Cronaca
"Non fare il fesso", estorsioni e minacce da due giovani
Azioni di forza e tecniche criminali, ma interviene la Polizia
Barletta - giovedì 14 luglio 2016
10.36 Comunicato Stampa
L'altra sera, il personale della Squadra Investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barletta ha tratto in arresto Vannella Francesco di anni 20 (figlio di Vannella Domenico arrestato alcuni giorni fa per detenzione di cocaina) e Papeo Angelo di anni 23, perché colti nella flagranza del reato di estorsione aggravata.
La parte offesa ha denunciato che il padre di Francesco, quando si trovava agli arresti domiciliari, lo aveva chiamato diverse volte sul cellulare e, minacciandolo di gravi conseguenze fisiche, gli aveva chiesto di saldare il proprio debito derivante da cocaina acquistata in precedenza. Ma per l'appunto la parte offesa non aveva nella propria disponibilità la somma richiesta, quindi il Vannella Francesco accompagnato da Papeo Angelo, aveva raggiunto l'abitazione della vittima per minacciarla e cominciavano a prendere a calci la porta del suo appartamento, nell'intento di sfondarla.
I due imponevano di pagare il suo debito entro pochi giorni altrimenti sarebbero passati alle vie di fatto. Ma il malcapitato debitore non riusciva ad estinguere la sua pendenza nella data stabilita, subiva una nuova violenta "ambasciata" con la richiesta questa volta di 15.000 euro.
In data 08.07.2016 Vannella Domenico veniva tratto in arresto nell'ambito di altra attività di P.G. ed il giorno successivo il suo arresto, il debitore scendendo dalla propria abitazione rinveniva sul parabrezza della propria auto un bigliettino intimidatorio con il quale veniva invitato a "non fare il fesso". A tale rinvenimento seguivano messaggi e telefonate effettuate da Vannella Francesco che gli intimava di andare presso un bar di via Achille Bruni e portare un anticipo di 2.600 euro.
Pertanto gli investigatori del Commissariato di Barletta concordavano con la vittima le modalità d'incontro. Infatti, verso le ore 17.30 la vittima si era recata presso l'esercizio convenuto dove veniva raggiunto da Papeo Angelo il quale con forza lo costringeva a seguirlo nella strada retrostante, via Respighi, ove i due venivano avvicinati da Vannella Francesco il quale pretendeva i soldi, altrimenti avrebbe dato fuoco alla sua auto e al suo appartamento.
La vittima consegnava al Vannella del denaro con la promessa che gliene avrebbe portato altro quanto prima, a quel punto, gli uomini della Squadra Investigativa intervenivano bloccando sia Papeo Angelo che Vannella Francesco. A seguito di perquisizioni personali e domiciliari, presso l'abitazione del Papeo venivano rinvenute e sequestrate 18 dosi di cocaina, mentre nell'autovettura in uso a Vannella Francesco veniva rinvenuta la somma di 80 euro (4 banconote da 20) palesemente false.
Dopo le formalità di rito, i due venivano associati presso la Casa C.le di Trani a disposizione del P.M. di turno dott. Michele Ruggiero.
La parte offesa ha denunciato che il padre di Francesco, quando si trovava agli arresti domiciliari, lo aveva chiamato diverse volte sul cellulare e, minacciandolo di gravi conseguenze fisiche, gli aveva chiesto di saldare il proprio debito derivante da cocaina acquistata in precedenza. Ma per l'appunto la parte offesa non aveva nella propria disponibilità la somma richiesta, quindi il Vannella Francesco accompagnato da Papeo Angelo, aveva raggiunto l'abitazione della vittima per minacciarla e cominciavano a prendere a calci la porta del suo appartamento, nell'intento di sfondarla.
I due imponevano di pagare il suo debito entro pochi giorni altrimenti sarebbero passati alle vie di fatto. Ma il malcapitato debitore non riusciva ad estinguere la sua pendenza nella data stabilita, subiva una nuova violenta "ambasciata" con la richiesta questa volta di 15.000 euro.
In data 08.07.2016 Vannella Domenico veniva tratto in arresto nell'ambito di altra attività di P.G. ed il giorno successivo il suo arresto, il debitore scendendo dalla propria abitazione rinveniva sul parabrezza della propria auto un bigliettino intimidatorio con il quale veniva invitato a "non fare il fesso". A tale rinvenimento seguivano messaggi e telefonate effettuate da Vannella Francesco che gli intimava di andare presso un bar di via Achille Bruni e portare un anticipo di 2.600 euro.
Pertanto gli investigatori del Commissariato di Barletta concordavano con la vittima le modalità d'incontro. Infatti, verso le ore 17.30 la vittima si era recata presso l'esercizio convenuto dove veniva raggiunto da Papeo Angelo il quale con forza lo costringeva a seguirlo nella strada retrostante, via Respighi, ove i due venivano avvicinati da Vannella Francesco il quale pretendeva i soldi, altrimenti avrebbe dato fuoco alla sua auto e al suo appartamento.
La vittima consegnava al Vannella del denaro con la promessa che gliene avrebbe portato altro quanto prima, a quel punto, gli uomini della Squadra Investigativa intervenivano bloccando sia Papeo Angelo che Vannella Francesco. A seguito di perquisizioni personali e domiciliari, presso l'abitazione del Papeo venivano rinvenute e sequestrate 18 dosi di cocaina, mentre nell'autovettura in uso a Vannella Francesco veniva rinvenuta la somma di 80 euro (4 banconote da 20) palesemente false.
Dopo le formalità di rito, i due venivano associati presso la Casa C.le di Trani a disposizione del P.M. di turno dott. Michele Ruggiero.