Politica
Pd Andria: «Il "Quartetto Cetra" di Barletta» e la canzonetta della Asl BT
Il campanilismo diventa politico. «Antica arte dell'onaninsmo cerebrale»
BAT - venerdì 29 giugno 2012
"I nuovi lanzichenecchi della politica, praticando l'antica arte dell'onanismo cerebrale, godono come pazzi per essere riusciti a stanziare 370mila euro che serviranno per spostare la sede legale dell'Asl". Dopo il no comment a caldo, è il giudizio durissimo del Partito Democratico di Andria sull'emendamento al bilancio proposto da due consiglieri barlettani e approvato in consiglio regionale che dispone il trasferimento della Asl da Andria nella città di Eraclio. "Stanno godendo, i 'nostri', sulla pelle dei cittadini di questa comunità" afferma il Pd di Andria in riferimento al fatto che la spesa del trasferimento graverà sui contribuenti.
Secondo i democratici andriesi, i consiglieri regionali barlettani Franco Pastore (Socialisti), Giovanni Alfarano (Pdl), Ruggiero Mennea e Filippo Caracciolo (Pd) non si preoccuperebbero, "se non in modo virtuale e mediatico per i servizi sanitari carenti, per un piano ospedaliero privo di criteri oggettivi, che di fatto penalizza pesantemente il nostro territorio soprattutto nel rapporto posti letto per numero di residenti. Invece loro, i quatro consiglieri regionali di provenienza barlettana, attraverso un sodalizio che li accomuna per una 'antica' battaglia, pur provenendo da diversi schieramenti, cantano a squarciagola per una grande vittoria, fin qui insperata. Signori, è il nuovo 'Quartetto Cetra' della politica locale. A Barletta sono coccolati e vezzeggiati. Tutti gli altri cittadini della Bat, non capiscono e sono molto arrabbiati. Mentre chiudono diversi nosocomi, lo sforzo dei quattro consiglieri regionali di questo territorio è quello "perenne" dello spostamento. Si sono letteralmente infischiati del parere contrario dei tecnici della Regione e dell'assessore al Bilancio".
Il Partito Democratico afferma che i consiglieri barlettani avrebbero fatto orecchie da mercante sul denaro necessario per il trasloco. "Hanno il viso da macachi eccitati quando parlano della bontà del trasferimento. Hanno fatto finta di nulla quando abbiamo spiegato loro che, in un contesto di accordo transattivo (in dirittura d'arrivo) tra il Comune di Andria e l'Asl Bat, la sede legale attuale passa in proprietà di quest'ultima, facendo terminare il motivo strumentale del contendere. Anche se su questo passaggio l'amministrazione comunale di Andria continua a non capire che di tempo non c'è n'è più e che bisogna finalmente concludere questo lunghissimo iter. Stiamo assistendo agli ultimi scampoli di un modo vecchio e decrepito di fare politica. Lontano dagli interessi veri e reali – conclude il Pd – dei cittadini. Ve ne accorgerete quando sarà molto tardi".
Secondo i democratici andriesi, i consiglieri regionali barlettani Franco Pastore (Socialisti), Giovanni Alfarano (Pdl), Ruggiero Mennea e Filippo Caracciolo (Pd) non si preoccuperebbero, "se non in modo virtuale e mediatico per i servizi sanitari carenti, per un piano ospedaliero privo di criteri oggettivi, che di fatto penalizza pesantemente il nostro territorio soprattutto nel rapporto posti letto per numero di residenti. Invece loro, i quatro consiglieri regionali di provenienza barlettana, attraverso un sodalizio che li accomuna per una 'antica' battaglia, pur provenendo da diversi schieramenti, cantano a squarciagola per una grande vittoria, fin qui insperata. Signori, è il nuovo 'Quartetto Cetra' della politica locale. A Barletta sono coccolati e vezzeggiati. Tutti gli altri cittadini della Bat, non capiscono e sono molto arrabbiati. Mentre chiudono diversi nosocomi, lo sforzo dei quattro consiglieri regionali di questo territorio è quello "perenne" dello spostamento. Si sono letteralmente infischiati del parere contrario dei tecnici della Regione e dell'assessore al Bilancio".
Il Partito Democratico afferma che i consiglieri barlettani avrebbero fatto orecchie da mercante sul denaro necessario per il trasloco. "Hanno il viso da macachi eccitati quando parlano della bontà del trasferimento. Hanno fatto finta di nulla quando abbiamo spiegato loro che, in un contesto di accordo transattivo (in dirittura d'arrivo) tra il Comune di Andria e l'Asl Bat, la sede legale attuale passa in proprietà di quest'ultima, facendo terminare il motivo strumentale del contendere. Anche se su questo passaggio l'amministrazione comunale di Andria continua a non capire che di tempo non c'è n'è più e che bisogna finalmente concludere questo lunghissimo iter. Stiamo assistendo agli ultimi scampoli di un modo vecchio e decrepito di fare politica. Lontano dagli interessi veri e reali – conclude il Pd – dei cittadini. Ve ne accorgerete quando sarà molto tardi".