Associazioni
«I voti si devono pesare, non contare»
Una video-satira su sindaci mascherati e promesse difficili da mantenere. in_coscienza, il video di un'associazione di Margherita di Savoia
Barletta - giovedì 23 maggio 2013
Ad ormai pochissimi giorni dal definitivo richiamo alle urne, il web sta spopolando con video di satira e parodie di vario genere: non solo campagne elettorali, ma anche riprese realizzate da cittadini che più o meno amaramente prendono in giro malcostumi e disagi, sintomo di una comunità disillusa dall'affollarsi di "politicanti" e dalla disparata oceanità di promesse difficili da mantenere.
Tra i tanti contributi che circolano sui social network e su YouTube, in_coscienza è uno di questi: una video-satira realizzata dall'associazione "Artemia Salina" di Margherita di Savoia, città come Barletta chiamata al voto per rinnovare il proprio consiglio comunale ed eleggere il proprio sindaco, decaduto prima del termine cronologico proprio come nella città della Disfida. I problemi ironicamente illustrati nel video non sono tanto dissimili da quelli che ogni giorno denunciano i cittadini barlettani, non ultimo l'appello contro il voto di scambio e i ricatti elettorali di candidati che, se eletti, saranno promotori delle istanze dei loro elettorali, e non dell'intera cittadinanza, come la deontologia del buon amministratore prevedere.
Un risata beffarda per esorcizzare le esigenze mai soddisfate e le necessità mai appagate di una cittadinanza in cerca di una guida pulita.
Tra i tanti contributi che circolano sui social network e su YouTube, in_coscienza è uno di questi: una video-satira realizzata dall'associazione "Artemia Salina" di Margherita di Savoia, città come Barletta chiamata al voto per rinnovare il proprio consiglio comunale ed eleggere il proprio sindaco, decaduto prima del termine cronologico proprio come nella città della Disfida. I problemi ironicamente illustrati nel video non sono tanto dissimili da quelli che ogni giorno denunciano i cittadini barlettani, non ultimo l'appello contro il voto di scambio e i ricatti elettorali di candidati che, se eletti, saranno promotori delle istanze dei loro elettorali, e non dell'intera cittadinanza, come la deontologia del buon amministratore prevedere.
Un risata beffarda per esorcizzare le esigenze mai soddisfate e le necessità mai appagate di una cittadinanza in cerca di una guida pulita.