Scuola e Lavoro

Provincia Bat: «Negozi aperti per crisi»

Prosciugati i fondi aziendali, bruciati anche i risparmi familiari investiti nelle imprese. Interviene sull'argomento Unimpresa Bat

«Non sappiamo a cosa porterà l'ennesima "convention" tra le cosiddette "parti sociali" e il Governo sulla persistente crisi delle Imprese e delle Famiglie italiane». E' l'intervento della direzione provinciale di Unimpresa Bat. «Come al solito nel nostro territorio il dibattito su questi temi viene superato e oscurato dai tantissimi interessantissimi argomenti che riempiono le cronache quotidiane e che giustamente devono essere messi in fortissimo rilievo, per un motivo o per l'altro. Intanto siamo a metà agosto e quei cartelli di avviso alla clientela che fino a qualche anno fa ancora si vedevano attaccati dietro le vetrine, a preannunciare la chiusura per ferie, non si vedono più. Infatti anche nel territorio della Bat è stato superato il mito delle città chiuse per ferie ad agosto e i disservizi di un tempo per acquistare persino i beni che erano definiti di "prima necessità" non esistono più. Tutto ciò è stato superato da un altro modo di concepire l'economia che ha trasformato il "negozio" nella vera casa dove si deve trascorrere la maggior parte del proprio tempo, anche la domenica e i giorni festivi. Ma per fare cosa?

Con l'avvento di internet e dei Social Network si è trovato il modo per riempire le lunghe e vuote giornate di commesse stanche e demotivate. Le vedete passando davanti ai negozi vuoti, impegnate a fissare gli schermi ultrapiatti di modernissimi Pc; a digitare frasi, a scrivere di illusioni e di aspettative, in attesa di un posto di lavoro sicuro e stimolante che non arriva mai.
I titolari e loro familiari, bambini compresi, hanno anch'essi trovato il modo per impegnare il tempo che una volta veniva dedicato per "coccolare il cliente". Quel tempo, oggi, viene impegnato a guardare la Tv, dove le notizie sono in linea 24 ore su 24. Entrate in un qualsiasi esercizio commerciale e vi renderete conto che la Tv, rigorosamente Lcd anche se di dimensioni contenute, è diventata parte essenziale dell'arredamento e deve essere sempre accesa. Con tutto questo ben di Dio, che però non da da mangiare, quindi non sostituisce la figura del cliente che non c'è più, di andare in ferie non c'è nessuna voglia; anzi la voglia ce ma c'è anche chi lavora per farla passare ed ecco che ogni giorno, nei telegiornali, i mezzobusto non fanno altro che parlare della crisi economica, quindi, indirettamente, degli speculatori burattinai che sono lì a manovrare la grande macchina dell'economia e della finanza.

Quest'anno, poi, non si chiude anche per solidarietà alla casta dei politici i quali tutti, senza distinzione di "statura", stanno continuando "a lavorare" per salvare il Paese, comprese le loro diarie, i loro privilegi, le loro ricchezze, le loro liquidazioni e le loro pensioni d'oro tanto meritate e guadagnate "sul campo". Se qualche giorno di meritato riposo ci sarà, durerà il tempo di una gita fuoriporta, quindi nella Provincia di Barletta – Andria – Trani i negozi resteranno chiusi dal 15 al 21 agosto ma saranno la maggior parte quelli che, anche per quella settimana resteranno aperti per crisi, con servizi ampiamente garantiti, in tutti i settori. In caso contrario ci sono gli ipermercati sempre aperti e disponibili, anche perchè stanno da tempo gioendo visto che il Governo "amico-nemico", in accordo con i soliti noti, sta per varare la liberalizzazione totale di orari ed aperture, comprese quelle domenicali e festive, nelle città d'arte, cioè in tutte quelle dove esiste la Grande Distribuzione Organizzata e dove le Micro Imprese sono in coma.

Se dovessimo fermarci un attimo a parlare dei saldi ancora in corso, anche quest'anno le cose sono andate nel peggiore dei modi, quindi le vendite di "prima stagione" hanno rappresentato solo un abbattimento dei ricavi e reso ancor più grave la condizione delle Imprese che continuano ad assistere impotenti al progressivo e persistente calo dei consumi, attualmente quasi completamente bloccati. Eppure nelle Istituzioni di soldi ne sono circolati e ne circolano ancora tanti ma per essere investiti come? Questo Capitolo sarebbe il più interessante da approfondire ma l'analisi sarebbe lunga, complessa e molto "dettagliata". L'Impresa non ci scoraggia nè ci intimorisce, anche se immaginiamo già quali possano essere le reazioni di tutti i componenti della "rete" che si alimentano da quel sistema, senza fare praticamente nulla, come loro solito. No. Ora non vi parlerò di questo perché anch'io ho bisogno di "staccare". Me lo consentiranno?».
  • Provincia Barletta-Andria-Trani
  • Camera di Commercio
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