Cronaca
Le crêpes della discordia, rissa fra venditori barlettani
Tre arrestati per un futile malinteso. Durante lo scontro feriti due poliziotti
Barletta - giovedì 26 agosto 2010
18.50
Nella serata di ieri sera la centralissima piazza Castello, luogo di movida estiva, è diventata scenario di una rissa fra venditori ambulanti. La causa dello scontro? Le crepes al cioccolato vendute dai tre commercianti protagonisti della vicenda, il 30enne Luigi Dimonte e i fratelli Michele (26 anni) e Giuseppe Distaso (40 anni).
Tutto sarebbe iniziato da un futile diverbio fra i tre uomini, antagonisti in affari sulla piazza del centro storico barlettano, accusandosi reciprocamente di concorrenza sleale e di vendita non autorizzata. Ai primi insulti sono subentrate le urla che hanno presto attirato una folta schiera di passanti incuriositi. Fra i motivi all'origine del diverbio, anche le accuse di Luigi Dimonte nei confronti di Giuseppe Distaso, ritenuto responsabile dell'improvviso malore della sorella di Dimonte.
Intorno alla mezzanotte, sollecitati da una chiamata al 113, sono intervenuti alcuni agenti della polizia: dopo aver vanamente tentato di porre fine alla rissa, due poliziotti sono rimasti feriti. Così sono stati prontamente chiamati rinforzi, e sul posto sono intervenuti alcuni finanzieri e i vigilanti della Vegapol. Al termine dello scontro i due agenti sono stati condotti al pronto soccorso mentre una volante della Polizia è rimasta ammaccata.
Gli uomini sono stati arrestati e immediatamente trasferiti in carcere con l'accusa di rissa aggravata e resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Tutto sarebbe iniziato da un futile diverbio fra i tre uomini, antagonisti in affari sulla piazza del centro storico barlettano, accusandosi reciprocamente di concorrenza sleale e di vendita non autorizzata. Ai primi insulti sono subentrate le urla che hanno presto attirato una folta schiera di passanti incuriositi. Fra i motivi all'origine del diverbio, anche le accuse di Luigi Dimonte nei confronti di Giuseppe Distaso, ritenuto responsabile dell'improvviso malore della sorella di Dimonte.
Intorno alla mezzanotte, sollecitati da una chiamata al 113, sono intervenuti alcuni agenti della polizia: dopo aver vanamente tentato di porre fine alla rissa, due poliziotti sono rimasti feriti. Così sono stati prontamente chiamati rinforzi, e sul posto sono intervenuti alcuni finanzieri e i vigilanti della Vegapol. Al termine dello scontro i due agenti sono stati condotti al pronto soccorso mentre una volante della Polizia è rimasta ammaccata.
Gli uomini sono stati arrestati e immediatamente trasferiti in carcere con l'accusa di rissa aggravata e resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.