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Laboratori di quartiere per costruire la Barletta del futuro

La proposta dell'architetto Cosimo Santoro

Nell'incubatore per l'innovazione e la creatività della ex distilleria di Barletta, si sono svolti lunedì 15 febbraio i primi laboratori di urbanistica partecipata per la definizione del Piano Urbanistico Generale di Barletta. La visione condivisa di futuro sarà il punto di partenza della terza tappa di "Tutta mia la Città", laboratorio "Scenario Workshop" che si svolgerà oggi, alle 15.30, sempre presso il "Future Center" di Barletta, in viale Marconi n. 39.

L'Associazione "Future Center Barletta – BAT", quale partner tecnico del Comune di Barletta insieme agli esperti di partecipazione del Patto NBO, ha partecipato alla organizzazione dei tavoli di discussione con diversi attori: dai soggetti istituzionali ai semplici cittadini, dalle associazioni datoriali e sindacali del partenariato economico sociale agli ordini professionali, dalle associazioni culturali a quelle del volontariato interessate ai temi proposti; tali tavoli hanno il compito di definire proposte sui futuri assetti urbanistici della Città, con lo scopo di offrire supporto ed indirizzo nella valutazione delle soluzioni più idonee che in sede tecnica e politica dovranno essere assunte con il nuovo Piano Urbanistico Generale di Barletta.

«Favorire e sperimentare processi partecipativi per la definizione delle scelte di governo della Città e delle sue trasformazioni rappresenta una condizione ormai ineludibile per ridare efficacia e credibilità ai processi di pianificazione del territorio e per conseguire risultati utili ad incrementare in particolare la qualità della vita ed il benessere socio – economico». scrive l'architetto Cosimo Santoro. «In generale si può affermare che l'adozione dei metodi di partecipazione tende a ricostruire un equilibrio tra attori più forti (portatori di interessi economici - produttivi) ed attori più deboli (portatori di interessi sociali - ambientali) o, come spesso si afferma, a garantire la presenza del terzo attore tra istituzioni e mercato (università e scuole, associazioni culturali e del terzo settore, cittadini ); in questo modo possono essere comprese e risolte conflittualità latenti tipiche di ogni processo di trasformazione. Dai lavori di gruppo dal basso nascono spesso contenuti progettuali interessanti che scaturiscono dalla memoria e dall'esperienza degli abitanti. La partecipazione, per essere consapevole e attiva, deve esser supportata da adeguati elementi conoscitivi e informativi sulla propria città, sulla sua storia, sui suoi caratteri ambientali, assunti nella accezione più ampia. Solo così l'urbanistica partecipata può essere correttamente compresa e condivisa dai cittadini. La partecipazione non è quindi solo un modo per decidere meglio, ma è parte di un percorso culturale, che parte proprio dalla conoscenza e dall'interpretazione condivisa dello stato delle cose e dei problemi da risolvere. Una conoscenza e quindi una informazione che non si improvvisano, ma vanno adeguatamente strutturate e integrate in un approccio multidisciplinare».

Questo approccio integrato e multidisciplinare, che punta a far interagire a collaborare insieme strutture che si occupano di cultura, coesione sociale, ambiente, urbanistica e di processi di partecipazione, è particolarmente complesso, ma essenziale per un approccio integrato per la soluzione dei problemi della città contemporanea (Sviluppo Urbano Sostenibile ed Integrato, Piani Strategici d'Area Vasta, Programmi Integrati per la Rigenerazione Urbana). Alla luce di queste riflessioni, il Presidente dell' Associazione Future Center Barletta – BAT Santoro, al fine di rendere il processo di governo del territorio maggiormente efficace e rispondente alle reali domande della Città, propone la creazione futura di più "Laboratori di Quartiere per l'Urbanistica Partecipata", prevedendo nella città di Barletta più ambiti di intervento ove sia avviata la redazione di Programmi Integrati di Rigenerazione Urbana. L'insieme dei "Progetti Pilota" dei Laboratori di Quartiere per l'Urbanistica Partecipata costruirà una prima Mappa della Città Pubblica per la redazione di un "Piano dei Servizi di Barletta" che partendo dai bisogni dei cittadini, promuova lo sviluppo di nuove produzioni innovative. (smart cities e quartieri ecosostenibili, blue and green economy, hub culturali ed industrie creative, turismo e benessere, poli tecnologici integrati su moda e sicurezza, alimentazione e salute).

A conclusione del processo partecipativo avviato «enti ed associazioni, politici e pubblici amministratori, sindacati ed operatori economici, scuole ed istituti di ricerca, tecnici e cittadini interessati che vorranno aderire ai Laboratori di Urbanistica Partecipata, organizzati dal Comune di Barletta, potranno infine riunirsi in forma assembleare presso l'incubatore "Future Center" per costituire gli "Stati Generali per Lo Sviluppo Sostenibile del Territorio" con il fine di attivare processi di co-progettazione dello sviluppo e di valorizzazione del patrimonio pubblico locale, per favorire l'animazione economica dei sistemi produttivi locali e la costruzione sociale dell'innovazione, nonché per accompagnare la nostra Città verso una nuova economia della conoscenza e dei servizi che assicuri nuove opportunità di crescita ed occupazione».
  • Piano Urbanistico Generale
  • Incubatore dell'innovazione e della creatività
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