Nightlife
Giorgia Gervasio: «La bellezza è libertà di cambiare, è essere camaleontici»
La giovane make-up artist barlettana volata a Milano si racconta
Barletta - martedì 14 giugno 2016
10.29
Bisogna avere le idee chiare, essere determinate ed avere passione e sembra che tutte queste caratteristiche appartengano a Giorgia Gervasio, giovane make-up artist barlettana volata a Milano circa otto mesi fa diventando in breve tempo una stella. Dopo aver frequentato un corso della durata di due mesi presso l'accademia Make-up Designory, ha cominciato a lavorare come make-up artist truccando numerosissime modelle. Ha truccato la modella per l'ultima copertina di playboy e la sua carriera è in ascesa. Capelli rossi e sguardo affascinante, ha capito subito che la carriera universitaria non sarebbe stata la sua strada e non si è sbagliata. Giovanissima e con tanta voglia di farcela, si è già fatta notare in quel di Milano per la sua attitudine spiccata. Noi di BarlettaViva l'abbiamo intervistata in esclusiva, per farci raccontare il suo lavoro e farci dare qualche consiglio per un trucco impeccabile e "magnetico".
Dopo gli studi classici presso il Liceo Casardi della nostra città, come e quando hai realmente compreso che sarebbe stato il make-up la tua strada?
Il make-up è una passione che ho sempre coltivato, quasi come un hobby, ma mai avrei pensato di farne un lavoro. Dentro di me sapevo che avrebbe comportato tante scelte e sacrifici, è una strada tortuosa e non semplice come forse potrebbe apparire. Ho cominciato l'università, ma lungo il percorso ho realizzato che non mi gratificava, così mi sono informata su come cominciare questo percorso e ho deciso di intraprenderlo.
Da Barletta a Milano com'è cambiata la tua vita? C'è stato un momento in cui ti sei sentita in difficoltà e hai pensato di mollare tutto?
Milano è una città caotica, frenetica e dispersiva. Un cambiamento notevole, ma non mi ha particolarmente spaventata, amo viaggiare e conoscere altri stili di vita, dunque mi ci sono adattata con facilità. I momenti difficili però ci sono stati e, sicuramente, ce ne saranno di tanti altri. Accedere al mondo del make-up professionale è complicato e così anche creare una buona cerchia di contatti, inoltre la mia giovane età è un'arma a doppio taglio per un settore che spesso si affida a chi ha maturato molta esperienza ma non demordo.
Hai iniziato a curare il make-up e l'hairstyling di molte modelle. Qual è stata la soddisfazione più gratificante ottenuta grazie al tuo lavoro o l'esperienza più bella?
Senza alcun dubbio, la gratificazione più grande è stata vedere il mio make-up in copertina su Playboy, un sogno. Ma soprattutto è stata una conferma che questa è davvero la mia strada e dunque uno stimolo a impegnarmi ancora.
Cosa non deve mai mancare secondo te nel beauty di una donna? Svelaci qualche consiglio, soprattutto per le nostre lettrici.
Il make-up è incredibilmente soggettivo ma, se dovessi pensare a degli essentials universali, sicuramente direi: un mascara, una matita occhi, un rossetto, un correttore e un buon fondotinta. Sono, a mio avviso, il minimo indispensabile per creare almeno due look (da giorno e da sera) e non a caso sono anche tra i cosmetici più venduti in assoluto. Mi permetto un piccolo consiglio: quando si acquista un fondotinta è importante testarne il colore non sulla mano, ma su zone come il collo o appena sotto l'orecchio. In queste zone è possibile osservare il giusto sottotono della nostra pelle, non essendoci particolari discromie di altra natura, e creare un perfetto skin-match. Il fondotinta non dovrebbe mai essere più scuro della nostra pelle, a meno che non si utilizzi un prodotto abbronzante sul corpo e si abbia quindi la necessità di abbinarne la tonalità.
Cos'è per te la bellezza e a chi ti ispiri nel tuo lavoro? Quali sono le tue icone di stile?
Per me la bellezza è libertà di cambiare, è essere camaleontici. D'altronde il make-up mi permette di creare tutti i look che voglio e che non ho problemi a sfoggiare. Amo molti make-up artist come Lisa Eldridge, Mary Greenwell, Charlotte Tilbury, Pat McGrath e Francesca Tolot ma anche i grandi del passato come i fratelli Westmore e Alberto De Rossi, che hanno realizzato i look vintage più iconici, a cui ancora oggi facciamo riferimento. Allo stesso modo, le mie icone di stile sono varie e diversissime tra loro. Da Debbie Harry, Joan Jett, Madonna a Greta Garbo, Vivien Leigh, Marlene Dietrich e Rita Hayworth. Da Bettie Page a Twiggy o Jane Birkin, la lista è davvero infinita.
Progetti futuri e sogni nel cassetto? Chi ti piacerebbe truccare se potessi scegliere ?
