Istituzionale
La scomparsa di Manrico Gammarota. Il cordoglio del sindaco Cascella
"L'uomo dalle forti passioni che amava il teatro"
Barletta - mercoledì 11 febbraio 2015
10.17
"Ci viene a mancare tanto con Manrico Gammarota - così interviene il sindaco Pasquale Cascella, esprimendo il suo cordoglio per la scomparsa dell'attore barlettano - Annunciandone la scomparsa, Alessandro Gasmann ha parlato dell'amico troppo fragile per affrontare l'avventura della vita. Eppure, Barletta ha conosciuto l'uomo dalle forti passioni, che amava il teatro, teneva a coltivare le sue radici e tendeva la mano alle nuove generazioni. Aveva voluto l'incarico di dirigere la stagione di prosa del Teatro Curci e lo aveva avuto perché le sue idee incontravano naturalmente le attese di un pubblico ricercato, attento sia alla tradizione sia all'innovazione, e la vocazione culturale della città.
Nel vederlo alla prova abbiamo scoperto qualcosa di più dell'uomo di spettacolo, attore, autore e regista: abbiamo conosciuto la sua sensibilità sociale di fronte ai grandi e piccoli problemi della gestione quotidiana della vita. Ma nella vita c'è sempre una prova in più. Presentando a Barletta il suo film "Razzabastarda" aveva spiegato che nel monitorare quelle immagini crude e contrastate aveva seguite le viscere e l'emozione. Quasi una profezia. Si sa, le viscere sottraggono la ragione. Ma l'emozione coinvolge. E continua. Ciao Manrico. Te lo diremo in teatro con l'applauso che meriti".
Nel vederlo alla prova abbiamo scoperto qualcosa di più dell'uomo di spettacolo, attore, autore e regista: abbiamo conosciuto la sua sensibilità sociale di fronte ai grandi e piccoli problemi della gestione quotidiana della vita. Ma nella vita c'è sempre una prova in più. Presentando a Barletta il suo film "Razzabastarda" aveva spiegato che nel monitorare quelle immagini crude e contrastate aveva seguite le viscere e l'emozione. Quasi una profezia. Si sa, le viscere sottraggono la ragione. Ma l'emozione coinvolge. E continua. Ciao Manrico. Te lo diremo in teatro con l'applauso che meriti".