Il centro antiviolenza “Giulia e Rossella” incontra i ragazzi e le ragazze dell’ITET Cassandro-Fermi-Nervi
Il centro antiviolenza “Giulia e Rossella” incontra i ragazzi e le ragazze dell’ITET Cassandro-Fermi-Nervi
Scuola e Lavoro

Il centro antiviolenza “Giulia e Rossella” incontra i ragazzi e le ragazze dell’ITET Cassandro-Fermi-Nervi

«I giovani hanno bisogno di parlare, confrontarsi e capire cosa c’è dietro la violenza»

Una tematica importante che va trattata in tutti i contesti sociali, contesti che vanno dalla famiglia, alla scuola, ai centri educativi di ogni genere, una tematica fortemente attuale che vede ancora vittime innocenti. 107 ad oggi le vittime di violenza, ancora due casi negli ultimi giorni, nonostante solo qualche giorno fa ci sia stata la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".

Le operatrici dell"Osservatorio Giulia e Rossella" hanno tenuto ieri una mattinata di riflessione per gli alunni dell'ITET Cassandro-Fermi-Nervi. La dott.ssa Laura Pasquino avvocata e vicepresidente dell'osservatorio e la dott.ssa Marilena Filograsso psicologa dell'osservatorio hanno accolto le tante domande degli alunni alle quali hanno risposto volentieri grazie alla loro lunga esperienza nell'associazione.

Notevole è stata la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze che hanno mostrato interesse per l'argomento. Ai nostri microfoni la dott.ssa Marilena Filograsso ha spiegato quanto sia importante in questo momento parlare ai ragazzi.

"In questo momento è fondamentale parlare ai ragazzi, e quello che mi piace dire è che le richieste stanno arrivando proprio da loro perché hanno bisogno di parlare, confrontarsi e capire cosa c'è dietro la violenza; questo probabilmente perché il femminicidio di Giulia Cecchettin li ha sconvolti particolarmente perché poteva essere una di loro per la sua giovane età."

"Inoltre - prosegue - è importante parlare ai ragazzi e alle ragazze per far capire loro cosa c'è sotto la punta dell'iceberg del femminicidio, una cultura patriarcale in cui siamo immersi e di cui molto spesso non ce ne rendiamo conto. È fondamentale conoscere i primi segnali per poterne uscire. Per noi è stato importante far conoscere loro la nostra realtà, ossia l'esistenza di un centro antiviolenza nella propria città che supporta le donne e le ragazze giornalmente con servizi gratuiti, quali supporto psicologico, orientamento al lavoro e supporto legale".

La dottoressa conclude: "Noi siamo sempre a disposizione come centro ad incontrare i ragazzi e le ragazze per informarli e sensibilizzarli, perché crediamo che il cambiamento culturale possa avvenire proprio da loro. L'osservatorio collabora con scuole di ogni ordine e grado con diversi progetti; quindi, per noi ogni volta è un'occasione unica e preziosa poterci interfacciare con loro."

Chiudono il giro di interviste i professori: "È una scuola attenta alle relazioni sociali, consapevole della sua unicità nella complessità; una scuola che raccoglie le esigenze dei ragazzi e intercetta i loro bisogni più profondi. Questa è la nostra missione, è la missione della scuola; un istituto sempre presente in ogni aspetto della società".
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