Religioni
«La Vergine Maria esempio mirabile di concordia»
Le parole di don Vincenzo Misuriello per il mese mariano a Barletta
Barletta - domenica 8 maggio 2022
10.52
«Il tradizionale pellegrinaggio dei devoti e la traslazione dell'icona della B. V. Maria dello Sterpeto dal suo Santuario alla Basilica concattedrale di Santa Maria Maggiore, nella città di Barletta ha dato inizio al mese di maggio dedicato alla devozione mariana. Nell'enciclica "Mense Maio" del 29 aprile 1965 S. Paolo VI scriveva che è «il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l'omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia».
La città di Barletta dall'8 maggio 2009 si fregia del titolo "Civitas Mariae" proprio per la particolare devozione dei barlettani alla Vergine dello Sterpeto. Tanti cittadini si recano al Santuario durante tutto l'anno, ma folle numerose accorrono alle processioni e in Cattedrale per il mese di maggio e nei giorni della festa patronale a luglio. Sono sempre momenti molto attesi, ma quest'anno c'è stata molta più trepidazione per la ripresa della processione dopo due anni di pausa forzata per le restrizioni dovute alla pandemia da covid 19.
Ho assistito a tutti i momenti del pellegrinaggio dagli studi televisivi per commentare la diretta e in ogni inquadratura traspariva dagli sguardi della gente la gioia di rivivere l'evento, dalla celebrazione al Santuario a quella in piazza nei pressi del Castello, fino all'ingresso in Basilica. Non sono mancate le lacrime di commozione, ma certamente anche quelle di tristezza e dolore di quanti affidano alla Vergine anche la loro sofferenza.
Tutto è stato espressione di quel profondo legame dei barlettani con la loro Protettrice, un legame affettivo, un rapporto filiale espresso dai modi di fare e di dire del nostro popolo. Per molti la messa domenicale è un'occasione per "far visita" alla Vergine Madre nel suo Santuario e significative sono le espressioni del gergo comune a proposito delle processioni in onore della Madonna: "andiamo a prendere" o "andiamo ad accompagnare", come si fa per una persona cara.
Un tratto particolare della devozione dei barlettani nel mese di maggio è il riferimento all'Eucaristia celebrata quotidianamente per tutto il mese e preceduta dal sacramento della Riconciliazione. È un aspetto importante perché un'autentica devozione a Maria SS. ci porta sempre a Cristo. Affermava chiaramente S. Paolo VI nell'enciclica Mense Maio: «Maria è pur sempre strada che conduce a Cristo. Ogni incontro con lei non può non risolversi in un incontro con Cristo stesso». Una mattina dei primi giorni del mese sono stato in Basilica con altri sacerdoti a disposizione dei Penitenti e ho nuovamente ammirato la presenza numerosa dei devoti ad ogni celebrazione, il raccoglimento di tanti nella preghiera personale e la necessita di confessarsi. Proprio nell'ascolto delle confessioni ho sperimentato le difficoltà e le sofferenze di tanti e il bisogno di aiuto affidato alla Madonna. Si potrebbe obiettare che non sempre tanta devozione corrisponde ad un autentico vissuto di fede, ma ritengo che questo mese sia tempo propizio di catechesi e di annuncio per tanti che non ci sarebbero in altre occasioni.
La presenza dell'icona della Madonna dello Sterpeto in Santa Maria Maggiore diventa dunque un'occasione di confidenza di figli devoti verso la santa Madre; si presentano a Lei ringraziamenti e gioie, le si affidano difficoltà e dolori. Nel corso dei secoli proprio in circostanze difficili si è provveduto a traslare la Sacra Icona nella Concattedrale: avvenne durante il terremoto del 1731 a cui seguì la proclamazione a Protettrice della Città ed è avvenuto anche negli ultimi due anni nonostante il look down e le restrizioni a causa della pandemia. Quest'anno affidiamo all'intercessione della Vergine la preghiera per la pace e la fine della guerra in Ucraina.
