Politica
La risposta del web all’elezione di Pasquale Cascella
Subito on line i primi commenti sul voto e gli auguri di Giovanni Alfarano. Gruppi aperti di Facebook riportano le prime impressioni dei cittadini
Barletta - mercoledì 12 giugno 2013
Alla luce del risultato elettorale di questa seconda tornata di ballottaggio delle comunali nella città di Barletta impazzano i commenti, le chiacchere tra cittadini, nel momento in cui l'agorà di questa nostra polis diventa importante luogo di riflessione e comunione, ma principalmente appartenenti alle new generations e non si esprimono tramite il web, mezzo ormai trasversale, potentissimo e incontrastato, protagonista assoluto e talvolta anche scomodo delle campagne elettorali di queste ultime elezioni, occhio onniveggente e intransigente che sorvola gli avvenimenti cittadini. Gruppi aperti di protesta o di semplice condivisione trasmettono costantemente e in diretta le piccanti e non sempre amorevoli parole dei barlettani, così volente o nolente il cittadino dei social network posa l'occhio su commenti, post e link di rimando che si trasmettono in velocità da un account all'altro.
A pochissime minuti dall'effettiva elezione del nuovo sindaco della città Pasquale Cascella, numerosissimi i post di commento, alcuni lamentano l'astensionismo che ha regnato incontrastato la scena della seconda tornata elettorale con 38.454 votanti su una popolazione di oltre 94.322 anime, da un post di Michele "Due cittadini su tre si sono astenuti e hanno permesso che altri scegliessero per loro".
Altri tentano di stemperare gli animi infuocati dei social network, in un post dal gruppo aperto "Cosa non va a Barletta" Antonio scrive "A Barletta siamo noi che non andiamo! La "battaglia" elettorale è finita da poco e nessuno è propositivo, tutti criticano il voto altrui, molti denunciano SU INTERNET voti comprati... Il momento per denunciare illeciti è passato, ora si pensi al futuro... Ok la squadra (la giunta) è simile a quella precedente, ma l'allenatore è cambiato... Cerchiamo di avere fiducia, non lamentiamoci sempre...".
Altri si dilettano in pubbliche e moraleggianti riflessioni storico politiche infatti Christian scrive "Leggo di persone deluse per l'ennesima vittoria della "sinistra" a livello locale, c'è gente che auspica un cambiamento, c'è gente che pensa che il cambiamento possa venire dall'alto, ma le cose non cambieranno finche' continuerete a pensare che in Italia destra e sinistra siano due entità separate da storia e valori, ma la destra è nata e morta con Cavour, la sinistra è morta con l'avvento della Repubblica. Tutti sempre pronti a riempirsi la bocca con "fascismo e comunismo" e a scodinzolare o ringhiare, ma vi siete mai resi conto che entrambe le ideologie, prima di diventare fenomeni dittatoriali, avevano qualcosa di buono? Vi siete resi conto che solo noi italiani continuiamo ad usare (ed abusare) di queste parole al di fuori dell'ambito storico?".
Alcuni sfiduciosi come Raffaele riportano eroici e sentenziosi incisi "Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia". In ultimo colpisce l'uso fatto del web dai candidati stessi, che in un'arena palcoscenico della nascita delle diatribe e della loro crescita, lasciano che sorga il motivo di una riconciliazione e di una coesione collaborativa e costruttiva per il bene comune della città, dalla bacheca di Giovanni Alfarano leggiamo "Nella vita si vince e si perde. Io accetto la sconfitta con grande sportività. Ho dato l'anima in questa campagna elettorale. Ci ho messo cuore, passione, onestà, dedizione, amore per la mia città. Ringrazio tutti voi per il sostegno, l'amicizia, la fiducia che avete riposto in me. Ringrazio la mia famiglia, ringrazio il mio staff, tutti i candidati, tutti i supporters di sempre. Giovanni Alfarano sarà sempre presente e cercherà di dare sempre il suo apporto costruttivo alla città e ai cittadini tutti. Colgo intanto l'occasione per ribadire i miei auguri di buon lavoro al neo-sindaco della città di Barletta, Pasquale Cascella. Ci rivediamo in Consiglio Comunale. Forza Barletta!".
A pochissime minuti dall'effettiva elezione del nuovo sindaco della città Pasquale Cascella, numerosissimi i post di commento, alcuni lamentano l'astensionismo che ha regnato incontrastato la scena della seconda tornata elettorale con 38.454 votanti su una popolazione di oltre 94.322 anime, da un post di Michele "Due cittadini su tre si sono astenuti e hanno permesso che altri scegliessero per loro".
Altri tentano di stemperare gli animi infuocati dei social network, in un post dal gruppo aperto "Cosa non va a Barletta" Antonio scrive "A Barletta siamo noi che non andiamo! La "battaglia" elettorale è finita da poco e nessuno è propositivo, tutti criticano il voto altrui, molti denunciano SU INTERNET voti comprati... Il momento per denunciare illeciti è passato, ora si pensi al futuro... Ok la squadra (la giunta) è simile a quella precedente, ma l'allenatore è cambiato... Cerchiamo di avere fiducia, non lamentiamoci sempre...".
Altri si dilettano in pubbliche e moraleggianti riflessioni storico politiche infatti Christian scrive "Leggo di persone deluse per l'ennesima vittoria della "sinistra" a livello locale, c'è gente che auspica un cambiamento, c'è gente che pensa che il cambiamento possa venire dall'alto, ma le cose non cambieranno finche' continuerete a pensare che in Italia destra e sinistra siano due entità separate da storia e valori, ma la destra è nata e morta con Cavour, la sinistra è morta con l'avvento della Repubblica. Tutti sempre pronti a riempirsi la bocca con "fascismo e comunismo" e a scodinzolare o ringhiare, ma vi siete mai resi conto che entrambe le ideologie, prima di diventare fenomeni dittatoriali, avevano qualcosa di buono? Vi siete resi conto che solo noi italiani continuiamo ad usare (ed abusare) di queste parole al di fuori dell'ambito storico?".
Alcuni sfiduciosi come Raffaele riportano eroici e sentenziosi incisi "Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia". In ultimo colpisce l'uso fatto del web dai candidati stessi, che in un'arena palcoscenico della nascita delle diatribe e della loro crescita, lasciano che sorga il motivo di una riconciliazione e di una coesione collaborativa e costruttiva per il bene comune della città, dalla bacheca di Giovanni Alfarano leggiamo "Nella vita si vince e si perde. Io accetto la sconfitta con grande sportività. Ho dato l'anima in questa campagna elettorale. Ci ho messo cuore, passione, onestà, dedizione, amore per la mia città. Ringrazio tutti voi per il sostegno, l'amicizia, la fiducia che avete riposto in me. Ringrazio la mia famiglia, ringrazio il mio staff, tutti i candidati, tutti i supporters di sempre. Giovanni Alfarano sarà sempre presente e cercherà di dare sempre il suo apporto costruttivo alla città e ai cittadini tutti. Colgo intanto l'occasione per ribadire i miei auguri di buon lavoro al neo-sindaco della città di Barletta, Pasquale Cascella. Ci rivediamo in Consiglio Comunale. Forza Barletta!".