Politica
La giunta balneare che dimentica le donne
Intervento del coordinamento cittadino "La Puglia per Vendola". Ragioni politiche e ragioni cittadine
Barletta - giovedì 12 agosto 2010
12.32
«L'entusiasmo con cui il sindaco Maffei ha dato avvio alla sua nuova giunta comunale ci è sembrato davvero fuori luogo, per almeno tre motivi. Il primo è che la nomina è arrivata dopo molti mesi di totale ingovernabilità, con numerose deleghe lasciate al sindaco che gioco forza ha dovuto tralasciare di seguire molte vicende cruciali per il presente e il futuro della nostra città. La seconda ragione è di tipo politico, perché ha fatto venire a galla gli appetiti più meschini della classe dirigente del Partito Democratico di Barletta, in uno spettacolo davvero indecente che ha colpito l'immagine dell'intera cittadinanza.
Ma la terza ragione è forse la più importante, anche per il silenzio generale con cui è stata accolta dal resto della cittadinanza: la nuova giunta comunale è infatti completamente al maschile. Un atto che acquista ancora maggiore gravità se si pensa che nelle due settimane precedenti la nomina della giunta nessun nome di donna figurava tra le indiscrezioni dei possibili assessori, segno che la questione di genere non è mai stata presa in considerazione dal sindaco. E fa sorridere amaramente l'affidamento delle deleghe allo Sportello Centro Risorse Donna e alle Pari opportunità a due uomini. Il Partito Democratico deve fare assolutamente i conti con questo gesto di vera inciviltà politica, che segue la mancanza di donne nella maggioranza di centro-sinistra in consiglio comunale, e che è aggravata anche dal fatto di aver nominato ben due assessori esterni su sei (non può quindi essere addotta la scusa di aver voluto scegliere solo tra coloro che erano presenti in consiglio comunale).
Noi crediamo che la questione sia grave e vada affrontata al più presto, anche impugnando davanti al Tar l'atto di nomina della nuova giunta. Nei comuni di Molfetta e di Toritto il tribunale amministrativo si è già pronunciato nei mesi scorsi contro le giunte tutte al maschile: da parte nostra siamo pronti ad avviare una sottoscrizione pubblica, in modo da sostenere i costi tecnici del ricorso in sede giudiziaria, contro questo atto di imbarbarimento della politica, solo l'ultimo di una lunga serie a cui il Partito Democratico di Barletta ci ha abituato».
Coordinamento cittadino
La Puglia per Vendola
Ma la terza ragione è forse la più importante, anche per il silenzio generale con cui è stata accolta dal resto della cittadinanza: la nuova giunta comunale è infatti completamente al maschile. Un atto che acquista ancora maggiore gravità se si pensa che nelle due settimane precedenti la nomina della giunta nessun nome di donna figurava tra le indiscrezioni dei possibili assessori, segno che la questione di genere non è mai stata presa in considerazione dal sindaco. E fa sorridere amaramente l'affidamento delle deleghe allo Sportello Centro Risorse Donna e alle Pari opportunità a due uomini. Il Partito Democratico deve fare assolutamente i conti con questo gesto di vera inciviltà politica, che segue la mancanza di donne nella maggioranza di centro-sinistra in consiglio comunale, e che è aggravata anche dal fatto di aver nominato ben due assessori esterni su sei (non può quindi essere addotta la scusa di aver voluto scegliere solo tra coloro che erano presenti in consiglio comunale).
Noi crediamo che la questione sia grave e vada affrontata al più presto, anche impugnando davanti al Tar l'atto di nomina della nuova giunta. Nei comuni di Molfetta e di Toritto il tribunale amministrativo si è già pronunciato nei mesi scorsi contro le giunte tutte al maschile: da parte nostra siamo pronti ad avviare una sottoscrizione pubblica, in modo da sostenere i costi tecnici del ricorso in sede giudiziaria, contro questo atto di imbarbarimento della politica, solo l'ultimo di una lunga serie a cui il Partito Democratico di Barletta ci ha abituato».
Coordinamento cittadino
La Puglia per Vendola