Politica
Nardo Binetti: «La sede legale sia Barletta, manteniamo il buon senso»
Il coordinatore MIDA commenta gli esiti dell’ultimo Consiglio Provinciale. «Ventola e Riserbato hanno finalmente dato un segnale di buon senso»
Barletta - lunedì 17 maggio 2010
L'ultimo Consiglio Provinciale non ha prodotto esiti. Dalla votazione è emerso che 18 consiglieri si sono espressi in favore dell'assegnazione della sede legale ad Andria, ben 9 erano contrari e 3 degli aventi diritto al voto si sono astenuti. Tra gli astenuti rientrano finalmente anche il presidente della provincia Bat Francesco Ventola e il presidente del Consiglio provinciale, Riserbato. Un segnale importante dalle due figure più rappresentative della neonata provincia pugliese. Ne abbiamo parlato con Nardo Binetti, Coordinatore Mida (Movimento Indipendente per la Democrazia e l'Autonomia) per la sezione di Barletta. Binetti è stato raggiunto telefonicamente dopo un incontro al Viminale con il Ministero degli Interni, dove è stato ricevuto dai rappresentanti del governo.
Nardo, ancora una volta il Consiglio provinciale non ha prodotto esiti. I tempi si restringono e nella prossima votazione si abbasseranno le soglie per far passare il provvedimento inerente alla sede legale ed alla prefettura. Cosa ne pensa?
C'è da dire innanzitutto che l'assegnazione della prefettura a Barletta non è in discussione e il concetto ci è stato ribadito quest'oggi nell'incontro al Viminale. La legge ha previsto per cinque anni un commissario che ha studiato il territorio, assegnando la Prefettura e il comando provinciale della Guardia di Finanza a Barletta. Tali provvedimenti non sono assolutamente messi in dubbio. Limitiamoci dunque a discutere della sede legale. Durante l'ultimo Consiglio Provinciale ancora una volta non si è raggiunto il numero per far passare il provvedimento. L'ufficio di presidenza è indispensabile nello stesso comune dove è ubicata la prefettura. Ben 106 province in Italia hanno l'ufficio di presidenza e la prefettura nella stessa città. L'unica eccezione sarebbe la Bat e tale risvolto certamente non sarebbe positivo. Probabilmente stanno intervenendo fattori estranei alla legge e al buon senso. È esagerato premiare sindaci di città che hanno molti consiglieri proprio durante l'approvazione dello statuto, la Magna Charta della provincia.
Domenica a Barletta Ventola e Riserbato hanno ricevuto l'ennesima contestazione, seppur pacata nei toni. Siete ancora motivati a riportare la sede legale nella nostra amata città oppure ritiene che ormai non ci sia più molto da fare?
Oggi è stato dato un primo segnale di buon senso da parte dei presidenti. Tale segnale si auspicava già dal primo momento, ma ora siamo consapevoli che è stato recepito. Il comitato di lotta per Barletta provincia è stato ricevuto quest'oggi al Viminale e ci è stato confermato quanto chiedevamo: cerchiamo di salvaguardare l'affiancamento prefetto – presidente. Quanto noi chiediamo è la sede del presidente sia a Barletta. Il resto è bene che vada negli altri comuni perché Barletta è generosa. È bene ricordare, infine, che Andria e Trani sono salite su un treno in corsa che si chiama Barletta. È solo grazie alla spinta verso l'indipendenza di Barletta che Andria e Trani si trovano libere e autonome sganciandosi, con tutte le altre città dalla Capitanata e dalla provincia di Bari.
Nardo, ancora una volta il Consiglio provinciale non ha prodotto esiti. I tempi si restringono e nella prossima votazione si abbasseranno le soglie per far passare il provvedimento inerente alla sede legale ed alla prefettura. Cosa ne pensa?
C'è da dire innanzitutto che l'assegnazione della prefettura a Barletta non è in discussione e il concetto ci è stato ribadito quest'oggi nell'incontro al Viminale. La legge ha previsto per cinque anni un commissario che ha studiato il territorio, assegnando la Prefettura e il comando provinciale della Guardia di Finanza a Barletta. Tali provvedimenti non sono assolutamente messi in dubbio. Limitiamoci dunque a discutere della sede legale. Durante l'ultimo Consiglio Provinciale ancora una volta non si è raggiunto il numero per far passare il provvedimento. L'ufficio di presidenza è indispensabile nello stesso comune dove è ubicata la prefettura. Ben 106 province in Italia hanno l'ufficio di presidenza e la prefettura nella stessa città. L'unica eccezione sarebbe la Bat e tale risvolto certamente non sarebbe positivo. Probabilmente stanno intervenendo fattori estranei alla legge e al buon senso. È esagerato premiare sindaci di città che hanno molti consiglieri proprio durante l'approvazione dello statuto, la Magna Charta della provincia.
Domenica a Barletta Ventola e Riserbato hanno ricevuto l'ennesima contestazione, seppur pacata nei toni. Siete ancora motivati a riportare la sede legale nella nostra amata città oppure ritiene che ormai non ci sia più molto da fare?
Oggi è stato dato un primo segnale di buon senso da parte dei presidenti. Tale segnale si auspicava già dal primo momento, ma ora siamo consapevoli che è stato recepito. Il comitato di lotta per Barletta provincia è stato ricevuto quest'oggi al Viminale e ci è stato confermato quanto chiedevamo: cerchiamo di salvaguardare l'affiancamento prefetto – presidente. Quanto noi chiediamo è la sede del presidente sia a Barletta. Il resto è bene che vada negli altri comuni perché Barletta è generosa. È bene ricordare, infine, che Andria e Trani sono salite su un treno in corsa che si chiama Barletta. È solo grazie alla spinta verso l'indipendenza di Barletta che Andria e Trani si trovano libere e autonome sganciandosi, con tutte le altre città dalla Capitanata e dalla provincia di Bari.