
La città
Premiato il ricercatore barlettano Fabio Santeramo
«Continuerò a lavorare per il mio territorio nell'ambito dell'economia agraria»
Barletta - sabato 28 ottobre 2017
Un altro orgoglio e vanto per la città della Disfida. Il ricercatore barlettano Fabio Santeramo, presso l'Università degli studi di Foggia, ha ottenuto due grandi riconoscimenti nell'ambito dei rispettivi convegni nazionali organizzati dall'Associazione Italiana di Economia Agraria ed Applicata e dalla Società di Economia Agraria.
La redazione di Barlettaviva ha avuto modo di parlare con il pluripremiato Santeramo circa le sue vittorie e obiettivi futuri.
A giugno dello scorso anno ha ricevuto il "Premio Antonio Cioffi" dall'AIEAA e a settembre di quest'anno un altro riconoscimento dalla SIDEA. Ci parli delle sue ricerche.
«Il primo lavoro di ricerca analizza le dinamiche dei prezzi nel settore ortofrutticolo europeo. In sintesi, ho dimostrato che i costi di transazione e le turbative di mercato rendono l'attuale mercato europeo non molto efficiente, una situazione che merita l'attenzione dei policymakers di Bruxelles. Il secondo progetto premiato mostra l'importanza dei costi di transazione in diversi ambiti dell'economia agraria, dal mercato assicurativo, al mercato internazionale delle borse merci per le commodities agricole».
Sono riconoscimenti di un certo calibro e spessore, che porteranno un grande valore aggiunto al suo curriculum vitae.
«Entrambi i premi sono di notevole importanza. Il premio dell'Associazione è biennale, giunto alla sua terza edizione: sono stato per tre volte finalista e la terza volta sono stato vincitore. E' dunque rilevante, per la mia carriera, che nelle tre edizioni tutte le volte io sia stato nella triade dei nomi che hanno concorso alla selezione finale. Il premio annuale della Società, ricevuto a settembre, è stato conseguito per il mio lavoro di dottorato: sono risultato vincitore con giudizio unanime della commissione. Entrambi i premi sono di portata internazionale, essendo aperti a ricercatori italiani ed esteri».
Cosa l'ha spinta a intraprendere un percorso formativo di livello internazionale?
«Il percorso formativo di elevato profilo, perfezionato in Europa e negli Stati Uniti, ha consentito di acquisire le competenze necessarie per lavorare con istituzioni internazionali quali FAO, Commissione Europea, CIHEAM, IFPRI. Avere un profilo internazionale è oggi indispensabile per chi voglia avvicinarsi alla carriera accademica, all'estero come in Italia».
Qual è il suo prossimo obiettivo?
«Ho completato la mia formazione in Italia e all'estero, ho investito e continuo a investire sul territorio, ho conseguito l'abilitazione scientifica nazionale a professore di seconda fascia (professore associato, ndr), e oggi ho l'onore di lavorare per l'Università di Foggia, non solo un'istituzione in forte sviluppo, ma già un'eccellenza in diversi ambiti. Continuerò a lavorare per il nostro territorio».
La redazione di Barlettaviva ha avuto modo di parlare con il pluripremiato Santeramo circa le sue vittorie e obiettivi futuri.
A giugno dello scorso anno ha ricevuto il "Premio Antonio Cioffi" dall'AIEAA e a settembre di quest'anno un altro riconoscimento dalla SIDEA. Ci parli delle sue ricerche.
«Il primo lavoro di ricerca analizza le dinamiche dei prezzi nel settore ortofrutticolo europeo. In sintesi, ho dimostrato che i costi di transazione e le turbative di mercato rendono l'attuale mercato europeo non molto efficiente, una situazione che merita l'attenzione dei policymakers di Bruxelles. Il secondo progetto premiato mostra l'importanza dei costi di transazione in diversi ambiti dell'economia agraria, dal mercato assicurativo, al mercato internazionale delle borse merci per le commodities agricole».
Sono riconoscimenti di un certo calibro e spessore, che porteranno un grande valore aggiunto al suo curriculum vitae.
«Entrambi i premi sono di notevole importanza. Il premio dell'Associazione è biennale, giunto alla sua terza edizione: sono stato per tre volte finalista e la terza volta sono stato vincitore. E' dunque rilevante, per la mia carriera, che nelle tre edizioni tutte le volte io sia stato nella triade dei nomi che hanno concorso alla selezione finale. Il premio annuale della Società, ricevuto a settembre, è stato conseguito per il mio lavoro di dottorato: sono risultato vincitore con giudizio unanime della commissione. Entrambi i premi sono di portata internazionale, essendo aperti a ricercatori italiani ed esteri».
Cosa l'ha spinta a intraprendere un percorso formativo di livello internazionale?
«Il percorso formativo di elevato profilo, perfezionato in Europa e negli Stati Uniti, ha consentito di acquisire le competenze necessarie per lavorare con istituzioni internazionali quali FAO, Commissione Europea, CIHEAM, IFPRI. Avere un profilo internazionale è oggi indispensabile per chi voglia avvicinarsi alla carriera accademica, all'estero come in Italia».
Qual è il suo prossimo obiettivo?
«Ho completato la mia formazione in Italia e all'estero, ho investito e continuo a investire sul territorio, ho conseguito l'abilitazione scientifica nazionale a professore di seconda fascia (professore associato, ndr), e oggi ho l'onore di lavorare per l'Università di Foggia, non solo un'istituzione in forte sviluppo, ma già un'eccellenza in diversi ambiti. Continuerò a lavorare per il nostro territorio».

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