Territorio
No all'ampliamento della discarica di San Procopio
Il sindaco ha sollecitato il rispetto del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali
Barletta - giovedì 2 aprile 2015
Non sono previsti e non sono stati autorizzati ampliamenti della discarica esistente in territorio San Procopio di Barletta. Questa è l'assicurazione che il consigliere Ruggiero Mennea ha acquisito nel corso dell'audizione che si è tenuta nella V Commissione del presidente Filippo Caracciolo. I rappresentanti della provincia di Barletta (il presidente Francesco Spina e un tecnico dell'amministrazione) con il sindaco di Barletta Pasquale Cascella, hanno partecipato alle audizioni richieste dal consigliere Mennea (PD). L'esponente del partito democratico ha sottolineato quanto sia altresì importante realizzare quanto prima la bonifica della discarica chiusa che si trova a circa 300 metri da quella di San Procopio. "Si tratta di territori di particolare interesse turistico-culturale – ha detto Mennea – per i quali è necessario un corretto approccio su questi temi, anche in riferimento ad un altro problema, quale quello del dissesto idrogeologico". Il presidente Caracciolo ha ribadito la necessità che su queste questioni ci sia un confronto con l'assessore Nicastro e con la tecnostruttura.
Nel corso dell'audizione il sindaco Pasquale Cascella ha inoltre sollecitato la verifica del puntuale rispetto del Piano regionale di gestione di rifiuti speciali. Il sindaco ha riproposto i rilievi e le osservazioni già avanzate in sede di Conferenza di servizi della Provincia di Barletta Andria Trani per il rinnovo della autorizzazione integrata ambientale rilasciata il 9.12.2008 dalla Provincia di Bari allora competente per il territorio cittadino, osservando che oltre al successivo intervento del Piano regionale di gestione di rifiuti speciali – nel 2009 – è recentemente intervenuto il piano paesaggistico territoriale regionale che ha reso ancora più stringenti i criteri di tutela delle identità territoriali, dei valori paesaggistici e delle esigenze ambientali ed ecologiche. In particolare, il sindaco Cascella ha osservato che la discarica, per la quale gli enti competenti stanno valutando il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale, si pone a breve distanza da un ex discarica per la quale sono state recentemente avanzate e aggiudicate opere di disinquinamento e recupero. Ha altresì fatto presente che il nuovo impianto è collocato a una distanza di circa 1300 metri dal Borgo di Montaltino, dove risiedono 73 cittadini, per la cui valorizzazione è stato recentemente sottoscritto un protocollo di intesa con la Regione Puglia, la Provincia e altri Comuni, che sancisce il concorde impegno a recuperare e conservare le risorse naturali e ambientali del luogo, peraltro limitrofo ad aree per usi civici ugualmente soggette a tutela paesaggistica. Nel corso del suo intervento il sindaco ha fatto presente che già nella determina dirigenziale – n. 129 del 3.12.2012 – di autorizzazione integrale ambientale della Provincia, veniva riportato un parere del Comitato tecnico provinciale per le materie ambientali "non favorevole" proprio perché non si sarebbe tenuto conto delle modifiche intervenute a seguito della deliberazione della Giunta regionale sulla gestione dei rifiuti del 2009.
Pur rilevando che la provincia di Barletta Andria Trani ha negato, anche sulla base del parere avverso del Comune di Barletta, sia l'autorizzazione all'ampliamento dell'impianto sia all'estensione ad altre tipologie di rifiuti, il sindaco di Barletta ha posto la questione che il procedimento di rinnovo periodico dell'autorizzazione, sia sottoposto a un rigoroso riesame in ragione delle intervenute novità giuridico-procedimentali e ai nuovi indirizzi applicativi delle norme regionali e nazionali.
