Politica
Mele, Cefola, Memeo, Antonucci: «Il Presidente offende tutti i cittadini di Barletta»
«Emiliano la smetta, dopo scandali giudiziari che hanno reso la Puglia la regione più corrotta e indagata d’Italia»
Barletta - giovedì 15 settembre 2022
12.22 Comunicato Stampa
"Le parole pronunciate dal Presidente Emiliano a Barletta e sulla città di Barletta sono, ancora una volta, di una gravità istituzionale inaudita, se non addirittura sovversive". Così scrivono I Consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Stella Mele, Gennaro Cefola, Riccardo Memeo, Luigi Antonucci a commento delle dichiarazioni rese dal governatore.
"Tutti i cittadini barlettani, indistintamente, devono sentirsi colpiti e offesi da parole profondamente cariche di fango e totalmente prive di fondamento. Evidentemente quel sistema di potere che i barlettani, uniti e compatti, hanno avversato alle scorse elezioni comunali e mettendo il Pd ed Emiliano in minoranza, al Presidente della Regione procura ancora l'orticaria.
Un magistrato, poi, perché Emiliano è ancora un magistrato, anche se in aspettativa per svolgere la sua funzione politica, che afferma - senza alcun timore di essere smentito - che un avvocato è "uno degli avvocati principali delle organizzazioni mafiose della città" ed è dunque egli stesso un criminale – in quanto attualmente sottoposto ad indagini giudiziarie – non solo colpisce e diffama in maniera generalizzata l'intera categoria degli avvocati penalisti, ma disconosce l'art. 24 della Costituzione italiana che afferma il diritto di difesa come precetto e diritto inviolabile.
Dopo tutti gli innumerevoli scandali giudiziari avvenuti sotto la presidenza di Emiliano, sui quali il Presidente non ha pronunciato una sola parola e che hanno reso la Puglia la regione più corrotta e indagata d'Italia, dopo che lo stesso Emiliano ha instaurato un regime di potere e di campagna acquisti politica che nulla ha a che fare con la politica al servizio dei cittadini, l'unica cosa che Emiliano dovrebbe fare sarebbe quella di dimettersi da Presidente di regione, dalla politica e finanche dalla magistratura. Assistiamo invece quotidianamente a toni sprezzanti nei confronti degli avversari, denigratori e diffamatori della persona umana senza limiti e connotati da aggressività tale da far pensare che probabilmente il terreno politico sotto i piedi, non solo a Barletta, ma nell'intera Puglia, stia per lui franando inesorabilmente.
Quel centrodestra che il Presidente Emiliano definisce "insignificante", è vivo e vegeto e a Barletta ha vinto perché da anni combatte chi come lui ha dimostrato di non essere il Presidente di tutti i cittadini pugliesi, ma solo del suo notorio cerchio magico. «Ora - rimarca Stella Mele candidata al Senato per Fratelli d'Italia - i pugliesi avranno le idee più chiare su come votare il prossimo 25 settembre per evitare che non solo la Puglia, ma anche l'Italia possa finire nelle mani sbagliate».
Siamo più che mai convinti che la sicurezza e la legalità non siano certamente argomenti su cui il Presidente Michele Emiliano possa rilasciare patenti di correttezza etica e di moralità".
"Tutti i cittadini barlettani, indistintamente, devono sentirsi colpiti e offesi da parole profondamente cariche di fango e totalmente prive di fondamento. Evidentemente quel sistema di potere che i barlettani, uniti e compatti, hanno avversato alle scorse elezioni comunali e mettendo il Pd ed Emiliano in minoranza, al Presidente della Regione procura ancora l'orticaria.
Un magistrato, poi, perché Emiliano è ancora un magistrato, anche se in aspettativa per svolgere la sua funzione politica, che afferma - senza alcun timore di essere smentito - che un avvocato è "uno degli avvocati principali delle organizzazioni mafiose della città" ed è dunque egli stesso un criminale – in quanto attualmente sottoposto ad indagini giudiziarie – non solo colpisce e diffama in maniera generalizzata l'intera categoria degli avvocati penalisti, ma disconosce l'art. 24 della Costituzione italiana che afferma il diritto di difesa come precetto e diritto inviolabile.
Dopo tutti gli innumerevoli scandali giudiziari avvenuti sotto la presidenza di Emiliano, sui quali il Presidente non ha pronunciato una sola parola e che hanno reso la Puglia la regione più corrotta e indagata d'Italia, dopo che lo stesso Emiliano ha instaurato un regime di potere e di campagna acquisti politica che nulla ha a che fare con la politica al servizio dei cittadini, l'unica cosa che Emiliano dovrebbe fare sarebbe quella di dimettersi da Presidente di regione, dalla politica e finanche dalla magistratura. Assistiamo invece quotidianamente a toni sprezzanti nei confronti degli avversari, denigratori e diffamatori della persona umana senza limiti e connotati da aggressività tale da far pensare che probabilmente il terreno politico sotto i piedi, non solo a Barletta, ma nell'intera Puglia, stia per lui franando inesorabilmente.
Quel centrodestra che il Presidente Emiliano definisce "insignificante", è vivo e vegeto e a Barletta ha vinto perché da anni combatte chi come lui ha dimostrato di non essere il Presidente di tutti i cittadini pugliesi, ma solo del suo notorio cerchio magico. «Ora - rimarca Stella Mele candidata al Senato per Fratelli d'Italia - i pugliesi avranno le idee più chiare su come votare il prossimo 25 settembre per evitare che non solo la Puglia, ma anche l'Italia possa finire nelle mani sbagliate».
Siamo più che mai convinti che la sicurezza e la legalità non siano certamente argomenti su cui il Presidente Michele Emiliano possa rilasciare patenti di correttezza etica e di moralità".