Politica
La “sinistra”concezione della Formazione dell’Amministrazione Maffei
Azioni pseudo-formative a tutto campo tra approssimazione e preoccupante generosità. Ancora i soliti pessimi esempi di utilizzo delle risorse pubbliche
Barletta - martedì 31 gennaio 2012
11.19
In Politica, soprattutto tra gli addetti ai lavori più "sensibili", per rappresentare una certa attenzione verso le aree che generano consenso elettorale, in genere si usa dire: "bisogna dare delle risposte". Ma anche su questo, in linea generale, si potrebbe essere d'accordo a condizione che le tante "risposte" nel loro insieme abbiano un senso di organica funzionalità, rispondano al bene comune e siano economicamente sostenibili. Insomma, per usare ancora il gergo della politica, il tutto deve poter dare quantomeno l'idea che si tratti del cosiddetto "progetto politico amministrativo". In queste brevissime note parleremo di "risposte politiche" date dall'Amministrazione Comunale nel campo della "formazione", questa volta in favore dei giovani. Nello specifico, tuttavia, si rende necessaria una precisazione di merito, a mio parere, non trascurabile: la Formazione non è certamente materia propria degli Enti Locali, non è come si usa dire il "core business" di un Comune e quindi non rientra affatto tra le funzioni essenziali, a maggior ragione quando le risorse scarseggiano e ancor più quando, nonostante la grave crisi che investe l'intero tessuto socio-economico, taluni Sindaci (compreso il Sindaco Maffei) non trovano di meglio che aumentare la tassazione.
Cio' premesso è inevitabile che a fronte di talune sollecitazioni la politica si misuri con certe tematiche, auspicando che il confronto si sviluppi con un approccio culturale e politico più aperto. Cosa che non si è vista nel caso del "reddito di formazione" che sembrato quasi un "atto dovuto". Sulla questione appaiono oggettivamente condivisibili diverse considerazioni rappresentate su questo giornale, con grande coraggio e senso critico, cui hanno fatto seguito reazioni piuttosto radicali, in alcuni casi con toni sprezzanti non certo esemplari sul piano del confronto civile e democratico. Una misura, è bene ricordarlo, che per i 3 anni previsti impegnerebbe risorse dei contribuenti barlettani per 630.000 (seicentotrentamila) euro. Personalmente, pur condividendo la "traiettoria politica" del provvedimento, ritengo che quando si impegnano risorse pubbliche bisognerebbe darsi obiettivi più "tangibili". Ci sono molti modi per fare cose o per dirsi di "sinistra", magari superando certi schemi e rompendo qualche tabù. L'efficacia, l'efficienza, la misurabilità delle scelte amministrative, il merito o il concreto raggiungimento degli obiettivi formativi non possono ritenersi aspetti secondari da cui prendere le distanze in nome di posizioni "ideologiche" che talvolta rischiano di apparire (e forse di esserlo davvero) populistiche.
Sul piano culturale, lo dico con grande rispetto, si ha la sensazione di un provvedimento che ha il sapore del "bonus" o del "sussidio", quasi un arroccamento nostalgico un po' quello che è successo con il sessantottesco "6 politico". Un provvedimento che sembra poco orientato verso criteri e modelli più attuali come peraltro ha già fatto, sia pur con qualche limite, la stessa Regione Puglia con il bando "ritorno al futuro". Ma il tema della Formazione sembra essere in questa fase una delle priorità della politica cittadina. Così l'Amministrazione Comunale dando prova di una generosità che travalica i confini cittadini con altra Delibera di Giunta (297 del 29.12.2011) approva la proposta dell'Associazione Santa Elisabetta Srl di Gragnano (NA) che, in collaborazione con l'Associazione EUREKA GROUP Srl (NA), realizzerebbe 2 corsi per "animatori turistici". Costo dell'operazione € 10.000 da finanziarsi a carico del "redigendo Bilancio 2012". Una Formazione in favore di Società private con fondi del Comune! Non c'è che dire: gli obiettivi spaziano dalla "noiosa" formazione scolastica a quella ben più leggera del divertimento estivo, forse Alberghi, Stabilimenti o Villaggi Turistici, spesso luoghi di lavoro irregolare e di sfruttamento. Una scelta quantomeno bizzarra e per molti aspetti beffarda se si considera tra l'altro che mentre le Associazioni locali stentano a ricevere le giuste attenzioni dall'Amministrazione gli "amici napoletani" vedono accolte le proprie proposte nel giro di pochissimi giorni. Deve essere proprio vero quel detto barlettano che si richiama a "San Ruggiero" notoriamente amico dai forestieri, ancor più quando si tratta di una "forestiera" e per giunta "santa"!
