La città
La parola al medico del cuore
Intervista al dott. Carpagnano sulle emergenze in spiaggia. Affrontare l'estate col massimo della sicurezza
Barletta - giovedì 5 luglio 2012
Il dott. Antonio Carpagnano, cardiologo ed esponente dell'associazione Bat Cuore di Barletta, rilascia alcune dichiarazioni ai microfoni di Barlettalife, sulle questioni legate al pronto intervento e all'impegno dei volontari che si occupano di ciò. Un commento anche relativo alle decisioni, concitate, che l'Amministrazione comunale sta assumendo per arginare il problema della difficoltà, e dunque della lentezza, dei soccorsi per giunger alle spiagge, soprattutto alla Litoranea di Ponente, specie dopo i due decessi del mese di giugno.
Gli spazi vanno ricercati dall'Amministrazione, che deve dimostrare quanto va affermando e cioè che il terzo settore e il volontariato sono utili per la soluzione d'importanti problemi, e quindi non può esimersi da offrire l'apporto logistico, dignitoso per i tanti ragazzi, che svolgono in maniera assolutamente volontaria queste attività, sacrificando se stessi.
Le soluzioni assunte dall'amministrazione per cercare di rendere più agevole il soccorso sulla litoranea di ponente, le ha definite "appena sufficienti": non sono la giusta cura per questa malattia. Ci spieghi meglio questo punto.
Personalmente preferisco usufruire della spiaggia di Ponente solo dal lunedì al venerdì, per via dell'impossibilità di trovare parcheggio nel fine settimana. E' chiaro che quando affrontiamo la questione su Ponente parliamo prima di tutto di parcheggi, ma anche di tutte le infrastrutture legate all'utilizzo delle spiagge che possano interessare soprattutto i fruitori delle spiagge libere. In merito ai parcheggi selvaggi, che impediscono lo scorrimento del traffico, nella strada del Pantaniello, a mio parere non bisognerebbe affatto consentire l'accesso alle auto. Per il rispetto della 'dignità' dei barlettani li inviterei a trovare un altro posto da frequentare, perché cosi com'è appare come un luogo che manca di qualsiasi servizio. Sono anni che, attraverso la mia associazione, propongo di munire i volontari di mezzi agili, anche motorini, con defibrillatori per arrivare presto ovunque. . L'Amministrazione, dunque, dovrebbe essere più attenta a tali problematiche.
…e la Polizia Municipale?
Anche i Vigili Urbani sono chiamati a svolgere il proprio compito nel migliore dei modi. La loro attività è paragonabile a quella di un chirurgo: non è possibile rispettare in maniera rigorosa i turni e i giorni di lavoro, perché le emergenze possono accadere in qualsiasi momento. Non esiste un orario comodo di lavoro, soprattutto in estate devono garantirsi azioni d'intervento tutti i giorni e in fasce orarie dilatate
Se dei comuni cittadini dovessero trovarsi ad assistere a qualcuno con un malore improvviso, come dovrebbero comportarsi?
Il problema del rischio cardiaco diventa di attualità durante l'estate ma la verità è quella che, come gli esperti del settore ci dicono da tempo, l'arresto cardiaco fa sessantamila morti l'anno in Italia. Quindi gli ultimi episodi di morte sulla spiaggia di Barletta fanno il paio a tanti altri casi che accadono ovunque e a chiunque. Solo il volontariato può assolvere ai giusti compiti del caso, che tuttavia necessitano di organizzazione. Il cittadino può solo preoccuparsi di allertare i soccorsi (118), cercando di rintracciare nelle vicinanze un volontario che abbia praticato un corso di pronto intervento.
Gli spazi vanno ricercati dall'Amministrazione, che deve dimostrare quanto va affermando e cioè che il terzo settore e il volontariato sono utili per la soluzione d'importanti problemi, e quindi non può esimersi da offrire l'apporto logistico, dignitoso per i tanti ragazzi, che svolgono in maniera assolutamente volontaria queste attività, sacrificando se stessi.
Le soluzioni assunte dall'amministrazione per cercare di rendere più agevole il soccorso sulla litoranea di ponente, le ha definite "appena sufficienti": non sono la giusta cura per questa malattia. Ci spieghi meglio questo punto.
Personalmente preferisco usufruire della spiaggia di Ponente solo dal lunedì al venerdì, per via dell'impossibilità di trovare parcheggio nel fine settimana. E' chiaro che quando affrontiamo la questione su Ponente parliamo prima di tutto di parcheggi, ma anche di tutte le infrastrutture legate all'utilizzo delle spiagge che possano interessare soprattutto i fruitori delle spiagge libere. In merito ai parcheggi selvaggi, che impediscono lo scorrimento del traffico, nella strada del Pantaniello, a mio parere non bisognerebbe affatto consentire l'accesso alle auto. Per il rispetto della 'dignità' dei barlettani li inviterei a trovare un altro posto da frequentare, perché cosi com'è appare come un luogo che manca di qualsiasi servizio. Sono anni che, attraverso la mia associazione, propongo di munire i volontari di mezzi agili, anche motorini, con defibrillatori per arrivare presto ovunque. . L'Amministrazione, dunque, dovrebbe essere più attenta a tali problematiche.
…e la Polizia Municipale?
Anche i Vigili Urbani sono chiamati a svolgere il proprio compito nel migliore dei modi. La loro attività è paragonabile a quella di un chirurgo: non è possibile rispettare in maniera rigorosa i turni e i giorni di lavoro, perché le emergenze possono accadere in qualsiasi momento. Non esiste un orario comodo di lavoro, soprattutto in estate devono garantirsi azioni d'intervento tutti i giorni e in fasce orarie dilatate
Se dei comuni cittadini dovessero trovarsi ad assistere a qualcuno con un malore improvviso, come dovrebbero comportarsi?
Il problema del rischio cardiaco diventa di attualità durante l'estate ma la verità è quella che, come gli esperti del settore ci dicono da tempo, l'arresto cardiaco fa sessantamila morti l'anno in Italia. Quindi gli ultimi episodi di morte sulla spiaggia di Barletta fanno il paio a tanti altri casi che accadono ovunque e a chiunque. Solo il volontariato può assolvere ai giusti compiti del caso, che tuttavia necessitano di organizzazione. Il cittadino può solo preoccuparsi di allertare i soccorsi (118), cercando di rintracciare nelle vicinanze un volontario che abbia praticato un corso di pronto intervento.