Istituzionale
La Giunta approva il rendiconto, arriva il nuovo ambulatorio veterinario
Emerge la buona capacità di spesa del comune
Barletta - sabato 29 aprile 2017
Comunicato Stampa
La Giunta ha esaminato e approvato il Rendiconto della gestione dell'esercizio 2016 e le delibere relative al riaccertamento dei residui attivi e passivi e il passaggio alla contabilità economico-patrimoniale. Quest'ultima costituisce l'ulteriore novità rispetto alla procedura dell'armonizzazione introdotta per i Comuni negli ultimi anni. Dai principali dati del Rendiconto 2016, emerge la buona capacità di spesa del Comune di Barletta.
Infatti, sulla base delle spese correnti previste in fase di previsione, pari a circa 69 milioni di euro, sono state impegnate spese per l'85%, ovvero per un totale di 58,4 milioni di euro. Occorre ricordare che il 73% delle spese complessive afferisce proprio alle spese ordinarie dell'Ente. Sul fronte delle entrate, si rileva che il 92% delle entrate ordinarie del Comune deriva da imposte e tasse locali, comprese le risorse che lo Stato eroga a titolo di Fondo di Solidarietà Comunale. Ciò a dimostrazione che il federalismo ha ormai definitivamente ridotto il contributo che lo Stato in passato garantiva ai Comuni per sorreggere le proprie spese ed erogare servizi alla collettività.
Rispetto alle previsioni di circa 50 milioni di entrate di carattere tributario, di cui quasi 10 milioni a titolo di Fondo di Solidarietà, gli accertamenti di entrata sono pari al 94,35%. Particolare rilievo assume il dato sulla pressione fiscale pro-capite, ovvero il rapporto tra tutte le entrate classificate tra le imposte e le tasse e la popolazione complessiva, che passa dai 541 euro del 2015 a 497 euro del 2016. Un altro indicatore importante è il rapporto tra le spese obbligatorie, ossia personale e interessi sul debito, e il totale delle spese correnti. L'indice misura il 20% circa, di cui il 19% di personale. Se da un lato questo indicatore fa emergere una bassa incidenza, e quindi virtuosità, di tali spese, dall'altro evidenzia la carenza di organico dell'amministrazione, dovuta principalmente al blocco delle assunzioni di questi ultimi due anni.
Rilevante è stato il risultato di amministrazione che, depurato degli accantonamenti e dei vincoli obbligatori per legge, ammonta a circa 1,8 milioni di euro, che in parte potranno essere utilizzati per coprire ulteriori spese in occasione della prima variazione utile al bilancio di previsione 2017.
Infatti, sulla base delle spese correnti previste in fase di previsione, pari a circa 69 milioni di euro, sono state impegnate spese per l'85%, ovvero per un totale di 58,4 milioni di euro. Occorre ricordare che il 73% delle spese complessive afferisce proprio alle spese ordinarie dell'Ente. Sul fronte delle entrate, si rileva che il 92% delle entrate ordinarie del Comune deriva da imposte e tasse locali, comprese le risorse che lo Stato eroga a titolo di Fondo di Solidarietà Comunale. Ciò a dimostrazione che il federalismo ha ormai definitivamente ridotto il contributo che lo Stato in passato garantiva ai Comuni per sorreggere le proprie spese ed erogare servizi alla collettività.
Rispetto alle previsioni di circa 50 milioni di entrate di carattere tributario, di cui quasi 10 milioni a titolo di Fondo di Solidarietà, gli accertamenti di entrata sono pari al 94,35%. Particolare rilievo assume il dato sulla pressione fiscale pro-capite, ovvero il rapporto tra tutte le entrate classificate tra le imposte e le tasse e la popolazione complessiva, che passa dai 541 euro del 2015 a 497 euro del 2016. Un altro indicatore importante è il rapporto tra le spese obbligatorie, ossia personale e interessi sul debito, e il totale delle spese correnti. L'indice misura il 20% circa, di cui il 19% di personale. Se da un lato questo indicatore fa emergere una bassa incidenza, e quindi virtuosità, di tali spese, dall'altro evidenzia la carenza di organico dell'amministrazione, dovuta principalmente al blocco delle assunzioni di questi ultimi due anni.
Rilevante è stato il risultato di amministrazione che, depurato degli accantonamenti e dei vincoli obbligatori per legge, ammonta a circa 1,8 milioni di euro, che in parte potranno essere utilizzati per coprire ulteriori spese in occasione della prima variazione utile al bilancio di previsione 2017.