"È impensabile che possano essere concesse nuove autorizzazioni al di fuori del perimetro tracciato con il Piano regionale di gestione dei rifiuti. Nel corso dell'audizione – ha riferito il Presidente della Commissione Ambiente Filippo Caracciolo – sono emersi sviluppi in merito alla bonifica della vecchia discarica di San Procopio. Grazie alle risorse stanziate dalla Regione Puglia sarà possibile a breve far partire le opere di bonifica per le quali sarà necessario rispettare tempi brevi per evitare la procedura di infrazione comunitaria in tema di smaltimento dei rifiuti. Sono soddisfatto per l'esito dell'audizione in Commissione Ambiente: tramite il confronto tra gli enti coinvolti siamo riusciti a rendere più trasparente il percorso compiuto. Il prossimo obiettivo dovrà passare per la messa in sicurezza del territorio in merito ai rischi di dissesto idrogeologico".
"I cittadini possono stare tranquilli. Non sono previsti né saranno mai autorizzati ampliamenti alla discarica di San Procopio - ha proseguito il consigliere Ruggiero Mennea - In audizione ho ribadito l'inopportunità di realizzare una nuova discarica ad un chilometro e trecento metri dal borgo di Montaltino (quindi meno dei due chilometri di distanza richiesti dalla normativa regionale), zona su cui si sta puntando per una valorizzazione turistica e ambientale. Ho chiesto, inoltre, che si acceleri la procedura di bonifica, attesa da 25 anni, della vecchia discarica di San Procopio, oggetto peraltro di una procedura di infrazione comunitaria. Ai rappresentanti della Provincia Bat e del Comune di Barletta ho chiesto anche di verificare la problematica del dissesto idrogeologico in contrada San Procopio, ove nel maggio del 2010 si verificò lo sprofondamento del terreno, fenomeno che potrebbe essere anche correlato con il traffico di mezzi pesanti che si dirigono in discarica", conclude Mennea. "Non vorrei che l'attività della discarica mettesse a repentaglio la sicurezza e il lavoro degli agricoltori, che potrebbero vedersi letteralmente mancare il terreno sotto i piedi".
"Barletta non vuole seppellire le sue campagne con i rifiuti - ha riferito con un intervento il consigliere barlettano Franco Pastore - Barletta è un comune che in pochissimo tempo ha dimostrato una grande capacità di cambiamento, di inversione di tendenza. I barlettani si impegnano quotidianamente nella raccolta differenziata e il loro impegno non può essere sconfessato da una politica pigra o da una burocrazia irragionevole. 'No' era ed è l'unica risposta possibile che la proposta di ampliamento della discarica di San Procopio poteva ottenere. La nostra terra deve continuare a essere fertile e produttiva. La vocazione agricola del territorio è incompatibile con questo tipo di impianti. La campagna deve tornare a essere la risorsa per crescere, investendo in tecnologie e ricerca e consegnando, dalla più antica tradizione territoriale, la risposta più moderna alla crisi produttiva e occupazionale che stiamo vivendo".
Nel corso dell'audizione il sindaco Pasquale Cascella ha inoltre sollecitato la verifica del puntuale rispetto del Piano regionale di gestione di rifiuti speciali. Il sindaco ha riproposto i rilievi e le osservazioni già avanzate in sede di Conferenza di servizi della Provincia di Barletta Andria Trani per il rinnovo della autorizzazione integrata ambientale rilasciata il 9.12.2008 dalla Provincia di Bari allora competente per il territorio cittadino, osservando che oltre al successivo intervento del Piano regionale di gestione di rifiuti speciali – nel 2009 – è recentemente intervenuto il piano paesaggistico territoriale regionale che ha reso ancora più stringenti i criteri di tutela delle identità territoriali, dei valori paesaggistici e delle esigenze ambientali ed ecologiche. In particolare, il sindaco Cascella ha osservato che la discarica, per la quale gli enti competenti stanno valutando il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale, si pone a breve distanza da un ex discarica per la quale sono state recentemente avanzate e aggiudicate opere di disinquinamento e recupero. Ha altresì fatto presente che il nuovo impianto è collocato a una distanza di circa 1300 metri dal Borgo di Montaltino, dove risiedono 73 cittadini, per la cui valorizzazione è stato recentemente sottoscritto un protocollo di intesa con la Regione Puglia, la Provincia e altri Comuni, che sancisce il concorde impegno a recuperare e conservare le risorse naturali e ambientali del luogo, peraltro limitrofo ad aree per usi civici ugualmente soggette a tutela paesaggistica. Nel corso del suo intervento il sindaco ha fatto presente che già nella determina dirigenziale – n. 129 del 3.12.2012 – di autorizzazione integrale ambientale della Provincia, veniva riportato un parere del Comitato tecnico provinciale per le materie ambientali "non favorevole" proprio perché non si sarebbe tenuto conto delle modifiche intervenute a seguito della deliberazione della Giunta regionale sulla gestione dei rifiuti del 2009.
