Servizi sociali
Primo protocollo operativo della Rete Antiviolenza della Bat
Connessioni stabili tra servizi ed istituzioni per risolvere i problemi
BAT - giovedì 11 settembre 2014
00.00
Provincia di Barletta - Andria - Trani, Prefettura, Asl Bt, Ambiti Territoriali Sociali di Andria, Barletta, Canosa di Puglia, San Ferdinando di Puglia e Trani, Ufficio Scolastico Regionale, Consigliera di Parità della Provincia, Centro Antiviolenza "Futura" e Casa Rifugio "Donne Libere": tutti insieme per il primo Protocollo operativo della Rete Antiviolenza della Provincia di Barletta - Andria - Trani (RE.P.AV. BAT), per l'attivazione e la gestione integrata territoriale di percorsi di accoglienza delle persone vittime di violenza di genere.
«L'iniziativa si sposa perfettamente con gli impegni assunti in questi anni dalla Provincia in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza sulle donne e sui minori - ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Ventola - . Questo protocollo segna un'altra tappa fondamentale nel percorso intrapreso per lo sviluppo sociale del territorio». Attraverso l'intesa viene dunque formalizzata una rete territoriale tra i soggetti firmatari che tuteli e sostenga le persone vittime di violenza di genere, che vivono in condizioni di disagio e subiscono violenza o minacce, dentro o fuori la famiglia. Predisposti, inoltre, gli strumenti necessari per una programmazione e gestione integrata e coordinata degli interventi e delle iniziative, anche di sensibilizzazione, per contrastare il fenomeno della violenza di genere.
La Rete Provinciale Antiviolenza opererà su due livelli: un partenariato di livello operativo, rappresentato da Provincia, Ambiti Territoriali Sociali, Asl Bt, Forze dell'Ordine, Centro Antiviolenza "Futura" e Casa Rifugio "Donne Libere", che creerà e gestirà percorsi integrati di accoglienza delle vittime di violenza secondo le indicazioni contenute nel manuale operativo; un partenariato di livello interistituzionale, composto anche da Prefettura, Ufficio Scolastico Regionale e Consigliera di Parità, il cui contributo sarà finalizzato a dare impulso a politiche di intervento innovative a rilevanza provinciale.
Con questo protocollo operativo, dunque, saranno realizzate connessioni stabili tra servizi ed istituzioni per costituire un sistema unitario di servizi rivolti alle persone vittime di violenza, così da fornire risposte adeguate, tempestive ed omogenee al complesso problema della violenza intra ed extra familiare. Saranno sviluppate procedure operative che permettano interventi efficaci ed integrati tra i servizi competenti (pronti ad attivarsi con immediatezza al verificarsi delle situazioni di violenza), garantiti percorsi personalizzati di accoglienza e di sostegno alle vittime e promosse iniziative per il superamento dei fattori scatenanti atti di violenza e per il contrasto a tali forme di devianza. Previste, inoltre, misure che facilitino la raccolta delle denunce, l'assistenza ed il sostegno delle vittime nelle fasi successive al verificarsi di forme di devianza. Un rapporto sinergico con il Centro Antiviolenza Futura servirà invece a coordinare strategie ed interventi nel contrasto del fenomeno. Tra le altre finalità del protocollo la realizzazione di azioni di sensibilizzazione e formazione per gli operatori degli enti coinvolti su specifiche tematiche (giuridica, sociale, psicologica), la costruzione di un sistema di indicatori per la rilevazione dei dati, lo sviluppo di un piano annuale di programmazione condivisa, la promozione di azioni di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere rivolte ad istituti scolastici ed alla comunità e la partecipazione a bandi regionali, nazionali ed europei, sempre sul tema della violenza di genere.
«L'iniziativa si sposa perfettamente con gli impegni assunti in questi anni dalla Provincia in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza sulle donne e sui minori - ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Ventola - . Questo protocollo segna un'altra tappa fondamentale nel percorso intrapreso per lo sviluppo sociale del territorio». Attraverso l'intesa viene dunque formalizzata una rete territoriale tra i soggetti firmatari che tuteli e sostenga le persone vittime di violenza di genere, che vivono in condizioni di disagio e subiscono violenza o minacce, dentro o fuori la famiglia. Predisposti, inoltre, gli strumenti necessari per una programmazione e gestione integrata e coordinata degli interventi e delle iniziative, anche di sensibilizzazione, per contrastare il fenomeno della violenza di genere.
La Rete Provinciale Antiviolenza opererà su due livelli: un partenariato di livello operativo, rappresentato da Provincia, Ambiti Territoriali Sociali, Asl Bt, Forze dell'Ordine, Centro Antiviolenza "Futura" e Casa Rifugio "Donne Libere", che creerà e gestirà percorsi integrati di accoglienza delle vittime di violenza secondo le indicazioni contenute nel manuale operativo; un partenariato di livello interistituzionale, composto anche da Prefettura, Ufficio Scolastico Regionale e Consigliera di Parità, il cui contributo sarà finalizzato a dare impulso a politiche di intervento innovative a rilevanza provinciale.
Con questo protocollo operativo, dunque, saranno realizzate connessioni stabili tra servizi ed istituzioni per costituire un sistema unitario di servizi rivolti alle persone vittime di violenza, così da fornire risposte adeguate, tempestive ed omogenee al complesso problema della violenza intra ed extra familiare. Saranno sviluppate procedure operative che permettano interventi efficaci ed integrati tra i servizi competenti (pronti ad attivarsi con immediatezza al verificarsi delle situazioni di violenza), garantiti percorsi personalizzati di accoglienza e di sostegno alle vittime e promosse iniziative per il superamento dei fattori scatenanti atti di violenza e per il contrasto a tali forme di devianza. Previste, inoltre, misure che facilitino la raccolta delle denunce, l'assistenza ed il sostegno delle vittime nelle fasi successive al verificarsi di forme di devianza. Un rapporto sinergico con il Centro Antiviolenza Futura servirà invece a coordinare strategie ed interventi nel contrasto del fenomeno. Tra le altre finalità del protocollo la realizzazione di azioni di sensibilizzazione e formazione per gli operatori degli enti coinvolti su specifiche tematiche (giuridica, sociale, psicologica), la costruzione di un sistema di indicatori per la rilevazione dei dati, lo sviluppo di un piano annuale di programmazione condivisa, la promozione di azioni di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere rivolte ad istituti scolastici ed alla comunità e la partecipazione a bandi regionali, nazionali ed europei, sempre sul tema della violenza di genere.