Territorio
La salute dell'ambiente di Barletta passa dal biomonitoraggio delle unghie
Firmato il protocollo d'intesa: soddisfatto il Forum Salute e Ambiente
Barletta - mercoledì 22 maggio 2019
Comunicato Stampa
«Ci sono voluti 5 anni di impegno, lotta e passione. Ci sono voluti anni di manifestazioni, sit-in, incontri pubblici e decine di comunicati stampa per riuscire a ottenere finalmente un monitoraggio sui bambini, la fascia di popolazione più vulnerabile e sensibile ai danni causati dall'inquinamento. Lo scorso 16 maggio è stato infatti firmato un protocollo tra i movimenti e le istituzioni per avviare a Barletta un biomonitoraggio sulle unghie dei bambini in età pediatrica e rilevare la presenza di metalli pesanti». È quanto comunicano Sabrina Salerno e Sandra Parente del Forum Salute e Ambiente - Barletta.
«Un risultato importante e storico per la città di Barletta che incomincia a verificare le conseguenze legate all'esposizione a differenti fonti di inquinamento e a comprendere gli effetti della crisi ambientale in cui da anni siamo immersi. Noi del Forum Salute Ambiente abbiamo voluto e ottenuto con forza questo risultato ed è per questo che prima di tutto vogliamo ringraziare i 1164 cittadini che nel 2015 hanno sottoscritto la nostra proposta di delibera di iniziativa popolare per il Consiglio comunale "Monitoraggio ambientale delle aziende insalubri" che per la prima volta inseriva nell'agenda politica cittadina la necessità di eseguire, oltre ai monitoraggi su suolo, acqua e aria, biomonitoraggi su campioni umani, animali e vegetali. Insieme ai nostri concittadini abbiamo esercitato per la prima volta nella Città della Disfida un'iniziativa dal basso degli atti di competenza del Consiglio comunale, reale forma di democrazia partecipativa e deliberativa. Per comprendere l'importanza di questo traguardo basti pensare che solo fino a pochi anni fa la classe politica cittadina negava l'esistenza di criticità ambientali nel nostro territorio e non faceva assolutamente nulla per cercare di invertire la rotta di questo scempio. È chiaro che questo protocollo non risolve tutte le problematiche ambientali che gravano sulla nostra città, ma permetterà di tracciare un quadro più definito dei rischi ai quali è esposta la popolazione locale a causa, in particolare, delle politiche industriali degli ultimi anni. Oggi, se ci è permesso, è il momento di una certa soddisfazione e dei ringraziamenti a chi ci ha sostenuto e ha dato forma e sostanza alla nostra proposta, come l'ordine dei Medici e dei Pediatri della BAT, della ASL BT e dei dirigenti e docenti delle scuole elementari Musti-Dimiccoli, Pietro Paolo Mennea, Modugno e Girondi. Un ringraziamento speciale lo dedichiamo al Dott. Agostino Di Ciaula (responsabile scientifico del progetto a Barletta) e a tutta l'ISDE (medici per l'ambiente) nazionale e internazionale che in tutti questi anni è stata al nostro fianco nel chiedere giustizia sociale e ambientale. Con la loro professionalità, responsabilità e passione sono per noi motivanti ed entusiasmanti esempi da seguire e sostenere. Nelle prossime settimane vigileremo affinché questo protocollo sia realizzato con rigore scientifico e coinvolga quanti più soggetti possibili.
Tutti sanno che siamo un movimento che non delega e non lascia nelle mani delle istituzioni le istanze e i bisogni che provengono dalla società. Quella appena iniziata è un'ulteriore tappa del nostro impegno a favore non soltanto di ambiente e salute ma anche e soprattutto a favore di una comunità locale e mondiale che, unita in questa lotta comune, sostenga la giustizia per il benessere e il buon vivere di tutti, nessuno escluso, in armonia con Madre Terra che ci ospita.
«Un risultato importante e storico per la città di Barletta che incomincia a verificare le conseguenze legate all'esposizione a differenti fonti di inquinamento e a comprendere gli effetti della crisi ambientale in cui da anni siamo immersi. Noi del Forum Salute Ambiente abbiamo voluto e ottenuto con forza questo risultato ed è per questo che prima di tutto vogliamo ringraziare i 1164 cittadini che nel 2015 hanno sottoscritto la nostra proposta di delibera di iniziativa popolare per il Consiglio comunale "Monitoraggio ambientale delle aziende insalubri" che per la prima volta inseriva nell'agenda politica cittadina la necessità di eseguire, oltre ai monitoraggi su suolo, acqua e aria, biomonitoraggi su campioni umani, animali e vegetali. Insieme ai nostri concittadini abbiamo esercitato per la prima volta nella Città della Disfida un'iniziativa dal basso degli atti di competenza del Consiglio comunale, reale forma di democrazia partecipativa e deliberativa. Per comprendere l'importanza di questo traguardo basti pensare che solo fino a pochi anni fa la classe politica cittadina negava l'esistenza di criticità ambientali nel nostro territorio e non faceva assolutamente nulla per cercare di invertire la rotta di questo scempio. È chiaro che questo protocollo non risolve tutte le problematiche ambientali che gravano sulla nostra città, ma permetterà di tracciare un quadro più definito dei rischi ai quali è esposta la popolazione locale a causa, in particolare, delle politiche industriali degli ultimi anni. Oggi, se ci è permesso, è il momento di una certa soddisfazione e dei ringraziamenti a chi ci ha sostenuto e ha dato forma e sostanza alla nostra proposta, come l'ordine dei Medici e dei Pediatri della BAT, della ASL BT e dei dirigenti e docenti delle scuole elementari Musti-Dimiccoli, Pietro Paolo Mennea, Modugno e Girondi. Un ringraziamento speciale lo dedichiamo al Dott. Agostino Di Ciaula (responsabile scientifico del progetto a Barletta) e a tutta l'ISDE (medici per l'ambiente) nazionale e internazionale che in tutti questi anni è stata al nostro fianco nel chiedere giustizia sociale e ambientale. Con la loro professionalità, responsabilità e passione sono per noi motivanti ed entusiasmanti esempi da seguire e sostenere. Nelle prossime settimane vigileremo affinché questo protocollo sia realizzato con rigore scientifico e coinvolga quanti più soggetti possibili.
Tutti sanno che siamo un movimento che non delega e non lascia nelle mani delle istituzioni le istanze e i bisogni che provengono dalla società. Quella appena iniziata è un'ulteriore tappa del nostro impegno a favore non soltanto di ambiente e salute ma anche e soprattutto a favore di una comunità locale e mondiale che, unita in questa lotta comune, sostenga la giustizia per il benessere e il buon vivere di tutti, nessuno escluso, in armonia con Madre Terra che ci ospita.