Pur rilevando che la provincia di Barletta Andria Trani ha negato, anche sulla base del parere avverso del Comune di Barletta, sia l'autorizzazione all'ampliamento dell'impianto sia all'estensione ad altre tipologie di rifiuti, il sindaco di Barletta ha posto la questione che il procedimento di rinnovo periodico dell'autorizzazione, sia sottoposto a un rigoroso riesame in ragione delle intervenute novità giuridico-procedimentali e ai nuovi indirizzi applicativi delle norme regionali e nazionali.
"È impensabile che possano essere concesse nuove autorizzazioni al di fuori del perimetro tracciato con il Piano regionale di gestione dei rifiuti. Nel corso dell'audizione – ha riferito il Presidente della Commissione Ambiente Filippo Caracciolo – sono emersi sviluppi in merito alla bonifica della vecchia discarica di San Procopio. Grazie alle risorse stanziate dalla Regione Puglia sarà possibile a breve far partire le opere di bonifica per le quali sarà necessario rispettare tempi brevi per evitare la procedura di infrazione comunitaria in tema di smaltimento dei rifiuti. Sono soddisfatto per l'esito dell'audizione in Commissione Ambiente: tramite il confronto tra gli enti coinvolti siamo riusciti a rendere più trasparente il percorso compiuto. Il prossimo obiettivo dovrà passare per la messa in sicurezza del territorio in merito ai rischi di dissesto idrogeologico".
"I cittadini possono stare tranquilli. Non sono previsti né saranno mai autorizzati ampliamenti alla discarica di San Procopio - ha proseguito il consigliere Ruggiero Mennea - In audizione ho ribadito l'inopportunità di realizzare una nuova discarica ad un chilometro e trecento metri dal borgo di Montaltino (quindi meno dei due chilometri di distanza richiesti dalla normativa regionale), zona su cui si sta puntando per una valorizzazione turistica e ambientale. Ho chiesto, inoltre, che si acceleri la procedura di bonifica, attesa da 25 anni, della vecchia discarica di San Procopio, oggetto peraltro di una procedura di infrazione comunitaria. Ai rappresentanti della Provincia Bat e del Comune di Barletta ho chiesto anche di verificare la problematica del dissesto idrogeologico in contrada San Procopio, ove nel maggio del 2010 si verificò lo sprofondamento del terreno, fenomeno che potrebbe essere anche correlato con il traffico di mezzi pesanti che si dirigono in discarica", conclude Mennea. "Non vorrei che l'attività della discarica mettesse a repentaglio la sicurezza e il lavoro degli agricoltori, che potrebbero vedersi letteralmente mancare il terreno sotto i piedi".
"Barletta non vuole seppellire le sue campagne con i rifiuti - ha riferito con un intervento il consigliere barlettano Franco Pastore - Barletta è un comune che in pochissimo tempo ha dimostrato una grande capacità di cambiamento, di inversione di tendenza. I barlettani si impegnano quotidianamente nella raccolta differenziata e il loro impegno non può essere sconfessato da una politica pigra o da una burocrazia irragionevole. 'No' era ed è l'unica risposta possibile che la proposta di ampliamento della discarica di San Procopio poteva ottenere. La nostra terra deve continuare a essere fertile e produttiva. La vocazione agricola del territorio è incompatibile con questo tipo di impianti. La campagna deve tornare a essere la risorsa per crescere, investendo in tecnologie e ricerca e consegnando, dalla più antica tradizione territoriale, la risposta più moderna alla crisi produttiva e occupazionale che stiamo vivendo".