos amministrativo, saremo pronti anche a chiudere gli ombrelloni in tutta Italia", ha aggiunto Capacchione.
Nello specifico, le iniziative si svolgeranno presso gli stabilimenti balneari, in cui i clienti saranno edotti circa il ruolo e la funzione della balneazione attrezzata italiana, che è da sempre frutto di professionalità ed esperienza. E' importante spiegare ai clienti fruitori delle strutture balneari che, con un'errata applicazione della "Direttiva Bolkestein" non solo non ci saranno più spiagge libere, ma soprattutto, non si verificheranno riduzioni di tariffe.
"Piuttosto avverrà l'esatto contrario, come già successo in altre località in cui si è provveduto con le gare", ha concluso il Presidente SIB, che chiama a raccolta altre sigle sindacali al fine di rendere più incisive le prossime azioni che verranno intraprese a sostegno dei balneari.
Antonio Capacchione, Presidente SIB (Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio), nonché Presidente ASBA di Margherita di Savoia, ha annunciato iniziative di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e di protesta per richiamare l'attenzione sulla perdurante inerzia del Governo e del Parlamento circa la questione delle concessioni ai balneari.
Tale situazione di vuoto legislativo sta provocando un caos amministrativo che danneggia di fatto tutti gli imprenditori ed operatori balneari del nostro Paese (circa 30mila aziende e 100mila addetti che lavorano sulle spiagge per fornire servizi a milioni di turisti sia italiani che stranieri).
"Abbiamo invocato, inutilmente, da mesi, questo provvedimento, insieme ad altre Associazioni di categoria, dei Comuni e delle Regioni di ogni orientamento politico. Inascoltate, persino, le molteplici richieste di incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri o un eventuale delegato al fine di ottenere un chiarimento sull'indirizzo politico del Governo su questa importante vicenda. Nel frattempo Comuni ed Autorità di sistema portuale stanno procedendo ad emanare bandi per la riassegnazione delle concessioni demaniali, pur in assenza di una indispensabile regolamentazione nazionale", ha dichiarato Capacchione.
Il Presidente SIB, facendosi portavoce delle volontà dell'Assemblea Nazionale del Sindacato, preso atto di questa pericolosa situazione che mette a rischio migliaia di posti di lavoro e la stessa immagina turistica del Belpaese, annuncia che a mobilitazione della categoria continuerà con una pluralità di iniziative sindacali che si svolgeranno nelle prossime settimane.
"Se si dovesse arrivare alla pausa estiva dei lavori parlamentari senza che sia stato emanato alcun provvedimento che colmi l'attuale vuoto legislativo fonte di caos amministrativo, saremo pronti anche a chiudere gli ombrelloni in tutta Italia", ha aggiunto Capacchione.
Nello specifico, le iniziative si svolgeranno presso gli stabilimenti balneari, in cui i clienti saranno edotti circa il ruolo e la funzione della balneazione attrezzata italiana, che è da sempre frutto di professionalità ed esperienza. E' importante spiegare ai clienti fruitori delle strutture balneari che, con un'errata applicazione della "Direttiva Bolkestein" non solo non ci saranno più spiagge libere, ma soprattutto, non si verificheranno riduzioni di tariffe.
"Piuttosto avverrà l'esatto contrario, come già successo in altre località in cui si è provveduto con le gare", ha concluso il Presidente SIB, che chiama a raccolta altre sigle sindacali al fine di rendere più incisive le prossime azioni che verranno intraprese a sostegno dei balneari.