Scuola e Lavoro
Nella Bat disoccupati in aumento nel 2013
E' emergenza-lavoro per l'Istat: la Sesta Provincia peggiore in Puglia
Barletta - giovedì 6 marzo 2014
Un quadro drammaticamente peggiorato, in stridente contrasto con i segnali di miglioramento forniti dal mercato europeo. I dati pubblicati dall'ISTAT nella ricerca "Occupati e disoccupati (media 2013)" fotografano una Bat in crisi sul fronte ocupazionale nel 2013: la Sesta Provincia è quella che maggiormente ha sofferto tra quelle pugliesi il peggioramento del mercato del lavoro pugliese. Il tasso di occupazione ha toccato il tasso minimo da record del 37.7%, mentre il tasso di disoccupazione ha toccato il picco del 22%, duplicato rispetto all'11% del 2012.
Sul fronte regionale, invece, il tasso di occupazione in Puglia è calato dal 45% del 2012 al 42.3% del 2013, mentre il tasso di disoccupazione è cresciuto di 4.1 punti percentuali, passando dal 15.7% al 19.8 %. Numeri in linea con la media nazionale: in Italia nel 2013 l'occupazione è calata di 478.000 unità (-2,1%), e la riduzione rimane più forte nelle regioni meridionali (-4,6%, pari a -282.000 unità). Prosegue il calo dell'occupazione maschile (-2,6%, pari a -350 mila) e torna a ridursi quella femminile (-1,4%, pari a -128 mila). La discesa del numero degli occupati riguarda i 15-34enni e i 35-49enni (rispettivamente -482.000 unità e -235.000 unità), cui si contrappone la crescita degli occupati con almeno 50 anni (+239.000 unità).
Un calo trasversale, che interessa tutti i segmenti del mercato del lavoro: i dipendenti a tempo indeterminato (-190.000 unità, pari a -1,3%), i dipendenti a termine (-146.000, pari a -6,1%) e gli indipendenti (-143.000 unità, pari a -2,5%). Dati drammatici che nella Sesta Provincia e nella Bat meritano un'attenta riflessione, per porre in atto azioni di contrasto utili a frenare l'emorragia di disoccupati e in particolare la crescita di coloro che addirittura per sfiducia arrivano a rinunciare alla ricerca di un posto di lavoro. L'articolo 1 della Costituzione recita "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro", appunto, e non sulla ricerca del lavoro.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Sul fronte regionale, invece, il tasso di occupazione in Puglia è calato dal 45% del 2012 al 42.3% del 2013, mentre il tasso di disoccupazione è cresciuto di 4.1 punti percentuali, passando dal 15.7% al 19.8 %. Numeri in linea con la media nazionale: in Italia nel 2013 l'occupazione è calata di 478.000 unità (-2,1%), e la riduzione rimane più forte nelle regioni meridionali (-4,6%, pari a -282.000 unità). Prosegue il calo dell'occupazione maschile (-2,6%, pari a -350 mila) e torna a ridursi quella femminile (-1,4%, pari a -128 mila). La discesa del numero degli occupati riguarda i 15-34enni e i 35-49enni (rispettivamente -482.000 unità e -235.000 unità), cui si contrappone la crescita degli occupati con almeno 50 anni (+239.000 unità).
Un calo trasversale, che interessa tutti i segmenti del mercato del lavoro: i dipendenti a tempo indeterminato (-190.000 unità, pari a -1,3%), i dipendenti a termine (-146.000, pari a -6,1%) e gli indipendenti (-143.000 unità, pari a -2,5%). Dati drammatici che nella Sesta Provincia e nella Bat meritano un'attenta riflessione, per porre in atto azioni di contrasto utili a frenare l'emorragia di disoccupati e in particolare la crescita di coloro che addirittura per sfiducia arrivano a rinunciare alla ricerca di un posto di lavoro. L'articolo 1 della Costituzione recita "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro", appunto, e non sulla ricerca del lavoro.
(Twitter: @GuerraLuca88)