Territorio
Goletta verde: un supervisore deluso dal mare di Barletta
Cascella: «Legambiente supporti la Giunta per trovare soluzioni alla città». L’ambiente chiede una lega di forze amministrative
Barletta - martedì 9 luglio 2013
Se non si riesce a trovare una soluzione, vuol dire che il problema non sussiste; il determinismo, in questo caso, non è valido. E' andata via ieri dal porto di Barletta la Goletta verde, un'imbarcazione di 25 metri che nell'edizione 2013 sta attraversando tutta la costa italiana per monitorare le acque del Bel Paese e rilevare eventuali situazioni di abusivismo e problemi di depurazione. Un tour amaro, ci raccontano i volontari di Legambiente, che ha visto nelle acque barlettane (forse specchio degli stessi cittadini?) poca trasparenza e limpidità. «Il problema maggiore qui a Barletta è sicuramente la depurazione non conforme alle normative ambientali. Una difficoltà che riscontriamo spesso è quella di dover stare davanti ai cittadini per accogliere le loro istanze, ma anche dietro di loro per poterli educare al rispetto del territorio in cui vivono». Uno dei volontari di Legambiente ci rassicura che i dati che son stati riscontrati a Barletta, in questi tre giorni del tour 2013 di Goletta verde, saranno pubblicati sulla pagina ufficiale di Facebook "Goletta verde-Sali a bordo!". La tre-giorni barlettana della storica campagna di informazione e monitoraggio scientifico di Legambiente a salvaguardia del mare e delle coste italiane ha vissuto domenica anche la liberazione di Arè (Eraclio nel dialetto locale) la tartaruga "Caretta Caretta" lunga 55 centimetri, salvata tre mesi fa tra Margherita di Savoia e Barletta, curata presso il Centro Recupero Tartarughe Marine di Legambiente di Manfredonia e liberata a circa mezzo miglio di distanza dal porto di Barletta.
Tanti i problemi aperti affrontati in Sala rossa in presenza di Vito Perrino, Arpa Puglia; Mauro Spagnoletta, responsabile settore depurazione AQP; Antonio Capacchione, presidente SIB Puglia; Stefano Ciafani, vice presidente nazionale Legambiente e Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia. «Il canale H, il Ciappetta-Camaggio, l'inquinamento del fiume Ofanto, il problema delle acque reflue, la raccolta differenziata non ancora sviluppata sono tutte situazioni emergenziali di cui la giunta è estremamente consapevole, e alle quali si sta cercando di trovare soluzioni nel minor tempo possibile. Mi piacerebbe avvalermi della vostra collaborazione per giungere alle riparazioni ottimali» dice il sindaco di Barletta Pasquale Cascella, rivolgendosi ai relatori esperti in questioni ambientali.
La stagione calda incalza e, sebbene non avremo un'estate barlettana all'insegna della movida e della spettacolarizzazione, si spera almeno in una depurazione d'intenti. Visto che il depuratore reale non è conforme, si cominci a metterne uno in giunta comunale; un dispositivo di filtrazione che separi i liquidi dal solido inquinante. Per simbologia inversa però, è la sostanza ad essere vitale adesso; basta con la fluidità dei pensieri mai diventati fatti. La vela di Goletta si è alzata per ripartire verso un'altra costa. Alzare la vela di Barletta, invece, costa.
Tanti i problemi aperti affrontati in Sala rossa in presenza di Vito Perrino, Arpa Puglia; Mauro Spagnoletta, responsabile settore depurazione AQP; Antonio Capacchione, presidente SIB Puglia; Stefano Ciafani, vice presidente nazionale Legambiente e Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia. «Il canale H, il Ciappetta-Camaggio, l'inquinamento del fiume Ofanto, il problema delle acque reflue, la raccolta differenziata non ancora sviluppata sono tutte situazioni emergenziali di cui la giunta è estremamente consapevole, e alle quali si sta cercando di trovare soluzioni nel minor tempo possibile. Mi piacerebbe avvalermi della vostra collaborazione per giungere alle riparazioni ottimali» dice il sindaco di Barletta Pasquale Cascella, rivolgendosi ai relatori esperti in questioni ambientali.
La stagione calda incalza e, sebbene non avremo un'estate barlettana all'insegna della movida e della spettacolarizzazione, si spera almeno in una depurazione d'intenti. Visto che il depuratore reale non è conforme, si cominci a metterne uno in giunta comunale; un dispositivo di filtrazione che separi i liquidi dal solido inquinante. Per simbologia inversa però, è la sostanza ad essere vitale adesso; basta con la fluidità dei pensieri mai diventati fatti. La vela di Goletta si è alzata per ripartire verso un'altra costa. Alzare la vela di Barletta, invece, costa.