Scuola e Lavoro
Preoccupazione per la situazione lavorativa dei giornalisti di Teleregione
L'espressione dell'Associazione della Stampa di Puglia. Sconcerto degli operatori
Barletta - mercoledì 18 aprile 2012
Riceviamo dal sig. Raffaele Lorusso, e integralmente pubblichiamo:
L'Associazione della Stampa di Puglia esprime preoccupazione per la situazione lavorativa dei giornalisti di Teleregione, il cui editore, in aperta contraddizione con i principi di solidarietà e di fratellanza che diffonde nelle numerose trasmissioni a sfondo religioso, tende a comportarsi da padrone, calpestando i più elementari diritti sindacali. Il sindacato dei giornalisti pugliesi contesta la manifestata volontà di procedere ad un piano di contenimento dei costi unicamente attraverso il ricorso alla Cassa integrazione in deroga, con alcuni giornalisti, quelli più vicini al sindacato, penalizzati più degli altri con la pretesa di collocazione in Cig a zero ore.
Dopo aver di fatto chiuso la redazione di Bari, procedendo al distacco prima delle linee telefoniche e poi della corrente elettrica senza alcun preavviso e mentre i giornalisti erano regolarmente al lavoro, l'editore punta adesso ad espellere dal processo produttivo i giornalisti considerati scomodi o che, più semplicemente, hanno il torto di avere una maggiore anzianità aziendale e, quindi, retribuzioni sensibilmente più alte, ma pur sempre nei parametri contrattuali. E' altresì inaccettabile che, di fronte all'unanime volontà dell'assemblea dei giornalisti di procedere ad una riduzione dell'orario di lavoro e delle retribuzioni in misura eguale per tutti, l'editore si ostini ad andare avanti per la propria strada, annunciando epurazioni di massa. Sconcertante è, da questo punto di vista, la sospensione disciplinare dal lavoro di due giornalisti, cui viene addebitato di aver parlato con il sindacato, una decisione che denota una concezione ottocentesca delle relazioni industriali. Nel contempo l'editore continua ad essere in credito nei confronti dei giornalisti di numerose mensilità, mostrando indisponibilità a qualsiasi ipotesi di rientro, sia pure graduale. Per tali ragioni, l'Associazione della Stampa di Puglia non sottoscriverà alcun accordo con l'editore di Teleregione, almeno fino a quando non accetterà di ripartire i sacrifici su tutto il corpo redazionale, e si riserva ogni altra azione - a cominciare dal ricorso per comportamento antisindacale - in tutte le sedi competenti.
L'Associazione della Stampa di Puglia esprime preoccupazione per la situazione lavorativa dei giornalisti di Teleregione, il cui editore, in aperta contraddizione con i principi di solidarietà e di fratellanza che diffonde nelle numerose trasmissioni a sfondo religioso, tende a comportarsi da padrone, calpestando i più elementari diritti sindacali. Il sindacato dei giornalisti pugliesi contesta la manifestata volontà di procedere ad un piano di contenimento dei costi unicamente attraverso il ricorso alla Cassa integrazione in deroga, con alcuni giornalisti, quelli più vicini al sindacato, penalizzati più degli altri con la pretesa di collocazione in Cig a zero ore.
Dopo aver di fatto chiuso la redazione di Bari, procedendo al distacco prima delle linee telefoniche e poi della corrente elettrica senza alcun preavviso e mentre i giornalisti erano regolarmente al lavoro, l'editore punta adesso ad espellere dal processo produttivo i giornalisti considerati scomodi o che, più semplicemente, hanno il torto di avere una maggiore anzianità aziendale e, quindi, retribuzioni sensibilmente più alte, ma pur sempre nei parametri contrattuali. E' altresì inaccettabile che, di fronte all'unanime volontà dell'assemblea dei giornalisti di procedere ad una riduzione dell'orario di lavoro e delle retribuzioni in misura eguale per tutti, l'editore si ostini ad andare avanti per la propria strada, annunciando epurazioni di massa. Sconcertante è, da questo punto di vista, la sospensione disciplinare dal lavoro di due giornalisti, cui viene addebitato di aver parlato con il sindacato, una decisione che denota una concezione ottocentesca delle relazioni industriali. Nel contempo l'editore continua ad essere in credito nei confronti dei giornalisti di numerose mensilità, mostrando indisponibilità a qualsiasi ipotesi di rientro, sia pure graduale. Per tali ragioni, l'Associazione della Stampa di Puglia non sottoscriverà alcun accordo con l'editore di Teleregione, almeno fino a quando non accetterà di ripartire i sacrifici su tutto il corpo redazionale, e si riserva ogni altra azione - a cominciare dal ricorso per comportamento antisindacale - in tutte le sedi competenti.