La città
«La TARI ha termine ultimo a marzo. Organizzato un servizio di assistenza»
Nota del dirigente economico Nigro
Barletta - sabato 1 novembre 2014
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"Caos TARI"? "L'invio tardivo degli avvisi di pagamento TARI"? "errore o tranello"? "Panico dei cittadini"? Interviene il dirigente comunale al Settore Finanze, Michelangelo Nigro par tentare di placare gli animi dei contribuenti barlettani e per rispondere alla nota dei consiglieri Calabrese e Mazzarisi.
«I termini utilizzati non mi stupiscono: un dirigente pubblico è soggetto a critiche; né voglio sminuire la questione sollevata dai consiglieri Mazzarisi e Calabrese sul tema della tassazione locale, con particolare riferimento alla "nuova" tassa sui rifiuti. È vero, ci sono disagi e incertezze tra i contribuenti di Barletta, così come sta accadendo nella gran parte dei Comuni italiani. È sufficiente una rapida ricognizione su internet per rendersi conto di quanti Comuni stiano affrontando il "caos TARI". Ma non vuole essere una giustificazione.
Veniamo ai punti sollevati.Mi permetto anzitutto di richiamare l'attenzione su un aspetto forse sottovalutato: i tempi di approvazione del bilancio e della relativa manovra fiscale. Era il 30 luglio 2014 quando la Giunta licenziava il provvedimento di bilancio 2014, con annessa la manovra fiscale, dopo una lunga discussione politica sulla migliore soluzione possibile in termini di perequazione. L'8 agosto tutta la documentazione ufficiale era a disposizione dei Consiglieri per l'approvazione in Consiglio nei dieci giorni successivi, così come previsto dal Regolamento di Contabilità. Vorrei ricordare i personali solleciti per un rapido esame del documento contabile, nel rispetto delle norme, tenendo conto per l'appunto, di tutte le scadenze in vista della predisposizione degli avvisi di pagamento della TARI. Si è ribadito in più occasioni che i tempi tecnici per l'elaborazione degli avvisi sarebbero stati di almeno 30 giorni. Il Consiglio Comunale ha approvato il Bilancio in data 9 settembre.Nei successivi 30 giorni sono stati predisposti gli avvisi ed è iniziata la loro distribuzione, nel rispetto della tabella di marcia prestabilita. Ma anche questa non vuole essere una giustificazione.
La TARI, come ormai noto a tutti, costituisce la nuova forma di tassazione sui servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La sua determinazione, che deve rispondere a precise norme nazionali, è basata, a differenza del passato, non più semplicemente dei metri quadri tassabili, ma sulla combinazione del numero dei componenti il nucleo familiare e i metri quadri. Appare evidente che nel suo primo anno di applicazione, così come sta accadendo per la TASI (il tributo sui servizi), vi possano essere errori fisiologici dovuti essenzialmente al rodaggio dell'incrocio di banche dati che via via si dovrà perfezionare: la situazione anagrafica, per fare un semplice esempio, è in continua evoluzione e i cambi di residenza incidono sulla determinazione precisa della tassa.
Sono stati stampati oltre 38 mila avvisi di pagamento e, ad oggi, si sono rivolti all'ufficio dei tributi circa un migliaio di utenti, di cui solo per 300 si è dovuto ristampare l'avviso, correggendo i dati con l'esatto calcolo (quindi, una percentuale contenuta). Il maggior afflusso di contribuenti è dovuto alla richiesta di informazioni sulle motivazioni dell'incremento e alla presentazione delle istanze di agevolazioni, la cui scadenza è stata fissata al 16 dicembre. Tocca chiarire, ciò che evidentemente non siamo riusciti a fare dall'inizio, che le norme nazionali inducono a legare la tassa al numero dei componenti e che tale presupposto ha determinato qualche aumento, in particolare per le famiglie con oltre 3 componenti mentre per il resto dei nuclei familiari (con 3 componenti o meno) ha comportato qualche riduzione. Ed è proprio in vista delle legittime richieste dei contribuenti, che è stato organizzato un servizio di assistenza dedicato a tutti coloro che naturalmente si sarebbero rivolti all'ufficio tributi.
Vorrei però tranquillizzare tutti i contribuenti sulla questione dei tardivi pagamenti. E' stata già comunicato pubblicamente che la scadenza formale della prima rata non è da considerarsi perentoria; potrebbe estendersi naturalmente alla fine dell'anno. In ogni caso, stando alle modalità di riscossione (avviso bonario) e all'insieme delle scadenze previste, solo in caso di mancato pagamento entro il 16 marzo 2015 si procederà con la notifica dell'avviso di accertamento e con la relativa applicazione di sanzioni e interessi così come previsto per legge.
In definitiva - conclude Nigro - mi preme rimarcare la tempestività e la regolarità con cui sono state organizzate le complesse procedure di formalizzazione della TARI, pur restando il disagio per gli incrementi ad alcune fasce di utenti dovuto, essenzialmente, alle modifiche normative che la TARI ha portato con se, confermando, altresì, la totale disponibilità degli uffici preposti ad assistere chiunque abbia necessità di chiarimenti. Così come ferma è l'impostazione dell'Amministrazione per una revisione della normativa nazionale che consenta ulteriori e adeguate misure locali di perequazione a sostegno della coesione sociale».
