Cronaca Aggiornamenti in Diretta
«Non vogliamo lasciare Jobel»: in due su una gru
Stanno intervendo sul posto i vigili del fuoco di Barletta. I due uomini sono in contatto telefonico e si sta trattando per la loro discesa
Barletta - martedì 31 maggio 2011
Avrebbero dovuto lasciare oggi il centro Jobel di Trani dove dimoravano ormai da mesi. Per questo motivo due uomini, di 65 e 58 anni, non avendo un posto dove andare, hanno deciso di arrampicarsi sulla gru da 13 metri presente nel cantiere adiacente il centro dove è in costruzione la casa canonica della parrocchia della Madonna del Pozzo.
Le due persone sono salite sulla gru intorno alle 16. Sul luogo sono intervenuti i Carabinieri, la Polizia, i Vigili del Fuoco di Barletta e il personale del 118. Grande la preoccupazione nel centro: i due uomini sono in contatto telefonico con alcune persone e si sta trattando per una loro discesa.
17:40 - Entrambi i protagonisti hanno alle spalle una storia di difficoltà familiare e lavorativa. Il più piccolo (D.C.) ha subito da diverso tempo uno sfratto e, nonostante alcuni lavori saltuari, ma non è ancora in grado di potersi permettere un'abitazione. Il più grande (G.B.) prima di trovare accoglienza nella struttura di Jobel si era adattato a dormire in una barca.
17:48 - I due uomini, che hanno chiesto di incontrare il vescovo Pichierri, avrebbero dovuto lasciare il centro già dal mese di Aprile. La struttura acccoglie complessivamente 23 indigenti.
18:10 - Dopo due ore di trattative, grazie anche all'intervento di una psicologa, i due uomini sono stati convinti dal responsabile del centro, don Mimmo De Toma, a scendere. In cambio hanno ottenuto un'ulteriore proroga del soggiorno presso il centro.
Le due persone sono salite sulla gru intorno alle 16. Sul luogo sono intervenuti i Carabinieri, la Polizia, i Vigili del Fuoco di Barletta e il personale del 118. Grande la preoccupazione nel centro: i due uomini sono in contatto telefonico con alcune persone e si sta trattando per una loro discesa.
17:40 - Entrambi i protagonisti hanno alle spalle una storia di difficoltà familiare e lavorativa. Il più piccolo (D.C.) ha subito da diverso tempo uno sfratto e, nonostante alcuni lavori saltuari, ma non è ancora in grado di potersi permettere un'abitazione. Il più grande (G.B.) prima di trovare accoglienza nella struttura di Jobel si era adattato a dormire in una barca.
17:48 - I due uomini, che hanno chiesto di incontrare il vescovo Pichierri, avrebbero dovuto lasciare il centro già dal mese di Aprile. La struttura acccoglie complessivamente 23 indigenti.
18:10 - Dopo due ore di trattative, grazie anche all'intervento di una psicologa, i due uomini sono stati convinti dal responsabile del centro, don Mimmo De Toma, a scendere. In cambio hanno ottenuto un'ulteriore proroga del soggiorno presso il centro.