Scuola e Lavoro
Lavoratori della Timac di Barletta a colloquio con il sindaco
Un incontro sulle problematiche occupazioni in seguito alla revoca della facoltà d'uso
Barletta - giovedì 3 maggio 2018
Comunicato Stampa
Incontro a Palazzo di Città sulle problematiche determinate dalla mancata concessione da parte del Tribunale di Trani di una ulteriore proroga della facoltà d'uso dello stabilimento Timac Agro Italia di Barletta posto sotto sequestro preventivo già da due anni. In particolare, sono state affrontate le questioni occupazionali poste dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria, assistita dalle organizzazioni sindacali, al sindaco Pasquale Cascella, all'assessore Antonio Divincenzo, al dirigente Savino Filannino e alla funzionaria Michela Inversi.
Nel richiamare la costante attenzione alla ricerca di soluzioni alle questioni ambientali dell'area nell'interesse generale della città, il sindaco ha ribadito l'impegno dell'Amministrazione ad avviare, nel contesto del nuovo monitoraggio affidato dalla Regione al Comune, il procedimento sostitutivo di bonifica che avrebbe dovuto essere realizzato dall'azienda individuata come responsabile dell'inquinamento da due ordinanze della Provincia Bat. Per il sindaco non c'erano e non ci sono alternative alla responsabilità di contemperare la tutela ambientale con quella dell'occupazionale: "Riponiamo piena fiducia che dall'atto della magistratura, per quanto pesante - ha detto - possa finalmente scaturire più larga consapevolezza della necessità di un intervento di bonifica dell'area senza contrapporre la rifunzionalizzazione produttiva alle preoccupazioni per l'occupazione dei lavoratori che rischiano altrimenti di non poter utilizzare appropriati ammortizzatori sociali. L'auspicio è che, insieme al Comune, tutti i soggetti coinvolti assolvano alla propria parte per rimediare a ciò che si sarebbe potuto fare ma che, purtroppo, continua a ostacolare lo sviluppo sostenibile di un'area cruciale della città".
Nel richiamare la costante attenzione alla ricerca di soluzioni alle questioni ambientali dell'area nell'interesse generale della città, il sindaco ha ribadito l'impegno dell'Amministrazione ad avviare, nel contesto del nuovo monitoraggio affidato dalla Regione al Comune, il procedimento sostitutivo di bonifica che avrebbe dovuto essere realizzato dall'azienda individuata come responsabile dell'inquinamento da due ordinanze della Provincia Bat. Per il sindaco non c'erano e non ci sono alternative alla responsabilità di contemperare la tutela ambientale con quella dell'occupazionale: "Riponiamo piena fiducia che dall'atto della magistratura, per quanto pesante - ha detto - possa finalmente scaturire più larga consapevolezza della necessità di un intervento di bonifica dell'area senza contrapporre la rifunzionalizzazione produttiva alle preoccupazioni per l'occupazione dei lavoratori che rischiano altrimenti di non poter utilizzare appropriati ammortizzatori sociali. L'auspicio è che, insieme al Comune, tutti i soggetti coinvolti assolvano alla propria parte per rimediare a ciò che si sarebbe potuto fare ma che, purtroppo, continua a ostacolare lo sviluppo sostenibile di un'area cruciale della città".