Cronaca
La Polizia ferroviaria arresta una donna nella stazione di Barletta
Sulla donna pendeva un ordine di cattura della Procura di Viterbo
Barletta - sabato 5 marzo 2022
13.03 Comunicato Stampa
Gli agenti del Posto Polfer di Barletta, nel corso di mirati servizi finalizzati a contrastare il fenomeno di reati predatori ai danni di viaggiatori, ha controllato, in stazione, una cittadina di nazionalità romena, destinataria di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo.
In particolare, tenuto conto anche del recente arresto d'una donna straniera per i reati di estorsione e rapina ai danni di una persona anziana, avvenuto nella stazione di Barletta, gli agenti hanno notato due donne, a loro già note, aggirarsi con fare sospetto tra i viaggiatori. Per tale motivo le stesse sono state immediatamente sottoposte a controllo di polizia.
Dall'interrogazione della banca dati, è emerso che una delle due era destinataria di un mandato di cattura, disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo, fra l'altro, per il reato di false dichiarazioni sull'identità personale, dovendo scontare la pena di 17 mesi di reclusione e 20 giorni di arresto. La stessa è stata condotta presso la Casa Circondariale di Trani.
Entrambe le donne annoveravano numerosi precedenti di polizia in materia di reati contro il patrimonio e contro la persona; in particolare la donna a carico della quale pendeva il citato provvedimento, era stata già stata segnalata dalle varie Forze di Polizia del territorio italiano anche con falsi nomi.
In particolare, tenuto conto anche del recente arresto d'una donna straniera per i reati di estorsione e rapina ai danni di una persona anziana, avvenuto nella stazione di Barletta, gli agenti hanno notato due donne, a loro già note, aggirarsi con fare sospetto tra i viaggiatori. Per tale motivo le stesse sono state immediatamente sottoposte a controllo di polizia.
Dall'interrogazione della banca dati, è emerso che una delle due era destinataria di un mandato di cattura, disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo, fra l'altro, per il reato di false dichiarazioni sull'identità personale, dovendo scontare la pena di 17 mesi di reclusione e 20 giorni di arresto. La stessa è stata condotta presso la Casa Circondariale di Trani.
Entrambe le donne annoveravano numerosi precedenti di polizia in materia di reati contro il patrimonio e contro la persona; in particolare la donna a carico della quale pendeva il citato provvedimento, era stata già stata segnalata dalle varie Forze di Polizia del territorio italiano anche con falsi nomi.