«I termini utilizzati non mi stupiscono: un dirigente pubblico è soggetto a critiche; né voglio sminuire la questione sollevata dai consiglieri Mazzarisi e Calabrese sul tema della tassazione locale, con particolare riferimento alla "nuova" tassa sui rifiuti. È vero, ci sono disagi e incertezze tra i contribuenti di Barletta, così come sta accadendo nella gran parte dei Comuni italiani. È sufficiente una rapida ricognizione su internet per rendersi conto di quanti Comuni stiano affrontando il "caos TARI". Ma non vuole essere una giustificazione.
Veniamo ai punti sollevati.Mi permetto anzitutto di richiamare l'attenzione su un aspetto forse sottovalutato: i tempi di approvazione del bilancio e della relativa manovra fiscale. Era il 30 luglio 2014 quando la Giunta licenziava il provvedimento di bilancio 2014, con annessa la manovra fiscale, dopo una lunga discussione politica sulla migliore soluzione possibile in termini di perequazione. L'8 agosto tutta la documentazione ufficiale era a disposizione dei Consiglieri per l'approvazione in Consiglio nei dieci giorni successivi, così come previsto dal Regolamento di Contabilità. Vorrei ricordare i personali solleciti per un rapido esame del documento contabile, nel rispetto delle norme, tenendo conto per l'appunto, di tutte le scadenze in vista della predisposizione degli avvisi di pagamento della TARI. Si è ribadito in più occasioni che i tempi tecnici per l'elaborazione degli avvisi sarebbero stati di almeno 30 giorni. Il Consiglio Comunale ha approvato il Bilancio in data 9 settembre.Nei successivi 30 giorni sono stati predisposti gli avvisi ed è iniziata la loro distribuzione, nel rispetto della tabella di marcia prestabilita. Ma anche questa non vuole essere una giustificazione.
La TARI, come ormai noto a tutti, costituisce la nuova forma di tassazione sui servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La sua determinazione, che deve rispondere a precise norme nazionali, è basata, a differenza del passato, non più semplicemente dei metri quadri tassabili, ma sulla combinazione del numero dei componenti il nucleo familiare e i metri quadri. Appare evidente che nel suo primo anno di applicazione, così come sta accadendo per la TASI (il tributo sui servizi), vi possano essere errori fisiologici dovuti essenzialmente al rodaggio dell'incrocio di banche dati che via via si dovrà perfezionare: la situazione anagrafica, per fare un semplice esempio, è in continua evoluzione e i cambi di residenza incidono sulla determinazione precisa della tassa.
Sono stati stampati oltre 38 mila avvisi di pagamento e, ad oggi, si sono rivolti all'ufficio dei tributi circa un migliaio di utenti, di cui solo per 300 si è dovuto ristampare l'avviso, correggendo i dati con l'esatto calcolo (quindi, una percentuale contenuta). Il maggior afflusso di contribuenti è dovuto alla richiesta di informazioni sulle motivazioni dell'incremento e alla presentazione delle istanze di agevolazioni, la cui scadenza è stata fissata al 16 dicembre. Tocca chiarire, ciò che evidentemente non siamo riusciti a fare dall'inizio, che le norme nazionali inducono a legare la tassa al numero dei componenti e che tale presupposto ha determinato qualche aumento, in particolare per le famiglie con oltre 3 componenti mentre per il resto dei nuclei familiari (con 3 componenti o meno) ha comportato qualche riduzione. Ed è proprio in vista delle legittime richieste dei contribuenti, che è stato organizzato un servizio di assistenza dedicato a tutti coloro che naturalmente si sarebbero rivolti all'ufficio tributi.
Vorrei però tranquillizzare tutti i contribuenti sulla questione dei tardivi pagamenti. E' stata già comunicato pubblicamente che la scadenza formale della prima rata non è da considerarsi perentoria; potrebbe estendersi naturalmente alla fine dell'anno. In ogni caso, stando alle modalità di riscossione (avviso bonario) e all'insieme delle scadenze previste, solo in caso di mancato pagamento entro il 16 marzo 2015 si procederà con la notifica dell'avviso di accertamento e con la relativa applicazione di sanzioni e interessi così come previsto per legge.
In definitiva - conclude Nigro - mi preme rimarcare la tempestività e la regolarità con cui sono state organizzate le complesse procedure di formalizzazione della TARI, pur restando il disagio per gli incrementi ad alcune fasce di utenti dovuto, essenzialmente, alle modifiche normative che la TARI ha portato con se, confermando, altresì, la totale disponibilità degli uffici preposti ad assistere chiunque abbia necessità di chiarimenti. Così come ferma è l'impostazione dell'Amministrazione per una revisione della normativa nazionale che consenta ulteriori e adeguate misure locali di perequazione a sostegno della coesione sociale».