Associazioni
Polo museale della Puglia, il Mibac risponde ma la protesta continua
Problemi anche per il parco archeologico di Canne della Battaglia
Barletta - martedì 20 novembre 2018
0.20 Comunicato Stampa
Nella giornata di ieri si è svolto l'incontro presso il Collegio Romano tra l'Amministrazione centrale e le Organizzazioni sindacali – nazionali e territoriali - in merito allo stato di agitazione del personale degli Istituti della Puglia. La delegazione dell'Amministrazione era composta dalla Direzione Generale Organizzazione, rappresentata nei suoi vertici dalla Direttrice dott.ssa Giuseppone e dal Dirigente del Servizio II prof. Benzia; dalla Direzione Generale Musei, rappresentata da due funzionari delegati, non essendo presente il direttore dott. Lampis; dalla Direttrice del Polo della Puglia dott.ssa Margozzi.
I delegati territoriali CGIL-CISL-UIL, supportati dai rappresentanti nazionali, hanno prima presentato puntualmente l'attuale situazione del personale in servizio presso i luoghi della cultura pugliesi ed hanno illustrato il percorso che, partendo dalle assemblee del personale sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, ha condotto alla proclamazione dello stato di agitazione vista l'evidente carenza di momenti di confronto presso il tavolo di contrattazione locale. E' stato segnalato che i siti della Puglia stanno aprendo con personale in servizio ben al di sotto dei numeri minimi concordati in sede di trattativa locale. Le aperture sono frutto dell'impegno e del senso di responsabilità dei colleghi pugliesi che, rinunciando spesso a ferie e permessi, permettono la fruizione del patrimonio culturale e lo sviluppo turistico della regione. Durante la discussione, la Direttrice del Polo ha dichiarato di aver chiesto ad Ales, in supporto al personale del Mibac, 6 addetti alla vigilanza (per Castel del Monte) e funzionari, tra cui architetti e archeologi, per svolgere la funzione di stazione appaltante. Le OO.SS. hanno segnalato l'inefficacia dell'azione di monitoraggio e coordinamento del personale e della gestione dei luoghi della cultura da parte della Direzione Generale Musei. Le OO.SS., confermando la necessità di rivedere il rapporto tra Ministero e Ales, chiedono alla Direzione del Polo di ripristinare le corrette forme delle relazioni sindacali, confrontandosi con le parti sociali prima di avanzare richieste ad Ales, tra l'altro del tutto inappropriate rispetto alle esigenze del territorio, e prima di modificare forme di gestione e valorizzazione dei siti pugliesi. La DG OR ha preso l'impegno di tentare di risolvere il prima possibile il problema della carenza del personale in Puglia, sollecitando intanto l'entrata in servizio delle unità Ales in supporto alla vigilanza nel numero di 7, modificando la richiesta iniziale del Polo di 4 unità di vigilanza e 3 unità amministrative, in tutte unità di personale; in aggiunta si verificherà la possibilità di ricollocare in Puglia 6 unità della Fondazione Petruzzelli. La DG OR ha inoltre avviato un confronto con la Regione Puglia per verificare la possibilità di avere 25 unità di vigilanza provenienti dal personale delle ex Province già entro il 2018.
Le OO.SS. accolgono con favore la disponibilità e l'impegno assunto dalla DG OR ma non ritengono conclusa la vertenza. CGIL-CISL-UIL, in attesa della concretizzazione degli impegni assunti dall'Amministrazione, confermano lo stato d'agitazione del personale della Puglia e continueranno a garantire le aperture dei siti solo ed esclusivamente nel rispetto dei numeri minimi di sicurezza.
I delegati territoriali CGIL-CISL-UIL, supportati dai rappresentanti nazionali, hanno prima presentato puntualmente l'attuale situazione del personale in servizio presso i luoghi della cultura pugliesi ed hanno illustrato il percorso che, partendo dalle assemblee del personale sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, ha condotto alla proclamazione dello stato di agitazione vista l'evidente carenza di momenti di confronto presso il tavolo di contrattazione locale. E' stato segnalato che i siti della Puglia stanno aprendo con personale in servizio ben al di sotto dei numeri minimi concordati in sede di trattativa locale. Le aperture sono frutto dell'impegno e del senso di responsabilità dei colleghi pugliesi che, rinunciando spesso a ferie e permessi, permettono la fruizione del patrimonio culturale e lo sviluppo turistico della regione. Durante la discussione, la Direttrice del Polo ha dichiarato di aver chiesto ad Ales, in supporto al personale del Mibac, 6 addetti alla vigilanza (per Castel del Monte) e funzionari, tra cui architetti e archeologi, per svolgere la funzione di stazione appaltante. Le OO.SS. hanno segnalato l'inefficacia dell'azione di monitoraggio e coordinamento del personale e della gestione dei luoghi della cultura da parte della Direzione Generale Musei. Le OO.SS., confermando la necessità di rivedere il rapporto tra Ministero e Ales, chiedono alla Direzione del Polo di ripristinare le corrette forme delle relazioni sindacali, confrontandosi con le parti sociali prima di avanzare richieste ad Ales, tra l'altro del tutto inappropriate rispetto alle esigenze del territorio, e prima di modificare forme di gestione e valorizzazione dei siti pugliesi. La DG OR ha preso l'impegno di tentare di risolvere il prima possibile il problema della carenza del personale in Puglia, sollecitando intanto l'entrata in servizio delle unità Ales in supporto alla vigilanza nel numero di 7, modificando la richiesta iniziale del Polo di 4 unità di vigilanza e 3 unità amministrative, in tutte unità di personale; in aggiunta si verificherà la possibilità di ricollocare in Puglia 6 unità della Fondazione Petruzzelli. La DG OR ha inoltre avviato un confronto con la Regione Puglia per verificare la possibilità di avere 25 unità di vigilanza provenienti dal personale delle ex Province già entro il 2018.
Le OO.SS. accolgono con favore la disponibilità e l'impegno assunto dalla DG OR ma non ritengono conclusa la vertenza. CGIL-CISL-UIL, in attesa della concretizzazione degli impegni assunti dall'Amministrazione, confermano lo stato d'agitazione del personale della Puglia e continueranno a garantire le aperture dei siti solo ed esclusivamente nel rispetto dei numeri minimi di sicurezza.