Francesco Pompilio, Polizia stradale
Francesco Pompilio, Polizia stradale
La città

Norme del codice stradale a Barletta? Quelle sconosciute…

L’intervista al comandante della Polizia Stradale Francesco Pompilio

L'estate, le vacanze questo è il periodo in cui maggiormente ci rendiamo conto di quanto il traffico, le code e la vita in automobile vadano ad influire sulle nostre giornate, tra attese, momenti di stress e purtroppo anche pericoli costanti. Abbiamo intervistato il Comandante della Polizia Stradale di Barletta, Francesco Pompilio, per apprendere quali siano i comportamenti da evitare per potersi spostare in tutta sicurezza sulle strade cittadine e su quelle extraurbane durante tutto l'anno e soprattutto nei periodi estivi.

Crede che il codice stradale sia abbastanza conosciuto da pedoni e automobilisti a Barletta?
«In linea di massimo ritengo che le conoscenze per potersi muovere ci sono. Molto spesso per disattenzione o per la altre ragioni non si rispettano alcune regole basilari come quelle per l'attraversamento e così via».

Come sensibilizzare i cittadini a fare buon uso delle proprie conoscenze?
«Le norme stradali sono state create proprio per garantire la sicurezza della circolazione. L'inosservanza di queste norme mette a repentaglio la vita delle persone, la migliore sensibilizzazione è quella di parlarne ripetutamente e di ricordare che le norme non nascono per poter fare le multe ma per garantire la sicurezza di tutti».

Parcheggio regolare, quel concetto sconosciuto…
«In realtà i problemi legati al parcheggio che ho notato a Barletta sono molto gravi, è diffusa l'abitudine di parcheggiare contromano(violazione del codice della strada). Spesso il tutto si giustifica con le soste brevi ma in realtà le norme non consentono la pratica di questo tipo di parcheggio. Coloro che parcheggiano in questo modo andrebbero costantemente sanzionati, ma sarebbe impossibile farlo dato che servirebbe un vigile ad ogni angolo stradale e inoltre i cittadini non dovrebbero spendere tutti questi soldi per sorvegliare questi comportamenti scorretti, se tutti gli evitassero sarebbe molto più semplice. Anche in questo caso è importante ricordare che: è vietato parcheggiare contro mano, in corrispondenza degli stalli riservati ai disabili, in corrispondenza degli scivoli per i disabili, davanti ai passi carrabili. Certi meccanismi dovrebbero venire in automatico consentendoci di migliorare la nostra qualità della vita».

La giusta velocità salva la vita, perché?
«Questo è un principio fondamentale della circolazione stradale. Dalla scorretta velocità nasce la stragrande maggioranza degli incidenti. Controllare e calcolare distanza-velocità è un procedimento molto complesso, rispetto invece a quanto serve per consentire che un veicolo si muova semplicemente. L'operazione difficile è riuscire a calcolare il tempo che serve al mio veicolo per fermarsi. Molti conducenti non sono in grado di gestire la velocità e di conoscere bene il proprio veicolo, pertanto spesso non riescono a fermarsi nei tempi previsti».

Quali sono le regole da seguire per la sicurezza in città e nei collegamenti extraurbani?
«Va ricordato che le regole per la sicurezza stradale valgono per tutti: pedoni ciclisti, motociclisti e automobilisti. Osservare le regole più semplici: attraversamento nei luoghi consentiti, circolare a destra con le biciclette, evitare di affiancarsi ad altre biciclette e ad altri ciclomotori, sostare in maniera regolare, allacciarsi la cintura anche in città, usare correttamente il casco. Queste sono le basi per poter vivere e potersi muovere con libertà, tra l'altro in questo modo il traffico scorre più agevolmente provocando meno rumore e meno fastidio, consentendo ai cittadini di godersi la città. Inoltre guidare è un'attività complicata, bisogna sempre mantenere la massima attenzione quando si giuda, mandare messaggi, parlare al cellulare, fumare una sigaretta mentre si giuda non è una cosa che può garantire la sicurezza delle persone. Dopo la velocità la seconda causa principale degli incidenti è la distrazione. Da tecnico vi dico che molto spesso le distrazioni non vengono censite, purtroppo gli incidentati quando arriviamo noi non parlano più. Attualmente la distrazione maggiore è il cellulare, usarlo alla giuda è veramente pericoloso. Sulle strade, nell'ipotesi in cui il veicolo dovesse per qualsiasi ragioni fermarsi o il conducente abbia necessità di fermarsi, ricordo di accostare sempre il più a destra possibile, di indossare il giubbotto ad alta visibilità, di scendere dalla macchina e di collocarvi sempre nella parte anteriore a distanza considerevole dal veicolo, in modo da essere sempre visibili, oppure collocarsi nella parte posteriore sempre ad una distanza tale da poter segnalare la presenza del veicolo. Mai fare interventi sul veicolo su strade pericolose. Consiglio inoltre a chi sta andando o tornando dalle vacanze di controllare sempre il veicolo, vedere se manifesta qualche piccolo problema, non programmare viaggi molto lunghi senza inserirci delle soste, portare sempre una bottiglia d'acqua in macchina, avere sempre il veicolo con gli equipaggiamenti completi. Ricordiamo anche che il viaggio non inizia solo nel momento in cui si arriva, il viaggio è fatto anche di quelle piccole soste lungo la strada, dei momenti di relax e di quelle belle chiacchierate che ci consentono di guidare sempre riposati e quindi in sicurezza».

La regola che più frequentemente non viene rispettata?
«A Barletta le regole meno rispettate sono quelle riguardanti la sosta che viene sempre concepita come la possibilità di lasciare il veicolo dove ci pare. Per fortuna a Barletta gli spazi non mancano quindi bisogna rispettare maggiormente e completamente le regole riguardanti il parcheggio».

Cosa possono fare le autorità per intervenire?
«Le autorità per intervenire potrebbero rafforzare il sistema delle sanzioni, anche se da un punto di vista pratico mi rendo conto che non si potrebbe porre un vigile a controllo di ogni automobilista. E' fondamentale comprendere come i nostri comportamenti scorretti abbiano ripercussioni sulla sicurezza nostra e degli altri. Va considerato anche che la qualità della vita nelle nostre città diventa pessima per una serie di piccole violazioni, come la macchina parcheggiata in doppia fila o di traverso, in pratica punite in maniera irrisoria dal codice, ma che in realtà hanno grandi ripercussioni sulla vita dei cittadini provocando stress, rumore, inquinamento e così via».

Quanto influisce sulla sicurezza la progettazione delle strade?
«La strada, l'uomo e il veicolo: l'uomo ha comportamenti che non possiamo controllare, i veicoli sono subordinati all'attenzione dell'uomo, la strada quella è e tale rimane. Il conducente deve adeguare la velocità ed altre modalità di guida alla strada. Le autorità hanno inoltre l'obbligo di provvedere alle manutenzioni ordinarie. Se consideriamo poi che le strade le hanno inventate i romani possiamo ben capire che stiamo solo proseguendo sulla scia delle norme basilari applicate sin da quei tempi. Posso dire in tutta sicurezza che nostre strade non sono pericolose, siamo noi a renderle pericolose o altri fattori esterni».

Cosa direbbe per esortare i cittadini barlettani al rispetto delle norme del codice stradale?
«Abbiate più rispetto degli altri se volete essere rispettati. Applicare norme così semplici come quelle stradali significa vivere tranquillamente».
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