
Eventi
Palazzo Bonelli aperto per la Disfida: la storia incontra l’educazione ambientale
Dopo la conferenza stampa per il progetto “Ettorino”, le visite guidate al palazzo
Barletta - venerdì 18 settembre 2015
10.43
La città ha risposto con grande partecipazione all'apertura di palazzo Bonelli, in corso Garibaldi, che ieri mattina ha accolto numerosi cittadini di tutte le età in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto Ettorino, campagna di educazione ambientale promossa dalla Bar.S.A., che mira a sensibilizzare e coinvolgere docenti, collaboratori scolastici, personale ATA e gli alunni delle scuole dell'Infanzia e Primarie poiché veicolo per le loro famiglie verso la raccolta differenziata come «forma di investimento per le nuove generazioni» come ha sottolineato più volte il sindaco Pasquale Cascella.
Durante la conferenza, a cui hanno preso parte – oltre al sindaco - gli assessori Giusy Caroppo, Antonio Divincenzo, Giuseppe Gammarota, Irene Pisicchio, il presidente Bar.S.A. Luigi Fruscio e Rosa Crocetta del FAI Barletta-Andria-Trani, è stato spiegato il senso dell'iniziativa, inquadrata nel corposo programma della rievocazione della Disfida. Proprio in occasione delle celebrazioni della Disfida, che può considerarsi un grandissimo patrimonio immateriale per la città, l'amministrazione comunale, in accordo con la Bar.S.A., ha vinto la sfida di riaprire al pubblico uno di quei palazzi che non solo rappresentano il patrimonio materiale cittadino, ma al contempo ricordano la nostra storia, le nostre radici e dinanzi al quale negli anni molti vi sono passati non rendendosi conto dell'aura storica e culturale che possiede. «Senza conoscere i luoghi - ha sottolineato Rosa Crocetta - non si possono comprendere le bellezze che abbiamo in eccesso».
Ma affinché la storia non rimanga fine a sè stessa, si è coniugata con la quanto mai attuale educazione ambientale per mezzo del progetto Ettorino. Tale progetto parte da un'idea di metà anni Novanta allo scopo di reinventare quello che nell'immaginario collettivo rappresenta l'eroe buono per eccellenza, caro a tutti perché ha combattuto per dare alla città orgoglio e identità: Ettore Fieramosca. Ecco dunque come nasce l'idea di un Ettorino che combatte per Barletta pulita, progetto che ha coinvolto le scuole, rivolgendosi soprattutto ai più piccoli. «Barletta ha raggiunto nel giro di un anno un risultato incredibile nella raccolta differenziata e in quanto eredi della Disfida, con le nuove generazioni dobbiamo far crescere il senso di riscatto nella nostra società» queste le parole del sindaco. La scommessa è dunque continuare con la raccolta differenziata e creare una sempre maggiore consapevolezza che scoraggi quanti ancora agiscono incivilmente lasciando rifiuti di ogni genere nelle periferie e non solo. Dopo la conferenza si sono svolte le visite guidate e a fare da ciceroni d'occasione sono stati i bambini.
«E' un'occasione che consente non solo di riscoprire un importante palazzo storico di Barletta - ha poi comunicato a margine dell'evento il sindaco in un comunicato stampa - ma anche di rendere ciascun cittadino partecipe della valorizzazione del patrimonio culturale del territorio. Seppur per poche ore e con i limiti imposti dalla sicurezza, questo edificio sarà restituito alla cittadinanza che, grazie a visite guidate, potrà ammirarne l'incommensurabile valore e suggestione. Significativa è la partecipazione dei giovani studenti che testimonia l'attivo coinvolgimento delle nuove generazioni in quello che va considerato un investimento nel futuro della città: dovremo continuare a batterci perché ci sia un progetto di recupero, si ottenga il finanziamento necessario per il restauro e si costruisca una innovativa prospettiva di gestione. Iniziative come queste dimostrano che unendo le forze si possono ottenere risultati indubbiamente parziali, sono indicativi della 'sfida' ci ripropone lo spirito di queste giornate dedicate all'evento storico identitario della città. Possiamo, quindi, cogliere questa occasione per rinnovare l'impegno di puntare su beni pubblici come questo per il rilancio del Mezzogiorno». Il palazzo resterà aperto anche nella giornata di oggi.