Al momento progettare è difficile perché cerco di cogliere al volo ogni buona opportunità mi capiti per fare qualunque tipo di esperienza, testare ogni campo che il make-up mi permette di esplorare e ciò spesso riserva pochissimo preavviso e non lascia tempo a progetti. Mi piacerebbe molto occuparmi della creazione di make-up da red carpet, trovo che abbiamo un'eleganza e un'allure caratteristici e intramontabili. Chi mi piacerebbe truccare? Charlize Theron. È di una bellezza divina e i suoi make-up looks sono sempre ineccepibili
Dopo gli studi classici presso il Liceo Casardi della nostra città, come e quando hai realmente compreso che sarebbe stato il make-up la tua strada?
Il make-up è una passione che ho sempre coltivato, quasi come un hobby, ma mai avrei pensato di farne un lavoro. Dentro di me sapevo che avrebbe comportato tante scelte e sacrifici, è una strada tortuosa e non semplice come forse potrebbe apparire. Ho cominciato l'università, ma lungo il percorso ho realizzato che non mi gratificava, così mi sono informata su come cominciare questo percorso e ho deciso di intraprenderlo.
Da Barletta a Milano com'è cambiata la tua vita? C'è stato un momento in cui ti sei sentita in difficoltà e hai pensato di mollare tutto?
Milano è una città caotica, frenetica e dispersiva. Un cambiamento notevole, ma non mi ha particolarmente spaventata, amo viaggiare e conoscere altri stili di vita, dunque mi ci sono adattata con facilità. I momenti difficili però ci sono stati e, sicuramente, ce ne saranno di tanti altri. Accedere al mondo del make-up professionale è complicato e così anche creare una buona cerchia di contatti, inoltre la mia giovane età è un'arma a doppio taglio per un settore che spesso si affida a chi ha maturato molta esperienza ma non demordo.
Hai iniziato a curare il make-up e l'hairstyling di molte modelle. Qual è stata la soddisfazione più gratificante ottenuta grazie al tuo lavoro o l'esperienza più bella?
Senza alcun dubbio, la gratificazione più grande è stata vedere il mio make-up in copertina su Playboy, un sogno. Ma soprattutto è stata una conferma che questa è davvero la mia strada e dunque uno stimolo a impegnarmi ancora.
Cosa non deve mai mancare secondo te nel beauty di una donna? Svelaci qualche consiglio, soprattutto per le nostre lettrici.
Il make-up è incredibilmente soggettivo ma, se dovessi pensare a degli essentials universali, sicuramente direi: un mascara, una matita occhi, un rossetto, un correttore e un buon fondotinta. Sono, a mio avviso, il minimo indispensabile per creare almeno due look (da giorno e da sera) e non a caso sono anche tra i cosmetici più venduti in assoluto. Mi permetto un piccolo consiglio: quando si acquista un fondotinta è importante testarne il colore non sulla mano, ma su zone come il collo o appena sotto l'orecchio. In queste zone è possibile osservare il giusto sottotono della nostra pelle, non essendoci particolari discromie di altra natura, e creare un perfetto skin-match. Il fondotinta non dovrebbe mai essere più scuro della nostra pelle, a meno che non si utilizzi un prodotto abbronzante sul corpo e si abbia quindi la necessità di abbinarne la tonalità.
Cos'è per te la bellezza e a chi ti ispiri nel tuo lavoro? Quali sono le tue icone di stile?
Per me la bellezza è libertà di cambiare, è essere camaleontici. D'altronde il make-up mi permette di creare tutti i look che voglio e che non ho problemi a sfoggiare. Amo molti make-up artist come Lisa Eldridge, Mary Greenwell, Charlotte Tilbury, Pat McGrath e Francesca Tolot ma anche i grandi del passato come i fratelli Westmore e Alberto De Rossi, che hanno realizzato i look vintage più iconici, a cui ancora oggi facciamo riferimento. Allo stesso modo, le mie icone di stile sono varie e diversissime tra loro. Da Debbie Harry, Joan Jett, Madonna a Greta Garbo, Vivien Leigh, Marlene Dietrich e Rita Hayworth. Da Bettie Page a Twiggy o Jane Birkin, la lista è davvero infinita.
Progetti futuri e sogni nel cassetto? Chi ti piacerebbe truccare se potessi scegliere ?
Al momento progettare è difficile perché cerco di cogliere al volo ogni buona opportunità mi capiti per fare qualunque tipo di esperienza, testare ogni campo che il make-up mi permette di esplorare e ciò spesso riserva pochissimo preavviso e non lascia tempo a progetti. Mi piacerebbe molto occuparmi della creazione di make-up da red carpet, trovo che abbiamo un'eleganza e un'allure caratteristici e intramontabili. Chi mi piacerebbe truccare? Charlize Theron. È di una bellezza divina e i suoi make-up looks sono sempre ineccepibili