Eventi
Gianni Minà grande ospite della Bat
Due conferenze a Margherita di Savoia e Trani per la rassegna Spiagge d'Autore. La lega navale di Trani è stato scenario dell'incontro
Barletta - giovedì 5 agosto 2010
18.20
Ieri sera la Lega Navale di Trani ha ospitato il giornalista Gianni Minà per la rassegna Spiagge d'Autore, che sta portando presso le più belle spiagge pugliesi grandi personaggi e grandi firme della stampa italiana.
La provincia Barletta-Andria-Trani ha accolto con grande successo Minà in due diverse serate, presso il lido Mody Dick di Margherita di Savoia, e ieri sera nell'incantevole scenario del porto di Trani.
Il giornalista Gianni Minà è fra gli operatori culturali, comunicatori, o artisti che hanno ideato e affermato, in Italia, la televisione e il suo linguaggio. Ed è uno dei giornalisti italiani più conosciuti all'estero per i suoi reportage e documentari spesso realizzati in collaborazione con network internazionali. Minà è editore e direttore della rivista letteraria "Latinoamerica e tutti i sud del mondo", nonché direttore della collana di Sperling & Kupfer "Continente desaparecido", dedicata a realtà e autori latinoamericani. Ha pubblicato numerosi libri sull'America Latina come "Politicamente scorretto. Riflessioni di un giornalista fuori dal coro", Milano, Sperling & Kupfer, 2007. Minà ha iniziato la carriera come giornalista sportivo nel 1959 a "Tuttosport" (di cui sarebbe stato, successivamente, direttore dal '96 al '98). Nel 1960 ha esordito alla Rai come collaboratore dei servizi sportivi per le Olimpiadi di Roma. Ha così seguito otto mondiali di calcio e sette olimpiadi oltre a decine di campionati mondiali di pugilato, fra cui quelli storici dell'epoca di Muhammad Alì. E' stato, al fianco di Maurizio Barendson e Renzo Arbore fra i fondatori de "L'altra domenica", un programma che ha fatto epoca. Ha girato film documentari di successo su Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro, Rigoberta Menchú, Silvia Baraldini, il subcomandante Marcos, Diego Maradona.
Ed è proprio grazie ai suoi racconti di vita vissuta, alle sue esperienze di reportage all'estero, che Minà riesce a incantare l'uditorio di tutte le età accorso presso la lega di Trani: ricorda così l'incontro con Giovanni Paolo II, la grandissimi amicizia che lo lega al'ex campione Ali, l'esperienza vibrante del film "I diari della motocicletta". Poi si sofferma in un'acuta analisi della televisione contemporanea, rappresentata quasi come una mangia-cervelli, e del giornalismo italiano in tutte le sue sfaccettature, sottolineando come la bellezza del suo mestiere sia proprio nelle grandi soddisfazioni umane e professionali in giro per il mondo.
La provincia Barletta-Andria-Trani ha accolto con grande successo Minà in due diverse serate, presso il lido Mody Dick di Margherita di Savoia, e ieri sera nell'incantevole scenario del porto di Trani.
Il giornalista Gianni Minà è fra gli operatori culturali, comunicatori, o artisti che hanno ideato e affermato, in Italia, la televisione e il suo linguaggio. Ed è uno dei giornalisti italiani più conosciuti all'estero per i suoi reportage e documentari spesso realizzati in collaborazione con network internazionali. Minà è editore e direttore della rivista letteraria "Latinoamerica e tutti i sud del mondo", nonché direttore della collana di Sperling & Kupfer "Continente desaparecido", dedicata a realtà e autori latinoamericani. Ha pubblicato numerosi libri sull'America Latina come "Politicamente scorretto. Riflessioni di un giornalista fuori dal coro", Milano, Sperling & Kupfer, 2007. Minà ha iniziato la carriera come giornalista sportivo nel 1959 a "Tuttosport" (di cui sarebbe stato, successivamente, direttore dal '96 al '98). Nel 1960 ha esordito alla Rai come collaboratore dei servizi sportivi per le Olimpiadi di Roma. Ha così seguito otto mondiali di calcio e sette olimpiadi oltre a decine di campionati mondiali di pugilato, fra cui quelli storici dell'epoca di Muhammad Alì. E' stato, al fianco di Maurizio Barendson e Renzo Arbore fra i fondatori de "L'altra domenica", un programma che ha fatto epoca. Ha girato film documentari di successo su Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro, Rigoberta Menchú, Silvia Baraldini, il subcomandante Marcos, Diego Maradona.
Ed è proprio grazie ai suoi racconti di vita vissuta, alle sue esperienze di reportage all'estero, che Minà riesce a incantare l'uditorio di tutte le età accorso presso la lega di Trani: ricorda così l'incontro con Giovanni Paolo II, la grandissimi amicizia che lo lega al'ex campione Ali, l'esperienza vibrante del film "I diari della motocicletta". Poi si sofferma in un'acuta analisi della televisione contemporanea, rappresentata quasi come una mangia-cervelli, e del giornalismo italiano in tutte le sue sfaccettature, sottolineando come la bellezza del suo mestiere sia proprio nelle grandi soddisfazioni umane e professionali in giro per il mondo.