Bandi e concorsi
La questione morale politica bussa alla porta della sesta provincia pugliese
Banco di prova i concorsi?. Alcune ricette, non sono valide per il nostro territorio
Barletta - martedì 1 febbraio 2011
Certamente perché se così fosse ci troveremmo di fronte ad un bis del Basso impero, targato BT, in cui i dissenzienti motivavano il loro parere contrario circa la sua istituzione con lo sperpero di denaro pubblico per un ente giudicato inutile e che sarebbe servito solo a dare qualche posto di lavoro, non accorgendosi o facendo finta che, nel '2009, la stragrande maggioranza delle aziende aveva avuto cali spaventosi del fatturato, tanto è vero che la microripresa del '2010 non è stata poi sufficiente a far tornare il sorriso, perché pur se qualcosa si è mosso ma arrivare a dire che si è sentita aria di rimonta, si è rivelata una forzatura: troppo il rischio di rinnovare sofferte e cocenti delusioni.Ora se si cresce, il merito è dell'export, dei mercati emergenti o della superpotenza tedesca, perché la domanda interna è ancora debole per cui se vogliamo far rientrare i cassintegrati in fabbrica o assumere nuovi operai o addetti c'è da premere sull'export, sulla specializzazione, sulla innovazione e sulla creatività.
Una ricetta valida per il Nord, ma non per il nostro territorio, privo di infrastrutture e caratterizzato da una falcidia di piccoli insediamenti industriali, di cui sarà difficile assistere ad una loro riapertura, avendo lasciato, in conseguenza, solo disperate scie di senza lavoro, e sono rimaste in piedi, per ironia della sorte, solo quelle che purtroppo inquinano l'ambiente, accettate però dai lavoratori e dai cittadini come tassa iniqua da pagare per un posto di lavoro, tutelato dalla Costituzione italiana. Uno scenario così inquietante e crudo, che giustifica la partecipazione di 7500 ragazze e ragazzi al primo concorso della nuova provincia, in barba, si fa per dire, a quei detrattori rigorosi sul piano economico, ma molto distratti per non avvedersi che il territorio della BT era più che sitibondo, per cause ancestrali, di lavoro e che questo esercito di giovani non poteva non rincorrere il miraggio crudele e beffardo di un deserto senza oasi. Non è un caso che Andrea Patruno, capogruppo provinciale del PD nella BT , con una calma degna di un oratore dell'antica Roma, senza sbavature e con una logica dialettica, ha contestato la scelta amministrativa che aveva affidato alla buona sorte l'accesso alla prova concorsuale; la necessità che si garantisse trasparenza e legalità; la modalità di rendere pubbliche le informazioni;
di inserire solo interni nelle commissioni esaminatrici; l'adozione di test suscitanti interrogativi e dubbi e, per ultimo, la violazione di un principio europeo che tutela la selezione per merito e competenze nell'esclusivo interesse della pubblica amministrazione. Il presidente del Consiglio Provinciale della BT ha invitato il consigliere, Andrea Patruno, a terminare il suo intervento, invocando la violazione di una norma statutaria, che non consente interventi di durata superiore ai 15 minuti. Il T.A.R, il 2 febbraio, esaminerà la richiesta di sospensiva, a seguito della presentazione di un ricorso. E' necessario che la politica faccia un passo indietro, per non recriminare poi sull'eventuale intervento di una Magistratura non più amministrativa.
Una ricetta valida per il Nord, ma non per il nostro territorio, privo di infrastrutture e caratterizzato da una falcidia di piccoli insediamenti industriali, di cui sarà difficile assistere ad una loro riapertura, avendo lasciato, in conseguenza, solo disperate scie di senza lavoro, e sono rimaste in piedi, per ironia della sorte, solo quelle che purtroppo inquinano l'ambiente, accettate però dai lavoratori e dai cittadini come tassa iniqua da pagare per un posto di lavoro, tutelato dalla Costituzione italiana. Uno scenario così inquietante e crudo, che giustifica la partecipazione di 7500 ragazze e ragazzi al primo concorso della nuova provincia, in barba, si fa per dire, a quei detrattori rigorosi sul piano economico, ma molto distratti per non avvedersi che il territorio della BT era più che sitibondo, per cause ancestrali, di lavoro e che questo esercito di giovani non poteva non rincorrere il miraggio crudele e beffardo di un deserto senza oasi. Non è un caso che Andrea Patruno, capogruppo provinciale del PD nella BT , con una calma degna di un oratore dell'antica Roma, senza sbavature e con una logica dialettica, ha contestato la scelta amministrativa che aveva affidato alla buona sorte l'accesso alla prova concorsuale; la necessità che si garantisse trasparenza e legalità; la modalità di rendere pubbliche le informazioni;
di inserire solo interni nelle commissioni esaminatrici; l'adozione di test suscitanti interrogativi e dubbi e, per ultimo, la violazione di un principio europeo che tutela la selezione per merito e competenze nell'esclusivo interesse della pubblica amministrazione. Il presidente del Consiglio Provinciale della BT ha invitato il consigliere, Andrea Patruno, a terminare il suo intervento, invocando la violazione di una norma statutaria, che non consente interventi di durata superiore ai 15 minuti. Il T.A.R, il 2 febbraio, esaminerà la richiesta di sospensiva, a seguito della presentazione di un ricorso. E' necessario che la politica faccia un passo indietro, per non recriminare poi sull'eventuale intervento di una Magistratura non più amministrativa.