Associazioni
Il portafoglio dei barlettani piange
Cifre allarmanti diffuse da Contribuenti.it. Come se la passano i cittadini della città della Disfida?
Puglia - venerdì 3 settembre 2010
Secondo le stime la regione più esposta all'usura è proprio la Puglia; quello dell'usura è un fenomeno determinato dalla crisi economica e trova basi (ma non solo) nell'aggressione al patrimonio familiare da parte delle esattorie e il proliferare dei metodi di rateazione.
Le cifre parlano di un indebitamento che tocca quota 156,2%, cifre allarmanti se non drammatiche se le paragoniamo a quelle riguardanti il fenomeno dell'usura (con punte del 117,6%). Ne parla l'associazione "Contribuenti.it" ovvero l'associazione contribuenti italiani che con il suo "Sportello Antiusura" sta monitorando ormai da tempo il fenomeno. Secondo i membri dell'associazione nel mezzogiorno ad oggi sono a rischio d'usura 681mila famiglie e 716mila piccoli imprenditori. Inoltre si stima che il debito medio delle famiglie meridionali ha raggiunto la cifra di 31.200 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 49.300 euro.
A tutto questo va ad aggiungersi l'impossibilità di avere accesso al credito bancario, quindi in molti preferiscono prendere la strada del gioco d'azzardo e delle scommesse sportive legalizzate ed il boom delle carte di credito revolving con tassi del 25% che stanno trascinando migliaia di famiglie e piccole imprese meridionali nelle mani di spregiudicati usurai. Un fenomeno quindi ancora difficile da definire. Unica certezza: in passato ogni qual volta l'economia ha segnato brusche frenate, l'usura ha avuto forti crescite.
Le cifre parlano di un indebitamento che tocca quota 156,2%, cifre allarmanti se non drammatiche se le paragoniamo a quelle riguardanti il fenomeno dell'usura (con punte del 117,6%). Ne parla l'associazione "Contribuenti.it" ovvero l'associazione contribuenti italiani che con il suo "Sportello Antiusura" sta monitorando ormai da tempo il fenomeno. Secondo i membri dell'associazione nel mezzogiorno ad oggi sono a rischio d'usura 681mila famiglie e 716mila piccoli imprenditori. Inoltre si stima che il debito medio delle famiglie meridionali ha raggiunto la cifra di 31.200 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 49.300 euro.
A tutto questo va ad aggiungersi l'impossibilità di avere accesso al credito bancario, quindi in molti preferiscono prendere la strada del gioco d'azzardo e delle scommesse sportive legalizzate ed il boom delle carte di credito revolving con tassi del 25% che stanno trascinando migliaia di famiglie e piccole imprese meridionali nelle mani di spregiudicati usurai. Un fenomeno quindi ancora difficile da definire. Unica certezza: in passato ogni qual volta l'economia ha segnato brusche frenate, l'usura ha avuto forti crescite.