Istituzionale
La manovra finanziaria decreta tagli alla "Fondazione Petruzzelli"
Intervento del sindaco Maffei. Espressa solidarietà a Vendola, Schittulli ed Emiliano
Barletta - lunedì 31 maggio 2010
In merito ai tagli decretati alla Fondazione Petruzzelli di Bari dalla manovra finanziaria, si riporta di seguito un intervento del Sindaco di Barletta, ing. Nicola Maffei.
«La notizia dei fondi statali tagliati alla Fondazione Petruzzelli in seguito alla manovra finanziaria è un colpo letale alla vitalità della cultura pugliese e del mezzogiorno italiano.
Il decreto del Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, sottoscritto dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, annuncia effetti devastanti per l'attività del teatro annunciando ricadute negative anche sull'occupazione.
Una scelta talmente illogica da ritenerla un refuso, generando biasimo e perplessità anche tra gli aderenti alle forze politiche dell'attuale maggioranza governativa.
Lecito chiedersi se definanziare il Petruzzelli può davvero utilmente concorrere a rendere più salda l'economia del Paese, se la Fondazione omonima possa essere considerata un Ente inutile dopo il travagliato percorso per offrirgli vitalità seguito al disastro del 1991.
Esprimendo solidarietà al Governatore pugliese Nichi Vendola, al Presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, al Sindaco del capoluogo di regione e Presidente della Fondazione Petruzzelli, Michele Emiliano, sottolineo con forza la censurabilità di tale provvedimento, per il quale si auspica un intervento "riparatore" nella valutazione del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, prima della firma.
La manovra statale, tra l'altro, svela al pubblico seri dubbi su equità e qualità di una politica economica nazionale che si contraddistingue nel bilanciare i numeri senza tener conto di ciò che gli stessi rappresentano. L'importante è che i conti tornano e non che vengano meno aiuti alle famiglie, alle fasce in difficoltà, ai lavoratori che perdono il posto e non vedono futuro.
Sto parlando di una manovra che, complice l'indifferenza del Ministro per i rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, inanella scelte irrazionali sull'impiego dei Fondi per le aree sottosviluppate (FAS) e, per quanto riguarda più da vicino il nostro territorio, penalizza l'utenza ferroviaria della sesta provincia con la drastica limitazione delle fermate a Barletta dei convogli Eurostar. Oggi la dose è rincarata negando risorse pubbliche al Petruzzelli, alla diffusione della cultura come elemento di parallela crescita economica.
Scelte arbitrarie che ampliano il malcontento sull'operato di un Governo che, riuscendo ad unire le forze politiche di maggioranza ed opposizione per salvare un teatro e sconfessare l'orientamento centrale, dimostra eloquentemente di essere inadatto alle esigenze ed emergenze della nazione odierna ».
«La notizia dei fondi statali tagliati alla Fondazione Petruzzelli in seguito alla manovra finanziaria è un colpo letale alla vitalità della cultura pugliese e del mezzogiorno italiano.
Il decreto del Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, sottoscritto dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, annuncia effetti devastanti per l'attività del teatro annunciando ricadute negative anche sull'occupazione.
Una scelta talmente illogica da ritenerla un refuso, generando biasimo e perplessità anche tra gli aderenti alle forze politiche dell'attuale maggioranza governativa.
Lecito chiedersi se definanziare il Petruzzelli può davvero utilmente concorrere a rendere più salda l'economia del Paese, se la Fondazione omonima possa essere considerata un Ente inutile dopo il travagliato percorso per offrirgli vitalità seguito al disastro del 1991.
Esprimendo solidarietà al Governatore pugliese Nichi Vendola, al Presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, al Sindaco del capoluogo di regione e Presidente della Fondazione Petruzzelli, Michele Emiliano, sottolineo con forza la censurabilità di tale provvedimento, per il quale si auspica un intervento "riparatore" nella valutazione del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, prima della firma.
La manovra statale, tra l'altro, svela al pubblico seri dubbi su equità e qualità di una politica economica nazionale che si contraddistingue nel bilanciare i numeri senza tener conto di ciò che gli stessi rappresentano. L'importante è che i conti tornano e non che vengano meno aiuti alle famiglie, alle fasce in difficoltà, ai lavoratori che perdono il posto e non vedono futuro.
Sto parlando di una manovra che, complice l'indifferenza del Ministro per i rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, inanella scelte irrazionali sull'impiego dei Fondi per le aree sottosviluppate (FAS) e, per quanto riguarda più da vicino il nostro territorio, penalizza l'utenza ferroviaria della sesta provincia con la drastica limitazione delle fermate a Barletta dei convogli Eurostar. Oggi la dose è rincarata negando risorse pubbliche al Petruzzelli, alla diffusione della cultura come elemento di parallela crescita economica.
Scelte arbitrarie che ampliano il malcontento sull'operato di un Governo che, riuscendo ad unire le forze politiche di maggioranza ed opposizione per salvare un teatro e sconfessare l'orientamento centrale, dimostra eloquentemente di essere inadatto alle esigenze ed emergenze della nazione odierna ».