La città
«I nostri consiglieri comunali se ne fregano della periferia»
La periferia di Barletta, luogo di potenzialità inespresse. Luoghi non valorizzati, in attesa del cemento
Barletta - domenica 15 aprile 2012
15.09
Nella periferia di Barletta la primavera è esplosa con tutte le sue contraddizioni. Qui non esistono le piazze, esistono spiazzi di erba su cui sostano a cani randagi, su cui è meglio non camminare, se non si vuole schiacciare deiezioni canine, o peggio. Come tutti i luoghi non valorizzati, anche questa periferia è contenitore di potenzialità inespresse, e grandi spazi che aspettano d'essere cementificati. Qui siamo lontani dalla Barletta turistica dei concerti e degli eventi. E'mezzogiorno , tento di fare qualche domanda agli abitanti, pare vadano tutti di fretta, o non possano rispondere. Finalmente, nei pressi della parrocchia di S. Giovanni Apostolo, fermo un cittadino, il quale cede alle mie domande, forse perché rallentato mentre spinge un passeggino.
Si sono verificati molti furti in appartamenti della zona. Vi sentite al sicuro la sera?
«Generalmente si, anche se tre mesi fa mi hanno rubato l'automobile».
D'estate, ci sono iniziative come concerti o manifestazioni, utili ad aggregare gli abitanti della zona e a favorire il commercio?
«Le uniche iniziative sono quelle intraprese dal parroco di S. Giovanni Apostolo».
L'anno scorso Il consigliere comunale da lei votato, si è fatto rivedere dopo le elezioni? Vi aveva fatto promesse?
«Io non voto per le promesse che un politico mi ha fatto, io voto per le sensazioni che mi ha dato».
E queste sensazioni, dopo il suo voto, si sono rivelate esatte?
«Purtroppo no, sebbene io abbia votato un giovane candidato al consiglio comunale, che è stato eletto».
Saluto il cittadino, e riprendo il cammino, stavolta decido di intervistare una donna. L'unica che accetta di rispondermi è Michela, 31 anni, occhiali da sole, tuta e buste della spesa, si sta dirigendo a casa, a passo svelto.
La sera vi sentite al sicuro?
«Si , se ci si chiude in casa».
Ad un anno dalle elezioni, lei è soddisfatta di questo consiglio comunale?
«I consiglieri comunali se ne fregano della periferia. Per loro esiste solo il centro, col castello e i monumenti».
Quali sono i luoghi di aggregazione?
«Per i bambini c'è la parrocchia e qualche giardinetto, per gli uomini spesso ci sono solo i bar, per noi donne, forse i saloni delle parrucchiere».
Se il comune di Barletta organizzasse qui l'estate barlettana, le piacerebbe?
«Si, ci sarebbe tanta gente in giro e non dovremmo prendere l'auto per arrivare in centro e cercare parcheggio in centro».
Mentre parlo con Michela, un passante nota la mia macchina fotografica, e mi indica un punto dove fotografare, affermando che laggiù, nascosti dalla vegetazione (foto 7), stanno bruciando i cavi elettrici, rubati chissà dove, da cui sarà ricavato il rame, da rivendere. Io scatto la foto, ma preferisco non avvicinarmi, non si sa mai.
Si sono verificati molti furti in appartamenti della zona. Vi sentite al sicuro la sera?
«Generalmente si, anche se tre mesi fa mi hanno rubato l'automobile».
D'estate, ci sono iniziative come concerti o manifestazioni, utili ad aggregare gli abitanti della zona e a favorire il commercio?
«Le uniche iniziative sono quelle intraprese dal parroco di S. Giovanni Apostolo».
L'anno scorso Il consigliere comunale da lei votato, si è fatto rivedere dopo le elezioni? Vi aveva fatto promesse?
«Io non voto per le promesse che un politico mi ha fatto, io voto per le sensazioni che mi ha dato».
E queste sensazioni, dopo il suo voto, si sono rivelate esatte?
«Purtroppo no, sebbene io abbia votato un giovane candidato al consiglio comunale, che è stato eletto».
Saluto il cittadino, e riprendo il cammino, stavolta decido di intervistare una donna. L'unica che accetta di rispondermi è Michela, 31 anni, occhiali da sole, tuta e buste della spesa, si sta dirigendo a casa, a passo svelto.
La sera vi sentite al sicuro?
«Si , se ci si chiude in casa».
Ad un anno dalle elezioni, lei è soddisfatta di questo consiglio comunale?
«I consiglieri comunali se ne fregano della periferia. Per loro esiste solo il centro, col castello e i monumenti».
Quali sono i luoghi di aggregazione?
«Per i bambini c'è la parrocchia e qualche giardinetto, per gli uomini spesso ci sono solo i bar, per noi donne, forse i saloni delle parrucchiere».
Se il comune di Barletta organizzasse qui l'estate barlettana, le piacerebbe?
«Si, ci sarebbe tanta gente in giro e non dovremmo prendere l'auto per arrivare in centro e cercare parcheggio in centro».
Mentre parlo con Michela, un passante nota la mia macchina fotografica, e mi indica un punto dove fotografare, affermando che laggiù, nascosti dalla vegetazione (foto 7), stanno bruciando i cavi elettrici, rubati chissà dove, da cui sarà ricavato il rame, da rivendere. Io scatto la foto, ma preferisco non avvicinarmi, non si sa mai.