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Giornata Nazionale del Braille. Autentica rivoluzione sociale

On line i menù degli esercizi pubblici che aderiscono al progetto "Menù in braille"

Ricorre il 21 febbraio la Giornata Nazionale del Braille, ricorrenza istituita con la legge n. 126 del 3 agosto 2007, in coincidenza con la Giornata mondiale della difesa dell'identità linguistica promossa dall'Unesco (l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura). «Louis Braille – sottolinea Mario Barbuto, presidente dell'UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) – è stato autore di un'autentica rivoluzione sociale che ha avuto benèfici e incalcolabili effetti su milioni di persone non vedenti in tutto il mondo, consentendo, non a singole personalità di ciechi, ma a tutti i privi di vista, di avviare il faticoso processo di riscatto morale, civile, sociale e culturale. Inventato a Parigi quasi duecento anni fa, il sistema Braille ha rappresentato e ancora oggi rappresenta per tutti i ciechi nel mondo la vera opportunità per respingere lo spettro dell'analfabetismo e per fruire, al pari degli altri cittadini, dell'istruzione, della cultura, dell'informazione».

Per celebrare la IX Giornata Nazionale del Braille, IN BRAILLE ha pubblicato sul sito www.inbraille.it i menù degli esercenti pubblici che, aderendo al progetto "MENÙ IN BRAILLE", sono dotati di menù accessibili per i clienti con disabilità visiva. «Da oggi – spiega Sabrina Salerno, ideatrice e responsabile del progetto "MENÙ IN BRAILLE" – le persone non vedenti e ipovedenti, collegandosi al sito www.inbraille.it, possono ascoltare i menù prima di recarsi nel locale scelto o, nel locale stesso sia in modalità online, grazie all'uso degli smartphone, sia offline, salvando sul proprio dispositivo i menù accessibili. Il nuovo servizio offerto da IN BRAILLE è frutto di un costante confronto con i destinatari dell'intervento. Fondamentale risulta analizzare i bisogni e valutare per poi attuare le modalità per soddisfarli». I file dei menù forniti dagli esercenti sono adattati alle indicazioni fornite dai non vedenti e dagli ipovedenti che collaborano con noi. Alcuni esempi sono l'assenza di parole abbreviate, la presenza degli ingredienti accanto al nome della portata o della bevanda, la semplificazione della descrizione di vini e birre e la presenza di un indice che permette al disabile visivo di muoversi facilmente all'interno del menù con pagine ovviamente numerate.

"MENÙ IN BRAILLE", progetto sperimentato a Barletta in occasione della stagione turistica 2015, per quella in arrivo 2016 si prepara ad invadere la Puglia grazie ad importanti partnership come quella con i Rotaract zona nord barese Distretto 2120 e Lecce. Interesse è stato mostrato anche da parte di Confcommercio e Confesercenti Puglia. «A breve, ci sarà anche la possibilità di aderire online al progetto "MENÙ IN BRAILLE" tramite un'apposita sezione inserita nel sito www.inbraille.it . Fondamentale risulta adattarsi alle dinamiche del web per promuovere i menù accessibili in tutta Italia – aggiunge Giancarlo Garribba, responsabile web e comunicazione». Grazie a progetti di questo tipo non solo si sensibilizza l'opinione pubblica nei confronti dei non vedenti e degli ipovedenti ma si contribuisce anche ad abbattere le barriere senso percettive di luoghi aperti al pubblico che dovrebbero essere dichiarati inagibili a norma di legge in quanto non garantiscono alle persone con disabilità visiva autonomia e sicurezza tramite l'accesso alle informazioni, come previsto dalla Legge italiana e dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità.
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