Istituzionale
La Bat bacchetta il Ministero della Giustizia
«C’è il rischio di discriminazioni nell’assunzione di iscritti alle categorie protette». Interviene l'assessore Camero
Barletta - giovedì 21 luglio 2011
L'Assessore alle politiche attive del Lavoro ed alla Formazione Professionale della BAT, Pompeo Camero, ancora una volta si vede costretto a ricordare ad una Istituzione dello Stato che esiste la Provincia Barletta – Andria – Trani, varata con legge 11 giugno 2004, n. 148 e che pertanto occorre tenerne conto, rispettandone prerogative e competenze territoriali.
Questa volta ad essere bacchettato è il Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria del Personale e dei Servizi - Direzione Generale del Personale e della Formazione - Ufficio III – Concorsi ed Assunzioni Obbligatorie del Ministero della Giustizia che, applicando proprio la normativa sulle assunzioni obbligatorie dei disabili nella Pubblica Amministrazione, sembrerebbe aver escluso dal programma delle assunzioni, gli Uffici dell'Amministrazione Giudiziaria ricadenti nel territorio della Provincia Barletta – Andria – Trani.
Evidenzia l'Assessore come in apposita tabella, per la Regione Puglia si faccia riferimento alla elencazione di 5 anziché di 6 province, mancando il benché minimo nesso alla nostra circoscrizione territoriale; da ciò solleva il dubbio legittimo che relativamente alla ripartizione delle quote in ambito regionale, le persone disabili da assumere tramite l'avviamento a selezione e la contestuale verifica della compensazione territoriale, possano determinare una inaccettabile discriminazione verso i cittadini della BAT.
"La lacuna – rileva l'Assessore in una nota trasmessa al superiore Dicastero – è ben più grave, come peraltro è ipotizzabile, qualora gli Uffici dell'Amministrazione Giudiziaria ricadenti nel territorio della VI Provincia siano stati ancora ricompresi nella Provincia di Bari. In tal caso, infatti, sarebbero automaticamente esclusi dalla selezione gli aventi diritto residenti nella nostra provincia, poiché l'Ufficio Provinciale del Lavoro di Bari utilizzerebbe soltanto le liste o le graduatorie di cui alla legge 68/99 riferite esclusivamente ai propri residenti".
Ove le osservazioni e le analisi riferite dovessero risultare confermate, sarebbe una vera iattura per la BAT, un effettivo problema di giustizia!
Questa volta ad essere bacchettato è il Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria del Personale e dei Servizi - Direzione Generale del Personale e della Formazione - Ufficio III – Concorsi ed Assunzioni Obbligatorie del Ministero della Giustizia che, applicando proprio la normativa sulle assunzioni obbligatorie dei disabili nella Pubblica Amministrazione, sembrerebbe aver escluso dal programma delle assunzioni, gli Uffici dell'Amministrazione Giudiziaria ricadenti nel territorio della Provincia Barletta – Andria – Trani.
Evidenzia l'Assessore come in apposita tabella, per la Regione Puglia si faccia riferimento alla elencazione di 5 anziché di 6 province, mancando il benché minimo nesso alla nostra circoscrizione territoriale; da ciò solleva il dubbio legittimo che relativamente alla ripartizione delle quote in ambito regionale, le persone disabili da assumere tramite l'avviamento a selezione e la contestuale verifica della compensazione territoriale, possano determinare una inaccettabile discriminazione verso i cittadini della BAT.
"La lacuna – rileva l'Assessore in una nota trasmessa al superiore Dicastero – è ben più grave, come peraltro è ipotizzabile, qualora gli Uffici dell'Amministrazione Giudiziaria ricadenti nel territorio della VI Provincia siano stati ancora ricompresi nella Provincia di Bari. In tal caso, infatti, sarebbero automaticamente esclusi dalla selezione gli aventi diritto residenti nella nostra provincia, poiché l'Ufficio Provinciale del Lavoro di Bari utilizzerebbe soltanto le liste o le graduatorie di cui alla legge 68/99 riferite esclusivamente ai propri residenti".
Ove le osservazioni e le analisi riferite dovessero risultare confermate, sarebbe una vera iattura per la BAT, un effettivo problema di giustizia!