Politica
«Manovra senza equità»: Cgil, Cisl e Uil provinciali in presidio a Barletta
Mobilitazione in piazza Real Monte di Pietà. «Non si può far cassa sui poveri»
Barletta - lunedì 12 dicembre 2011
Cgil, Cisl e Uil provinciali in presidio davanti alla Prefettura contro una "manovra senza equità". Mobilitazione delle tre sigle sindacali a Barletta, in piazza Real Monte di Pietà, a partire dalle ore 10.00 di lunedì 12 dicembre.
La manovra del Governo Monti tutto è meno che basata sul principio di equità e si abbatte, ancora una volta, sul ceto medio della popolazione: lavoratori, giovani, donne e pensionati. Prende di mira i più poveri e cioè quelli che hanno già pagato, e anche troppo, nelle altre quattro finanziarie di quest'anno. I sindacati hanno avanzato delle proposte nei giorni scorsi per rilanciare la crescita e lo sviluppo, idee rimaste purtroppo inascoltate.
E così, in occasione dello sciopero generale di tre ore indetto per lunedì prossimo da Cgil, Cisl e Uil a livello nazionale, i rappresentanti delle tre segreterie dei sindacati della provincia di Barletta – Andria – Trani si ritroveranno in un presidio a Barletta, in piazza Real Monte di Pietà. Appuntamento davanti alla Prefettura, a partire dalle ore 10.00 di lunedì 12 dicembre, per manifestare subito il dissenso per le misure adottate dal Governo e per chiedere all'esecutivo di fare immediatamente marcia indietro.
"Manifesteremo insieme davanti alla Prefettura – affermano i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Luigi Antonucci, Vincenzo Di Pace e Vincenzo Posa – perché la manovra economica del Governo tecnico colpisce, ancora una volta, i più deboli. A pagare, come sempre, sono i lavoratori che già devono ogni giorno fare i conti con il precariato e la cassa integrazione. Riteniamo che questi provvedimenti siano iniqui e che la mazzata sulle pensioni, con l'innalzamento dell'età ed il blocco della rivalutazione, sia inaccettabile. In questo scenario la condizione del Mezzogiorno, e della nostra provincia, non potrà che peggiorare. Così si impoverisce la gente e si ferma definitivamente l'economia. Siamo di fronte a una manovra in cui non compare affatto la parola patrimoniale, più volte annunciata, e che non tutela per niente i lavoratori. Pagano sempre i soliti noti, non si può far cassa sui più poveri. Noi sindacati vogliamo dichiarare la nostra contrarietà a questi provvedimenti immediatamente e per questo lunedì saremo uniti in piazza a Barletta. Invitiamo – concludono i tre segretari – lavoratori, giovani, donne e pensionati ad una grande partecipazione per il futuro del nostro territorio".
La manovra del Governo Monti tutto è meno che basata sul principio di equità e si abbatte, ancora una volta, sul ceto medio della popolazione: lavoratori, giovani, donne e pensionati. Prende di mira i più poveri e cioè quelli che hanno già pagato, e anche troppo, nelle altre quattro finanziarie di quest'anno. I sindacati hanno avanzato delle proposte nei giorni scorsi per rilanciare la crescita e lo sviluppo, idee rimaste purtroppo inascoltate.
E così, in occasione dello sciopero generale di tre ore indetto per lunedì prossimo da Cgil, Cisl e Uil a livello nazionale, i rappresentanti delle tre segreterie dei sindacati della provincia di Barletta – Andria – Trani si ritroveranno in un presidio a Barletta, in piazza Real Monte di Pietà. Appuntamento davanti alla Prefettura, a partire dalle ore 10.00 di lunedì 12 dicembre, per manifestare subito il dissenso per le misure adottate dal Governo e per chiedere all'esecutivo di fare immediatamente marcia indietro.
"Manifesteremo insieme davanti alla Prefettura – affermano i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Luigi Antonucci, Vincenzo Di Pace e Vincenzo Posa – perché la manovra economica del Governo tecnico colpisce, ancora una volta, i più deboli. A pagare, come sempre, sono i lavoratori che già devono ogni giorno fare i conti con il precariato e la cassa integrazione. Riteniamo che questi provvedimenti siano iniqui e che la mazzata sulle pensioni, con l'innalzamento dell'età ed il blocco della rivalutazione, sia inaccettabile. In questo scenario la condizione del Mezzogiorno, e della nostra provincia, non potrà che peggiorare. Così si impoverisce la gente e si ferma definitivamente l'economia. Siamo di fronte a una manovra in cui non compare affatto la parola patrimoniale, più volte annunciata, e che non tutela per niente i lavoratori. Pagano sempre i soliti noti, non si può far cassa sui più poveri. Noi sindacati vogliamo dichiarare la nostra contrarietà a questi provvedimenti immediatamente e per questo lunedì saremo uniti in piazza a Barletta. Invitiamo – concludono i tre segretari – lavoratori, giovani, donne e pensionati ad una grande partecipazione per il futuro del nostro territorio".