Opportunamente si è dato per titolo al programma del mese "la Vergine Maria esempio mirabile di concordia". Non si può pensare alla pace mondiale trascurando le divisioni presenti in tante famiglie e la violenza dilagante anche tra i più giovani, come dimostrano le cronache recenti della nostra città. Come la prima comunità cristiana era riunita in concorde preghiera attorno alla Vergine Madre così uniamo anche noi all'unisono cuori e voci nel ripetere quotidianamente: «conserva nelle nostre famigli la fede, la tranquillità, la pace e l'amore».
Don Vincenzo Misuriello
La città di Barletta dall'8 maggio 2009 si fregia del titolo "Civitas Mariae" proprio per la particolare devozione dei barlettani alla Vergine dello Sterpeto. Tanti cittadini si recano al Santuario durante tutto l'anno, ma folle numerose accorrono alle processioni e in Cattedrale per il mese di maggio e nei giorni della festa patronale a luglio. Sono sempre momenti molto attesi, ma quest'anno c'è stata molta più trepidazione per la ripresa della processione dopo due anni di pausa forzata per le restrizioni dovute alla pandemia da covid 19.
Ho assistito a tutti i momenti del pellegrinaggio dagli studi televisivi per commentare la diretta e in ogni inquadratura traspariva dagli sguardi della gente la gioia di rivivere l'evento, dalla celebrazione al Santuario a quella in piazza nei pressi del Castello, fino all'ingresso in Basilica. Non sono mancate le lacrime di commozione, ma certamente anche quelle di tristezza e dolore di quanti affidano alla Vergine anche la loro sofferenza.
Tutto è stato espressione di quel profondo legame dei barlettani con la loro Protettrice, un legame affettivo, un rapporto filiale espresso dai modi di fare e di dire del nostro popolo. Per molti la messa domenicale è un'occasione per "far visita" alla Vergine Madre nel suo Santuario e significative sono le espressioni del gergo comune a proposito delle processioni in onore della Madonna: "andiamo a prendere" o "andiamo ad accompagnare", come si fa per una persona cara.
Un tratto particolare della devozione dei barlettani nel mese di maggio è il riferimento all'Eucaristia celebrata quotidianamente per tutto il mese e preceduta dal sacramento della Riconciliazione. È un aspetto importante perché un'autentica devozione a Maria SS. ci porta sempre a Cristo. Affermava chiaramente S. Paolo VI nell'enciclica Mense Maio: «Maria è pur sempre strada che conduce a Cristo. Ogni incontro con lei non può non risolversi in un incontro con Cristo stesso». Una mattina dei primi giorni del mese sono stato in Basilica con altri sacerdoti a disposizione dei Penitenti e ho nuovamente ammirato la presenza numerosa dei devoti ad ogni celebrazione, il raccoglimento di tanti nella preghiera personale e la necessita di confessarsi. Proprio nell'ascolto delle confessioni ho sperimentato le difficoltà e le sofferenze di tanti e il bisogno di aiuto affidato alla Madonna. Si potrebbe obiettare che non sempre tanta devozione corrisponde ad un autentico vissuto di fede, ma ritengo che questo mese sia tempo propizio di catechesi e di annuncio per tanti che non ci sarebbero in altre occasioni.
La presenza dell'icona della Madonna dello Sterpeto in Santa Maria Maggiore diventa dunque un'occasione di confidenza di figli devoti verso la santa Madre; si presentano a Lei ringraziamenti e gioie, le si affidano difficoltà e dolori. Nel corso dei secoli proprio in circostanze difficili si è provveduto a traslare la Sacra Icona nella Concattedrale: avvenne durante il terremoto del 1731 a cui seguì la proclamazione a Protettrice della Città ed è avvenuto anche negli ultimi due anni nonostante il look down e le restrizioni a causa della pandemia. Quest'anno affidiamo all'intercessione della Vergine la preghiera per la pace e la fine della guerra in Ucraina.
Opportunamente si è dato per titolo al programma del mese "la Vergine Maria esempio mirabile di concordia". Non si può pensare alla pace mondiale trascurando le divisioni presenti in tante famiglie e la violenza dilagante anche tra i più giovani, come dimostrano le cronache recenti della nostra città. Come la prima comunità cristiana era riunita in concorde preghiera attorno alla Vergine Madre così uniamo anche noi all'unisono cuori e voci nel ripetere quotidianamente: «conserva nelle nostre famigli la fede, la tranquillità, la pace e l'amore».
Don Vincenzo Misuriello