Evidentemente, anche sul territorio nazionale, deve essersi sparsa la voce per cui il ricco Comune di Barletta, sensibile ai temi della Formazione (alta o bassa che sia) è pronto a finanziare tutto. Che dire di altre recentissime micro-azioni formative (Ambiente – Ofanto, ecc.) con le quali addirittura il Comune ha finanziato la formazione nei luoghi propri della formazione, cioè gli Istituti Scolastici alle prese con notevoli sforzi di fantasia per dare sfogo all'utilizzo dei Fondi Europei (PON). Ma questa è già un'altra storia. In tanti comprenderanno bene quali e quanti spunti di discussione offrono questi semplici argomenti. E comunque sarebbe politicamente auspicabile che quando certi Partiti di sinistra fanno "marketing" per la propria parte, enfatizzando talune "risposte politiche" spieghino anche il senso e la coerenza complessiva delle azioni di cui rivendicano la paternità (quasi esclusiva) in relazione ad altri atti deliberativi, di ben altro tenore, cui viene dato il proprio assenso politico. Vi è un salutare bisogno di chiarezza politica. Una coalizione dovrebbe rappresentarsi attraverso una sintesi politica ed un'azione amministrativa possibilmente uniforme e coerente. Andrebbe spiegata l'intera strategia (se c'è) sul fronte della Formazione comprese le possibili/mancate sinergie con Regione e Provincia. Forse i cittadini (giovani e non) capirebbero meglio la differenza tra le Politiche Formative degne di questo nome, tanto da rappresentare valori di sinistra, e la "sinistra" idea che l'Amministrazione Maffei dimostra di avere anche su questi argomenti, come alcune delibere lasciano intendere.
Detto in musica, sono sempre di più coloro che vorrebbero sapere qual è lo "spartito", non tanto quello ben noto dei "singoli suonatori" ma soprattutto quello dell'intera l'orchestra (se esiste).
Cio' premesso è inevitabile che a fronte di talune sollecitazioni la politica si misuri con certe tematiche, auspicando che il confronto si sviluppi con un approccio culturale e politico più aperto. Cosa che non si è vista nel caso del "reddito di formazione" che sembrato quasi un "atto dovuto". Sulla questione appaiono oggettivamente condivisibili diverse considerazioni rappresentate su questo giornale, con grande coraggio e senso critico, cui hanno fatto seguito reazioni piuttosto radicali, in alcuni casi con toni sprezzanti non certo esemplari sul piano del confronto civile e democratico. Una misura, è bene ricordarlo, che per i 3 anni previsti impegnerebbe risorse dei contribuenti barlettani per 630.000 (seicentotrentamila) euro. Personalmente, pur condividendo la "traiettoria politica" del provvedimento, ritengo che quando si impegnano risorse pubbliche bisognerebbe darsi obiettivi più "tangibili". Ci sono molti modi per fare cose o per dirsi di "sinistra", magari superando certi schemi e rompendo qualche tabù. L'efficacia, l'efficienza, la misurabilità delle scelte amministrative, il merito o il concreto raggiungimento degli obiettivi formativi non possono ritenersi aspetti secondari da cui prendere le distanze in nome di posizioni "ideologiche" che talvolta rischiano di apparire (e forse di esserlo davvero) populistiche.
