
Attualità
Michele Cianci: «Perchè dedicare una via di Barletta a Sergio Ramelli e non alle vittime della violenza barlettana?»
La nota dell'avvocato e del presidente del comitato Operazione Aria Pulita Bat
Barletta - giovedì 8 maggio 2025
11.49
«Apprendiamo con sgomento e grande sconcerto che al punto 3 dell'ordine del giorno, relativo alla convocazione del consiglio comunale, per martedì 13 maggio prossimo venturo, vi è la intitolazione di una via cittadina alla memoria di Sergio Ramelli, ai più sconosciuto. Ci informiamo su chi sia e da una veloce ricerca su Wikipedia apprendiamo che "L'omicidio di Sergio Ramelli fu un crimine commesso a Milano nel 1975 durante gli anni di piombo. La vittima fu uno studente milanese di diciotto anni (nato il 6 luglio 1956) militante del Fronte della Gioventù, formazione politica giovanile del Movimento Sociale Italiano, aggredito il 13 marzo da alcuni militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia Operaia"». Così l'avvocato Michele Cianci
«Ora, ci chiediamo: questa è una provocazione per i cittadini barlettani? O cosa altro significa? Dedicare una via a Barletta ad un ragazzo ucciso per questioni politiche 50 anni, fa è opportuno? Bene, noi non lo crediamo proprio giacché riteniamo che sia giusto ed opportuno dedicare una via o una lapide alle vittime della violenza barlettana e ne abbiamo ben quattro in quattro anni, che possono finire nel dimenticatoio! Ad oggi, non vi è nemmeno un progetto per fermare nella nostra memoria questo periodo buio a Barletta, un periodo più buio degli anni di piombo! Invitiamo i nostri amministratori a pensare ai fatti di oggi e non a fatti politici così vecchi!».
«Ora, ci chiediamo: questa è una provocazione per i cittadini barlettani? O cosa altro significa? Dedicare una via a Barletta ad un ragazzo ucciso per questioni politiche 50 anni, fa è opportuno? Bene, noi non lo crediamo proprio giacché riteniamo che sia giusto ed opportuno dedicare una via o una lapide alle vittime della violenza barlettana e ne abbiamo ben quattro in quattro anni, che possono finire nel dimenticatoio! Ad oggi, non vi è nemmeno un progetto per fermare nella nostra memoria questo periodo buio a Barletta, un periodo più buio degli anni di piombo! Invitiamo i nostri amministratori a pensare ai fatti di oggi e non a fatti politici così vecchi!».