Durante la conferenza, a cui hanno preso parte – oltre al sindaco - gli assessori Giusy Caroppo, Antonio Divincenzo, Giuseppe Gammarota, Irene Pisicchio, il presidente Bar.S.A. Luigi Fruscio e Rosa Crocetta del FAI Barletta-Andria-Trani, è stato spiegato il senso dell'iniziativa, inquadrata nel corposo programma della rievocazione della Disfida. Proprio in occasione delle celebrazioni della Disfida, che può considerarsi un grandissimo patrimonio immateriale per la città, l'amministrazione comunale, in accordo con la Bar.S.A., ha vinto la sfida di riaprire al pubblico uno di quei palazzi che non solo rappresentano il patrimonio materiale cittadino, ma al contempo ricordano la nostra storia, le nostre radici e dinanzi al quale negli anni molti vi sono passati non rendendosi conto dell'aura storica e culturale che possiede. «Senza conoscere i luoghi - ha sottolineato Rosa Crocetta - non si possono comprendere le bellezze che abbiamo in eccesso».
Ma affinché la storia non rimanga fine a sè stessa, si è coniugata con la quanto mai attuale educazione ambientale per mezzo del progetto Ettorino. Tale progetto parte da un'idea di metà anni Novanta allo scopo di reinventare quello che nell'immaginario collettivo rappresenta l'eroe buono per eccellenza, caro a tutti perché ha combattuto per dare alla città orgoglio e identità: Ettore Fieramosca. Ecco dunque come nasce l'idea di un Ettorino che combatte per Barletta pulita, progetto che ha coinvolto le scuole, rivolgendosi soprattutto ai più piccoli. «Barletta ha raggiunto nel giro di un anno un risultato incredibile nella raccolta differenziata e in quanto eredi della Disfida, con le nuove generazioni dobbiamo far crescere il senso di riscatto nella nostra società» queste le parole del sindaco. La scommessa è dunque continuare con la raccolta differenziata e creare una sempre maggiore consapevolezza che scoraggi quanti ancora agiscono incivilmente lasciando rifiuti di ogni genere nelle periferie e non solo. Dopo la conferenza si sono svolte le visite guidate e a fare da ciceroni d'occasione sono stati i bambini.
«E' un'occasione che consente non solo di riscoprire un importante palazzo storico di Barletta - ha poi comunicato a margine dell'evento il sindaco in un comunicato stampa - ma anche di rendere ciascun cittadino partecipe della valorizzazione del patrimonio culturale del territorio. Seppur per poche ore e con i limiti imposti dalla sicurezza, questo edificio sarà restituito alla cittadinanza che, grazie a visite guidate, potrà ammirarne l'incommensurabile valore e suggestione. Significativa è la partecipazione dei giovani studenti che testimonia l'attivo coinvolgimento delle nuove generazioni in quello che va considerato un investimento nel futuro della città: dovremo continuare a batterci perché ci sia un progetto di recupero, si ottenga il finanziamento necessario per il restauro e si costruisca una innovativa prospettiva di gestione. Iniziative come queste dimostrano che unendo le forze si possono ottenere risultati indubbiamente parziali, sono indicativi della 'sfida' ci ripropone lo spirito di queste giornate dedicate all'evento storico identitario della città. Possiamo, quindi, cogliere questa occasione per rinnovare l'impegno di puntare su beni pubblici come questo per il rilancio del Mezzogiorno». Il palazzo resterà aperto anche nella giornata di oggi.
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