Politica
La Provincia e i concorsi della discordia
E’ vera guerra politica-amministrativa tra maggioranza e opposizione. Il 5% dei promossi assunti ha parentele con gli amministratori
Barletta - sabato 4 giugno 2011
19.53
E' asprissima oramai la contrapposizione tra l'amministrazione del presidente Francesco Ventola e la caparbia opposizione che non lascia spazi interpretativi sia alle dichiarazioni del presidente canosino, sia compartecipando ai reclami giudiziari di taluni ragazzi selezionati e bocciati al concorso di gennaio. Si tratta di piccoli peli nell'uovo o davvero di macroscopiche illiceità amministrative con perseveranza maniacale perseguite dall'opposizione ed in particolare da Andrea Patruno del PD, dal socialista avvocato margheritano Bernardo Lodispoto, da Carlo Laurora Udc ed altri, che ancora lo scorso 28 maggio improvvisando con tempestività singolare una post conferenza stampa dopo quella frettolosa di assessori e presidente, stigmatizzarono comportamenti e contenuti? La nostra testata videoriprese gli articolati commenti pubblicandoli integralmente.
Fatto sta che la visione integrale del documento ispettivo inviato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Ispettorato della Funzione Pubblica motivo della frettolosa conferenza stampa dell'amministrazione provinciale e presieduta da Ventola ed alcuni suoi assessori, non fu fatto facilmente leggere dagli organi di stampa che scrupolosamente parteciparono all'incontro. Chissà perché secretato non contenendo pericoli per la sicurezza dello Stato o della stessa Provincia. Questa anomalia divulgativa e solo frammentata dall'intervento rassicurante di Ventola, fu subito ritenuta impropria non solo dalle opposizioni, ma anche dall'on. Francesco Boccia, anch'egli accorso quella mattina del mistero. Oggi Barlettalife è in grado di diffondere il documento in forma integrale e comunque di difficile interpretazione per i non addetti ai lavori. Però occorre sottolineare che il Ministero indirizza non già al Presidente Ventola il documento ispettivo, lo fa solo per sua conoscenza. La nota è indirizzata al Segretario Generale della Provincia, dottoressa Mariella De Filippo assente inspiegabilmente quella mattina dei misteri. E valutando il contenuto del documento rileviamo sia, quanto nell'immediato seguito, hanno detto le opposizioni citate, sia quanto ancora ieri 3 giugno rimarcato da un nuovo comunicato stampa da Francesco Ventola.
Questo è ciò che le opposizioni testualmente affermano nella nota integralmente in nostro possesso : la lettura del testo ci lascia basiti per le bugie e la spregiudicatezza messa in atto dal Presidente Ventola per cercare di scaricare sui dirigenti le pesanti responsabilità della politica.
Fatto sta che la visione integrale del documento ispettivo inviato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Ispettorato della Funzione Pubblica motivo della frettolosa conferenza stampa dell'amministrazione provinciale e presieduta da Ventola ed alcuni suoi assessori, non fu fatto facilmente leggere dagli organi di stampa che scrupolosamente parteciparono all'incontro. Chissà perché secretato non contenendo pericoli per la sicurezza dello Stato o della stessa Provincia. Questa anomalia divulgativa e solo frammentata dall'intervento rassicurante di Ventola, fu subito ritenuta impropria non solo dalle opposizioni, ma anche dall'on. Francesco Boccia, anch'egli accorso quella mattina del mistero. Oggi Barlettalife è in grado di diffondere il documento in forma integrale e comunque di difficile interpretazione per i non addetti ai lavori. Però occorre sottolineare che il Ministero indirizza non già al Presidente Ventola il documento ispettivo, lo fa solo per sua conoscenza. La nota è indirizzata al Segretario Generale della Provincia, dottoressa Mariella De Filippo assente inspiegabilmente quella mattina dei misteri. E valutando il contenuto del documento rileviamo sia, quanto nell'immediato seguito, hanno detto le opposizioni citate, sia quanto ancora ieri 3 giugno rimarcato da un nuovo comunicato stampa da Francesco Ventola.
Questo è ciò che le opposizioni testualmente affermano nella nota integralmente in nostro possesso : la lettura del testo ci lascia basiti per le bugie e la spregiudicatezza messa in atto dal Presidente Ventola per cercare di scaricare sui dirigenti le pesanti responsabilità della politica.
Solo a valle della lettura integrale della lettera ministeriale ci è chiaro il volo di Icaro che il Presidente della Provincia ha tentato per scaricare le proprie responsabilità che lo ha indotto ad assumere i panni di un pinocchio in doppiopetto. Constatiamo che la nota ministeriale è chiara sotto ogni punto di vista ed il tentativo di scaricare le responsabilità sulla struttura dirigente( segretario generale e dirigente del personale in primis (è tanto evidente quanto inutile). La delibera di GP n. 210 è la madre di ogni contestazione ed è quella che deve essere presa in considerazione ai fini dell'autotutela, poiché quella deliberazione assumeva a carico della Giunta Provinciale, su relazione del Presidente Ventola, indicazioni perentorie sia in materia di scorrimento che di utilizzazione di graduatorie di altri enti (cfr. ultimi paragrafi della lettera ministeriale).
