Territorio
Legambiente dice no al petrolio nelle Tremiti
Anche la sezione di Barletta si unisce alla campagna regionale. «Bisogna mettere la parola ‘fine’ alla deriva del petrolio voluta dal ministro Passera»
Barletta - domenica 7 ottobre 2012
In occasione della manifestazione organizzata dalle Rete di Associazioni contro le piattaforme petrolifere per la ricerca di idrocarburi a largo delle Isole Tremiti, che su è svolta ieri a Manfredonia, il circolo di Legambiente Barletta si unisce a Legambiente Puglia e alle altre associazioni regionali di WWF, GreenPeace, Comitato 'No petrolio, sì energie rinnovabili', l'A.B.A.P. il Parco Nazionale del Gargano per dire " no" al petrolio nelle Tremiti. "L'estrazione del petrolio- dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia ̶ è un progetto folle che ipoteca lo sviluppo futuro della nostra economia, fondata sull'uso sostenibile del mare, sul turismo e sulla pesca. La Puglia non può e non deve essere privata del suo bene più prezioso: il mare".
Proprio Legambiente, insieme alle altre associazioni ambientaliste, lo scorso giugno aveva fatto ricorso al Tar del Lazio contro il decreto con cui il ministero dell'Ambiente dava il via libera alle ispezioni in Adriatico, nei pressi delle acque che circondano le Tremiti. Questo ricorso lo scorso 3 ottobre è stato accolto in modo da annullare l'autorizzazione di compatibilità ambientale per l'estrazione di petrolio al largo delle coste. "Siamo soddisfatti per il pronunciamento del Tar del Lazio sulla ricerca di petrolio al largo delle Isole Tremiti ̶ dichiara Tarantini, ̶ ma ciò non basta a evitare il rischio di piattaforme petrolifere nei mari italiani. Il Governo punti a una strategia energetica nazionale che non rilanci le fonti fossili e proceda alla cancellazione dell'art. 35 del Decreto Sviluppo. Solo percorrendo questa via si può pensare di mettere la parola 'fine' alla deriva del petrolio voluta dal Ministro Passera".
"In un momento così delicato sarebbe opportuno - conclude Tarantini – costituire un unico comitato sotto un unico simbolo che racchiuda tutti i comitati presenti sul nostro territorio in modo da rappresentare una sola voce senza divisioni e campanilismi".
Proprio Legambiente, insieme alle altre associazioni ambientaliste, lo scorso giugno aveva fatto ricorso al Tar del Lazio contro il decreto con cui il ministero dell'Ambiente dava il via libera alle ispezioni in Adriatico, nei pressi delle acque che circondano le Tremiti. Questo ricorso lo scorso 3 ottobre è stato accolto in modo da annullare l'autorizzazione di compatibilità ambientale per l'estrazione di petrolio al largo delle coste. "Siamo soddisfatti per il pronunciamento del Tar del Lazio sulla ricerca di petrolio al largo delle Isole Tremiti ̶ dichiara Tarantini, ̶ ma ciò non basta a evitare il rischio di piattaforme petrolifere nei mari italiani. Il Governo punti a una strategia energetica nazionale che non rilanci le fonti fossili e proceda alla cancellazione dell'art. 35 del Decreto Sviluppo. Solo percorrendo questa via si può pensare di mettere la parola 'fine' alla deriva del petrolio voluta dal Ministro Passera".
"In un momento così delicato sarebbe opportuno - conclude Tarantini – costituire un unico comitato sotto un unico simbolo che racchiuda tutti i comitati presenti sul nostro territorio in modo da rappresentare una sola voce senza divisioni e campanilismi".