Cronaca
Michele Cianci minacciato con una pistola a Barletta, si stava recando in Bar.S.A.
Ancora ignoto il motivo del gesto e sconosciuta l'identità delle due persone in sella alla moto
Barletta - domenica 29 maggio 2022
14.11
Una pistola puntata contro, nessuna parola e poi più nulla. È la minaccia silente di cui l'avvocato Michele Cianci, amministratore unico di Bar.S.A., è stato vittima lo scorso mercoledì 25 maggio. Si stava recando a lavoro, nella sede dell'azienda municipalizzata (in via Callano), quando una motocicletta con a bordo due persone ha affiancato l'auto di Cianci.
Il passeggero del mezzo a due ruote impugnava una pistola che ha rivolto proprio nella direzione della vettura dell'avvocato che procedeva verso via Callano con i finestrini chiusi. La dinamica sarebbe durata pochi istanti durante i quali Michele Cianci avrebbe rallentato la marcia, mentre la moto avrebbe accelerato facendo perdere ogni traccia e rendendo impossibile l'identificazione delle due persone in sella, entrambi coperti da un casco integrale.
Nessuna parola, solo un gesto silente per indirizzare chissà quale messaggio all'amministratore unico di Bar.S.A. Sarà su questo che gli inquirenti dovranno fare luce dopo aver identificato le due persone coinvolte. Cianci ha riferito di non aver motivo per temere simili minacce. Gli unici episodi che gli vengono in mente riguardano la sua recente esposizione mediatica e sui social.
Quale giorno fa, infatti, l'avvocato è stato intervistato da "Striscia la notizia" in qualità di presidente del comitato "Operazione aria pulita" denunciando gli sversamenti abusivi nel canale H da lui definiti come «criminali». A distanza di qualche giorno, invece, sul suo profilo Facebook ha scritto un post dal titolo "Vinca il migliore, non il più lestofante" in cui denunciava la compravendita di voti: «Le elezioni comunali si avvicinano, sono tanti, troppi i rappresentanti dei candidati che sono stati contattati per raccogliere i voti a fine competizione. In maggioranza giovani. Questa attività viene retribuita con 50€».
Il passeggero del mezzo a due ruote impugnava una pistola che ha rivolto proprio nella direzione della vettura dell'avvocato che procedeva verso via Callano con i finestrini chiusi. La dinamica sarebbe durata pochi istanti durante i quali Michele Cianci avrebbe rallentato la marcia, mentre la moto avrebbe accelerato facendo perdere ogni traccia e rendendo impossibile l'identificazione delle due persone in sella, entrambi coperti da un casco integrale.
Nessuna parola, solo un gesto silente per indirizzare chissà quale messaggio all'amministratore unico di Bar.S.A. Sarà su questo che gli inquirenti dovranno fare luce dopo aver identificato le due persone coinvolte. Cianci ha riferito di non aver motivo per temere simili minacce. Gli unici episodi che gli vengono in mente riguardano la sua recente esposizione mediatica e sui social.
Quale giorno fa, infatti, l'avvocato è stato intervistato da "Striscia la notizia" in qualità di presidente del comitato "Operazione aria pulita" denunciando gli sversamenti abusivi nel canale H da lui definiti come «criminali». A distanza di qualche giorno, invece, sul suo profilo Facebook ha scritto un post dal titolo "Vinca il migliore, non il più lestofante" in cui denunciava la compravendita di voti: «Le elezioni comunali si avvicinano, sono tanti, troppi i rappresentanti dei candidati che sono stati contattati per raccogliere i voti a fine competizione. In maggioranza giovani. Questa attività viene retribuita con 50€».