Sul piano culturale, lo dico con grande rispetto, si ha la sensazione di un provvedimento che ha il sapore del "bonus" o del "sussidio", quasi un arroccamento nostalgico un po' quello che è successo con il sessantottesco "6 politico". Un provvedimento che sembra poco orientato verso criteri e modelli più attuali come peraltro ha già fatto, sia pur con qualche limite, la stessa Regione Puglia con il bando "ritorno al futuro". Ma il tema della Formazione sembra essere in questa fase una delle priorità della politica cittadina. Così l'Amministrazione Comunale dando prova di una generosità che travalica i confini cittadini con altra Delibera di Giunta (297 del 29.12.2011) approva la proposta dell'Associazione Santa Elisabetta Srl di Gragnano (NA) che, in collaborazione con l'Associazione EUREKA GROUP Srl (NA), realizzerebbe 2 corsi per "animatori turistici". Costo dell'operazione € 10.000 da finanziarsi a carico del "redigendo Bilancio 2012". Una Formazione in favore di Società private con fondi del Comune! Non c'è che dire: gli obiettivi spaziano dalla "noiosa" formazione scolastica a quella ben più leggera del divertimento estivo, forse Alberghi, Stabilimenti o Villaggi Turistici, spesso luoghi di lavoro irregolare e di sfruttamento. Una scelta quantomeno bizzarra e per molti aspetti beffarda se si considera tra l'altro che mentre le Associazioni locali stentano a ricevere le giuste attenzioni dall'Amministrazione gli "amici napoletani" vedono accolte le proprie proposte nel giro di pochissimi giorni. Deve essere proprio vero quel detto barlettano che si richiama a "San Ruggiero" notoriamente amico dai forestieri, ancor più quando si tratta di una "forestiera" e per giunta "santa"!
Evidentemente, anche sul territorio nazionale, deve essersi sparsa la voce per cui il ricco Comune di Barletta, sensibile ai temi della Formazione (alta o bassa che sia) è pronto a finanziare tutto. Che dire di altre recentissime micro-azioni formative (Ambiente – Ofanto, ecc.) con le quali addirittura il Comune ha finanziato la formazione nei luoghi propri della formazione, cioè gli Istituti Scolastici alle prese con notevoli sforzi di fantasia per dare sfogo all'utilizzo dei Fondi Europei (PON). Ma questa è già un'altra storia. In tanti comprenderanno bene quali e quanti spunti di discussione offrono questi semplici argomenti. E comunque sarebbe politicamente auspicabile che quando certi Partiti di sinistra fanno "marketing" per la propria parte, enfatizzando talune "risposte politiche" spieghino anche il senso e la coerenza complessiva delle azioni di cui rivendicano la paternità (quasi esclusiva) in relazione ad altri atti deliberativi, di ben altro tenore, cui viene dato il proprio assenso politico. Vi è un salutare bisogno di chiarezza politica. Una coalizione dovrebbe rappresentarsi attraverso una sintesi politica ed un'azione amministrativa possibilmente uniforme e coerente. Andrebbe spiegata l'intera strategia (se c'è) sul fronte della Formazione comprese le possibili/mancate sinergie con Regione e Provincia. Forse i cittadini (giovani e non) capirebbero meglio la differenza tra le Politiche Formative degne di questo nome, tanto da rappresentare valori di sinistra, e la "sinistra" idea che l'Amministrazione Maffei dimostra di avere anche su questi argomenti, come alcune delibere lasciano intendere.
Detto in musica, sono sempre di più coloro che vorrebbero sapere qual è lo "spartito", non tanto quello ben noto dei "singoli suonatori" ma soprattutto quello dell'intera l'orchestra (se esiste).