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I Lions in difesa della Costituzione della Repubblica italiana

Intervengono a Barletta magistrati e docenti universitari. Conferenza al Circolo Unione sul tema Costituzione e Legalità

«Amo la Costituzione perché è come un bambino fragile […]. Affidereste voi questo bambino così fragile nelle mani di chi pensa solo al presente?». Questo il quesito-esortazione, forte, incisivo, lanciato da Antonio Lovecchio, giudice di udienza preliminare del Tribunale di Bari, venerdi sera a Barletta durante la conferenza "La Costituzione della Repubblica italiana: conoscerla ed amarla. La proposta dei Lions per l'educazione alla giustizia e per la legalità". Il magistrato è così intervenuto a gamba tesa contro le attuali proposte di modifica della Carta Costituzionale da parte del governo Berlusconi, nel clima politico arroventato degli ultimi giorni. Lovecchio ha ripercorso le tappe della discussione dei costituenti ed evocato il clima nel quale fu redatta la Costituzione repubblicana, «sintesi delle culture europee e scritta più da uomini di cultura che da politici […]. Una Costituzione non imposta da una maggioranza prevaricante e votata all'unanimità». E citando ancora il gup barese: «Se lo stesso popolo, al quale appartiene la sovranità, è vincolato dalla Costituzione e dalle leggi, chi dal popolo eletto non può avere più potere del popolo stesso». Un messaggio chiaro in quanto a destinatari ma il giudice ha tenuto a precisare che storicamente «il sistema dei controlli dà fastidio al potere, di qualsiasi colore politico esso sia».

L'evento, svoltosi presso il Circolo Unione sotto il patrocinio della Provincia di Barletta-Andria-Trani, è stato organizzato dal locale Lions Club Barletta Host, in collaborazione con il Comune di Barletta, come tema di studio nazionale Lions 2010-11. «Un occasione concreta per riflettere sulle radici storiche e culturali della nostra Carta costituzionale, sul ruolo che essa ha esercitato ed esercita sulla trasformazione della società e per valutare la sua incidenza sulla vita delle istituzioni», secondo le parole dell'avvocato Antonella Di Martino, presidente Lions Club Barletta Host, che ha fatto gli onori di casa. Sono intervenuti tra gli altri: il sindaco di Barletta, Nicola Maffei; l'Assessore comunale alla Legalità e Ambiente, Salvatore Filannino; il governatore del Distretto Lions 108 AB, dott. Rocco Saltino. Moderatore della serata, Nicola Colaianni, già magistrato della Corte suprema di Cassazione e ora della Commissione Tributaria centrale nonché docente di diritto ecclesiastico della Facoltà di Giurisprudenza all'Università di Bari. Tra i relatori della serata, oltre il già citato Lovecchio, i Presidenti onorari aggiunti della Corte suprema di Cassazione, Nicola Di Gravina e Salvatore Paracampo.

L'intervento dell'avvocato Di Martino come quello del sindaco Maffei hanno rimarcato l'importanza della conoscenza e dell'educazione ai valori fondanti della società civile espressi dalla Carta costituzionale, in particolare tra i giovani cittadini del domani – in sala con l'assidua presenza degli studenti dei corsi serali dell'Istituto Professionale "Garrone" di Barletta. Pregevole l'intervento dell'Assessore Filannino, che ha invitato tutti a vigilare affinché la legalità abbia la meglio sul malcostume della compravendita dei voti, denotando però come la Costituzione repubblicana debba ancora essere pienamente realizzata. Nella sua lectio magistralis il prof. Colaianni ha apologizzato le origini e le peculiarità della legge fondamentale dello Stato, ricordando come essa sia nata dal fuoco e dal sangue della guerra di liberazione ma al tempo stesso ripudi la guerra come mezzo dirimente delle controversie tra i popoli; nasca come ponte fra generazioni e aspiri ad uguaglianza sociale reale. Colaianni, componente del direttivo nazionale dei "Comitati per la Costituzione", fondati da Giuseppe Dossetti, non poteva non concludere citando il giurista ed antifascista democristiano: «Se vi è difficile seguire il Vangelo, allora seguite la Costituzione».

Speriamo che l'invito dei Lions all'educazione e alla conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana venga accolto e fatto proprio da tutta la classe politica nazionale e locale, che ancora in tempi recenti ha dimostrato la sua profonda ignoranza dei principali articoli costituzionali, come dimostrato dal programma televisivo "Le Iene". Un fatto gravissimo, soprattutto da parte di chi ogni giorno svolge come lavoro retribuito dai cittadini il compito di legiferare.
9 fotoAl circolo Unione, Costituzione e legalità
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