Giuseppe Lagrasta
Giuseppe Lagrasta
Associazioni

Nasce ”Aleph Poiesis”, gruppo di poesia e narrazione

Comunicazione, condivisione e disseminazione

A Barletta, in questi giorni, è nato un gruppo di poetesse e di poeti che credono nella poesia come linguaggio intensivo, come strumento dialogico, come confronto e incontro di punti di vista riflessivi, condivisi e partecipati. Gli stessi componenti organizzeranno e parteciperanno a Laboratori di poesia e di narrazione fondati sui principi dello sviluppo della grammatica della fantasia e dell'immaginazione, dove il pensiero narrativo e il pensiero poetico si immergeranno nel gioco delle immagini e delle parole, delle emozioni, dei sentimenti e delle passioni, narrando il mondo scritto e il mondo non scritto, la vita scritta e vita non scritta.

Le poetesse e poeti che compongono il gruppo "Aleph Poiesis" sono i seguenti: Giuseppe Lagrasta, Carol Serafino, Rossella Laporta, Giancarlo Pennetti, Rosa Spera, Marco Cassatella, Maddalena Iodice, Gabriella Matera, Nunzia Binetti. Qui di seguito pubblichiamo il Manifesto per una poesia plurale 2025, coordinato dal prof. Giuseppe Lagrasta, Presidente del Comitato della Dante Alighieri di Barletta. Il gruppo "Aleph Poiesis potrà pubblicare i materiali sia poetici che narrativi e critici sulla Rivista di poesia e di narrazioni on line La Scrittura Meridiana, fondata nel 2007 dal prof. Giuseppe Lagrasta.

Le poetesse e i poeti, che costituiscono il gruppo "Aleph Poiesis", intendono coniugare la comunicazione della parola quotidiana con la risonanza della parola poetica inclusiva, plurale e solidale; parola quotidiana e parola poetica per offrire al linguaggio dei giorni, lo spirito di libertà per essere resilienti e democratici.

La parola poetica è democratica, la poesia è democrazia, la democrazia è la poesia interiore della vita umana. Poesia, democrazia, libertà per una visione e una interpretazione della complessità sociale e della comunanza umana.

Scrivere poesia in tempo di complessità vuol dire affrontare a viso aperto i frammenti di umanità perduti dalle identità umane, per riprendere, attraverso la cifra del mito, il viaggio con Ulisse e Penelope, Moby Dick e Bartleby lo scrivano, per incontrare e dialogare con Funes il memorioso e Palomar l'interiore, che con le loro ragioni, osservazioni, utopie e invenzioni, rendono determinante l'elogio della pazienza e dell'immaginazione, della fantasia e della razionalità.

"Aleph Poiesis", come luogo di partenza per un viaggio di ricerca e di scoperta sull'umano e sull'umanità, per combattere i non luoghi e per poter abitare la parola, in senso libero, per trasformarla, in parola poetica, parola energia, parola dialogo, parola armonia, parola bellezza, parola empatia, parola poesia.

Ridare nuova forza ed energia alla parola poetica, con gli strumenti dell'umana comunicazione, nel senso dell'uno ad uno, e della comunicazione gruppale, per instaurare un dialogo tra le anime che immaginano una futura bellezza, valorizzando la bellezza del presente, del corretto senso della parola che canta, incanta e racconta i segreti dell'interiorità.

Parola che riesce ad incarnare la gioia, il dolore, la sofferenza, le passioni, i sentimenti, parola che scruta la bellezza, la calma e il silenzio, la leggerezza e l'interiorità, per una teoria della visione della parola poetica incarnata alla narrazione.

Visione della parola poetica come costruzione e definizione di una mappa della scrittura poetica e della narrazione poetica, come strategia, come volizione, come appropriazione di un Alfabeto della vita nuova e della luce nuova, per svelare il segreto ultimo che si nasconde in un testo poeticoe narrativo.

Narrazione come poesia dell'esplorazione interiore e della comunicazione dialogica, della significazione dell'ascolto come momento di vita gruppale, per conoscere e riconoscersi attraverso un linguaggio della passione per la parola e della passione per i disegni interiori che abitano la musicalità della parola poetica.

La parola come immaginazione, come invenzione, come attraversamento, da un non luogo a un luogo dell'incontro, luogo del dialogoe dell'amicizia, al fine di esplorare e di risemantizzare una nuova visione del mondo. Il gruppo di poetesse e di poeti "Aleph Poiesis"desidera offrire sostanza alla parola dispersa, consumata, abusata, ferita e designificata. Dare nuovo segno alla parola, offrire un nuovo senso e significato alla parola smarrita, vuol dire approfondire la relazione tra linguaggio quotidiano e linguaggio sociale, tra linguaggio social e linguaggio demistificato.

Ritorniamo al senso vivo della parola democratica, la parola libera che libera, la parola poetica, che consente a chi scrive e a chi legge di interiorizzare, di risemantizzare, di esplorare e tirar fuori le impressioni, le emozioni, i sentimenti e le passioni legati alle immagini interiori. Educare all'immagine poetica per riscoprire il piacere di leggere e di scoprire le vene interiori dell'alfabeto della luce.

"L'Aleph", secondo J. L. Borges - è il luogo dove si trovano, senza confondersi, tutti i luoghi della terra, visto da tutti gli angoli." "Poiesis", azione che porta dal non essere all'essere; Poiesis, azione che richiede elaborazione di una immagine interiore, di una emozione, di un sentimento, di una rottura di senso, di un disagio, di una fragilità e che sarà trasformata dall'artista, in parola poetica, in risonanza emotiva, in risonanza linguistica, in assonanza e consonanza di spirito creativo.

A breve sarà comunicata la data del primo incontro con il pubblico.
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