Indizione dei concorsi: chiaro il vincolo imposto dal Consiglio di Stato. Per indire i concorsi occorreva espletare prima le prodedure di mobilità poiché i concorsi potevano essere banditi solo dopo l'eventuale esito infruttuoso della mobilità.
Scorrimento delle graduatorie: per poter procedere alle assunzioni la spesa deve avere i caratteri della certezza e della continuità e questi non emergono dal bilancio dell'ente, dal conto consuntivo che non esisteva e nemmeno esisteva dalla proposta di bilancio 2011 approvata dalla Giunta Provinciale che sarà sottoposta al Consiglio Provinciale entro il 30 giugno prossimo.
Utilizzo graduatorie di altri enti (cfr. documento ministeriale): chiari i riferimenti all'art. 97 della costituzione ed alla legge 241/1990, secondo cui l'utilizzo delle graduatorie è subordinata a specifiche convenzioni stipulate prima dell'indizione del concorso per evitare che si produca una elusione delle norme che vietano la possibilità di effettuare richieste nominative di candidati iscritti in graduatoria.
Conclusione: oltremodo chiara la parte che richiama agli obblighi dell'Ispettorato (art. 60 comma 6 d. lgs 165/2001). L'ispettorato svolge compiti ispettivi vigilando sulla razionale organizzazione delle pubbliche amministrazioni, l'ottimale utilizzazione delle risorse umane, la conformita' dell'azione amministrativa ai principi di imparzialita' e buon andamento e l'osservanza delle disposizioni vigenti sul controllo dei costi, dei rendimenti e dei risultati e sulla verifica dei carichi di lavoro ed il richiamo all'art. 69 del d.lgs 150/2009 in materia di "disposizioni relative al procedimento disciplinare". In altri termini si suggerisce adozione di provvedimenti (di autotutela) nella forma cortese e burocratica dovuta ad una posizione gerarchica superiore. Noi crediamo che sia giunto il tempo per dimostrare concretamente quella separazione di poteri e l'autonomia dei dirigenti che sono insieme presupposto e fondamento di una corretta ed imparziale amministrazione.
Tempestivamente giunge il comunicato stampa del presidente Ventola, che risponde così alle opposizioni:
Andrea Patruno
Bernardo Lodispoto
Carlo Laurora
Il Presidente della Provincia di Barletta-Andria -Trani, Francesco Ventola, ha voluto fornire ulteriori chiarimenti in merito al documento trasmesso dall'Ispettorato per la Funzione Pubblica sulle procedure concorsuali espletate dalla Provincia nei mesi scorsi. Entrando nel merito delle questioni, viene ribadito il concetto secondo cui per indire le procedure concorsuali occorreva espletare prima le mobilità, in quanto i concorsi potevano essere banditi solo dopo l'eventuale esito infruttuoso della mobilità. «A tal proposito è doveroso rimarcare come la procedura di mobilità per 47 posti veniva avviata con determinazione n. 77 del 3 giugno 2010, quasi tre mesi prima rispetto alla determinazione n. 111 del 14 agosto 2010, con la quale il Dirigente del Settore Personale indiceva la procedura concorsuale per la copertura di 23 posti, peraltro subordinati all'esito delle stesse mobilità. Di conseguenza, le assunzioni per mobilità si concludevano il 28 dicembre, mentre quelle per concorso il giorno 31 dicembre!».
Quanto al concetto secondo cui, per procedere alle assunzioni, la spesa deve avere i caratteri della certezza e della continuità, il Presidente della Provincia Francesco Ventola spiega: «Come noto, la nostra Provincia non poteva godere di un consolidato in quanto si trattava del primo anno di gestione dell'ente. Il primo Bilancio utile della Provincia di Barletta-Andria-Trani - prosegue Ventola - è l'esercizio finanziario del 2010, analogamente a quanto accaduto per le neonate Province di Fermo e Monza. Tuttavia, l'ente, già dal 31 dicembre 2009, si è dotato di un Bilancio di Previsione che ha natura autorizzatoria rispetto alla spesa del Personale ed al relativo Fabbisogno. Inoltre, il 27 aprile scorso, il Consiglio provinciale ha approvato il consuntivo 2010, da cui emergono gli elementi di certezza dell'entrata così come richiede la Legge (art. 9, comma 36, D.L. 78 del 2010). Non a caso, nello schema di Bilancio di previsione 2011, già adottato dalla Giunta provinciale, sono regolarmente previste, tra le spese per il personale, quelle relative alle assunzioni effettuate nel 2010». L'unica reale eccezione che ci viene sollevata dall'Ispettorato per la Funzione Pubblica, sulla quale nessuno ha inteso sottacere, riguarderebbe l'eventuale stipula di una convenzione tra enti, preventivamente all'utilizzo delle graduatorie di altri comuni. Rispetto a tale eccezione, torno a ripetere che chiederemo interpretazioni chiare ed inequivocabili agli organi competenti.